All'esordio Rush si è mosso molto ma non si è mai reso pericoloso Solo 13 palloni in novanta minuti

All'esordio Rush si è mosso molto, ma non si è mai reso pericoloso All'esordio Rush si è mosso molto, ma non si è mai reso pericoloso Solo 13 palloni in novanta minutitrote #v*i&uì ■ ■ ' :',W. r'f.',,: ' . •" . _~. ■ -r- - --■■■38- ..—,„.,.- fati?, a ^ ... J, »] Mai così vicino il ritorno alla vittoria come all'Estoni Berger e Ferrari, che rabbia poa■trote #v*i&uì ■ ■ ' :',W. r'f.',,: ' . •" . _~. ■ -r- - --■■■38- ..—,„.,.- fati?, a ^ ... J, »] ~*> .^T-.f .LT S'-TT : % d l' dl ilt L' L'attaccante inglese ammette: «Questo è proprio un campionato durissimo» - «Ho deluso ma ero alla prima partita dopo l'incidente» - «Non avevo mai patito un caldo così terribile» - Una battuta polemica: «Ho ricevuto pochi passaggi» >L % KTi * . * Il team non condanna l'errore del pilota - L'austriaco: «Quando si gioca il tutto per tutto è possibile sbagliare» - Lodi di Alboreto e Stewart a cui Prost ha rubato il record delle vittorie ragione. E Prost, felice, ieri ha potuto festeggiare un sorpasso storico, quello che gli ha consentito di lasciarsi alle spalle un campione come Jackie Stewart, con il quale coabitava a quota 27 vittorie. Ha detto Alain: .E' stata la corsa più dura che abbia mai disputato, avevo delle vibrazioni alle ruote anteriori e stare in pista era un vero problema. Sapevo per esperienza che tutto si sarebbe deciso negli ultimi giri. Non mi ha sorpreso il testa-coda di Berger. Anch'io ho rischiato più volte di finire fuori. Tiravamo al massimo. E non dimentichiamo che lo scorso anno, proprio qui, Piquet aveva perso un successo per lo stesso motivo. L'austriaco è stato bravo e sfortunato. Ma con il tempo avrà la possibilità di rifarsi'. Parole di consolazione, non crediamo sufficienti per lenire l'amarezza e la delusione della Ferrari e di Berger. Gli uomini di Maranello, pur non condannando assolutamente il loro pilota, hanno patito la sconfitta fi- stato beccato due volte in offside. . L'attaccante bianconero è stato abbracciato quattro volte da Vertova, suo primo guardiano (poi era pronto Lucci), le due ultime, con stretta di collo. Ma roba abbastanza normale . per le aeree di rigore italiane, inglesi e papiiase, lo ha detto alla fine lui stesso. Maradona ài Bernabeu ha toccato trentanove palle ed è stato definito in pratica spettatore della partita. Rush con un terzo di contatti ha forse dimostrato più partecipazione al gioco, nel senso che si é mosso molto, e una volta, con stile seccato da gentleman, è andato pure a prendersi una palla inutile, sul corner, tanto per divertirsi un poco. Faceva molto caldo. «Come mai avevo patito in Inghilterra e neppure in Italia' ha detto lui a fine match, precisando: 'Però penso che sia stato un caldo terribile per tutti». Aveva addosso un difensore fisso, con un altro a due passi. «Afe lo aspettavo, mi sembra normale. Niente di particolarmente cattivo. Ho protestato una sola volta, ma alla fine ho stretto con onestà la mano al mio custode, ed anche ad un altro difensore. L'Empoli ha giocato bene, noi abbiamo giocato male». Se non si fosse trattato di Ian Rush, e all'esordio in campionato, si scriverebbe adesso di prova deludente di Giovanni Russo. «Afe ne rendo conto, a patto che voi vi rendiate conto che ero alla prima partita, e dopo un incidente. Ho giocato sino alla fine, negli ultimi dieci minuti ero