II falso medico: Vorrei morire

II falso medico; Vorrei morire Alessandria, parla il chirurgo che ha operato per 10 anni senza laurea II falso medico; Vorrei morire «Quando mi hanno scoperto ho pensato di uccidermi: mi ha salvato il sorriso di mia moglie» - «All'università ho dato sei esami, poi sono andato in crisi, ma ho continuato a studiare per conto mio» - «Questo segreto mi ha sempre perseguitato» - «Ormai credevo di averla fatta franca» - Il padre: «Ha fatto solo del bene» DAL NOSTRO INVIATO ALESSANDRIA — Luigi Negro, ti medico chirurgo che per dieci anni ha esercitato senza laurea nel reparto neurologico dell'ospedale •Santi Antonio e Biagio., è seduto nello studio dell'avvocato Tino Oogllno e fuma una sigaretta dopo l'altra. Maglia chiara, pantaloni scuri, pieno di tic nervosi, parla fissando continuamento le ginocchia. La testa completamente calva brilla per il sudore. «Ho saputo di essere stato scoperto giovedì all'ufficio personale e ho pensato di farla finita...sì, di uccidermi: Parla e si sente che vuole svuotare la sua coscienza di un peso che portava dentro dal 1977, quando si presentò all'ospedale come medico tirocinante con un certificato di laurea falsa •La mia storia? Eccola. Ho dato sei esami poi non sono più riuscito a dare il settimo, di chimica. Ho avuto come un blocco che mi ha poi sempre condizionato». Schiaccia 11 mozzicone nel posacenere e infila tra le labbra un'altra sigaretta. 'Un ostacolo insuperabile che però non mi ha impedito di smettere, di cambiare facoltà. Ho continuato a frequentare regolarmente i corsi, ho assistito a tutte le lesioni, ho studiato tutti i testi, con volontà, direi accanimento. Poi i compagni che discutevano la tesi ed io sempre fermo a sei esami ed è qui che ho deciso di falsificare la laurea. Ho fatto tutto da solo, nessuno sapeva niente», e a questo punto l'avvocato Oogllno gli impedisce di continuare: -Deve ancora essere sentito dal magistrato' poi rivolto a Luigi Negro, aggiunge: 'Vada pure avanti». •Sono entrato in ospedale, ma il pensiero