assai stanco, ma credo che lo fossero tutti. Con Marchesi si era d'accordo che se non mi fossi sentito più le gambe, o le avessi sentite troppo, sarei uscito: non ho mai avuto di questi problemi, e dunque dal punto di vista fisico si è trattato di un esordio positivo:. Ha mancato una palla a pochi centimetri da Drago, pizzicandola appena: -Troppo veloce e improvvisa'. Cosa ha pensato quando ha ri, è proprio dura dura: Ha smentito l'annuncio di una sua serata in un club juventino: •Torno a Torino subito, voglio sfruttare il riposo al massimo: E' stato gentile, disponibile. Oli hanno chiesto di darsi un voto: «Non mi sembra il caso,,ho già detto che come prima partita mi aspettavo tutti i problemi, tutte le difficoltà'. Ha fornito l'impressione, dopo alcuni passaggi all'lndietro, di non scattare avanti con determinazione: •Non è stata la paura dell'incidente, è stato casomai il caldo. E poi l'Empoli chiudeva bene'. Altro non si deve scrivere. Sarebbe folle dimensionare un campione, costruito in anni di gran football, sulla base di una partita sola. Sarebbe ingiusto accusarlo perché con gol miracolosi non ha salvato lui la Juventus penosetta di ieri. Al tempo stesso sarebbe disonesto non scrivere che, pur con tutte le attenuanti, Ian Rush ha giocato piale, nel mal gioco della Juventus. visto che Buso si scaldava? •Non l'ho visto: Poi Buso ha rilevato Alessia Lui ad ogni esordio fallisce, lo dicono le'statistiche. •E' vero, non segno e non vinco. Poi mi rifaccio: Ha avuto Alessio al fianco in attacco, non Laudrup come le altre volte: «£' vero, si provano continuamente cose nuove: d'altronde pare che si debba provare, per decidere cosa è meglio e cosa è peggio'. Ma lui come vuole Laudrup? 'Non è un problema di posizione di uno o di un altro, è un problema di gioco d'insieme: Un briciolo, ma solo un briciolo, di polemica: •Ho avuto pochi palloni, e quasi sempe difficili, o lontani. La Juventus sa e deve giocare meglio'. Bel viso, non stanco, quasi che lo sforzo gli avesse fatto da maquillage. Giornalisti inglesi intorno, a chiedergli come vive a Torino. Lui stesso è tornato sulla partita: «Mi avevano detto che sarebbe stata dura, nel campionato italiano: è bello scoprire die sono tutti since¬ dal nostro Inviato CRISTIANO CHIAVEGATO ESTORTI, — Alain Prost è entrato definitivamente nella leggenda e la Ferrari ha fatto sognare ad occhi aperti, mancando una vittoria che aveva già in mano. Il Gran Premio del Portogallo di Formula 1 è stato uno di quelli che si ricordano. Conquistando il suo 28° successo, il pilota francese è diventato il numero uno di ogni epoca. Una giornata trascorsa come un illm, con tre protagonisti e molti comprimari di rilievo. Da una parte Prost, dall'altra Berger e la Ferrari. E un finale allo spasimo che ha visto trionfare il corridore della McLaren, ma che non ha condannato la coppia di Maranello, pilota e vettura, anche se un errore dell'austriaco a due giri e mezzo dal termine di una gara da brividi ha privato la scuderia modenese di un successo costruito pezzo per pezzo. Ma si sa come vanno le cose: chi vince ha sempre dal nostro Inviato GIAN PAOLO ORMEZZANQ EMPOLI — In una domenica che deve esser stata amarognola per l'Avvocato (bianconeri sconfitti e Berger-Ferrari battuti a un passo dalla sospintissima vittoria in F. 1) e per Berlusconi (solo il Milan ko). Ian Rush. ha giocato per tutti i novanta minuti di Empoli-Juventus (1 a 0) toccando la palla tredici volte. Per la verità il tredicesimo tocco è stato un lungo palleggio, scomponibile in quattro diversi contatti con la palla, mentre le altre volte si è trattato di una botta e via: ma vuoisi, in questi calcoli, tener conto di una palla sola. Rush ha spedito tre volte la sfera verso la porta empolese: una di piede, due di testa, sempre fuori, niente di pericoloso. Ha fatto sette passaggi buoni, ne ha sbagliati'tre. Non ha subito nessun fallo diciamo corporale, almeno di quelli sanciti dal fischio dell'arbitro, non ha commésso nessun fallo. E' ■ Ora Alain è Mitra al vertice Alain Prost con il primo posto dell'Estorti é il pilota che ha ottenuto più successi nel mondiale di F. 1, cominciato nel 1950. Il francese ha superato Jacide Stewart. Ecco l'elenco del corridori vittoriosi. 1. Prost 28 vittorie; 2. Stewart 27; 3. Clark e Lauda 25; 5. Fangio 24; 6. Piquet 20; 7. Moss 16; 8. Brabham, Fittipaldi e Graham Hill 14; 11. Ascari 13; 12. Andretti, Jones e Reutemanri 12; 15. Mansell 11; 18. Hunt. Peterson e Scheckter 10; 19. Hulme e Ickx 8; 21. ArnouK 7; 22. Brooks, Laffite, Rindt, Senna, Surtees e Villeneuve 6; 28. Alboreto, Farina, Regazzoni, Rosberg e Watson 5; 33. Gurney e McLaren 4; 35. Collins, Hawthorn, Phil Hill e Pironi 3; K^Ti '■«--.■ni* .•-tri Qd i i *•?.<-» * il ttt naie. Ma l'austriaco è stato lucido e coraggioso, si è difeso parlando con chiarezza: •Ho dato tutto, giro per giro, fino alla fine. Non potevo mollare. Quando mi sono reso conto che Prost recuperava, ho rallentato un poco per cercare di raffreddare le gomme che si erano deteriorate. Pòi ho spinto a fondo, rischiando tutto. Sapevo che dovevo ancora effettuare due giri fortissimi. E quando si gioca il tutto per tutto, è difficile fare del conti, evitare i pericoli: In una squadra c'è sempre rivalità fra due piloti. E' normale, umano. Ma ieri la Ferrari ha ritrovato anche coesione, spirito di corpo. Le parole più belle le ha dette Albereto, costretto al ritiro mentre lottava con i migliori, obbligato ad assistere alla gara in televisione. 'Era una gara vinta, Berger è stato eccezionale. Non ha nessuna colpa, chiunque a quel ritmo avrebbe potuto uscire. E non dimentichiamoci che alle spalle aveva un campione del calibro di Prost. Chiedetelo al francese: guanti bocconi amari ha dovuto ingoiare prima di diventare un fuoriclasse. Peccato, volevamo quel successo, lo volevamo tutti per regalarlo alllng. Ferrari. Lo vediamo tutte le settimane, sappiamo come desideri con tutte le sue forze vedere la sua squadra tornare al vertice: Era dal 3 agosto 1973, giorno dell'ultima vittoria di Jackie Stewart, nel vecchio Nurburgring, che ci si chiedeva chi sarebbe riuscito a superarlo. Ieri Prost lo ha fatto. E lo scozzese che ha assistito al crollo del suo record non ha risparmiato 1 complimenti. Ha detto: «/I primato è stato battuto dal pilota che lo meritava di più. E' il migliore di tutti.. Ma Stewart ha avuto anche parole di incoraggiamento per la Ferrari: •Ormai è tutta strada giusta. La scuderia di Maranello deve prendere il secondo posto di Berger come una iniezione di fiducia, perché ormai t pronta per tornare al successo: Oerto. ci vuole anche forza d'animo. Ma ci sono del precedenti: anche Niki Lauda, come ieri il suo erede Gerhard Berger, all'inizio della carriera perse gare già vinte. Successe nel 1975 e l'anno successivo Lauda era campione del mondo.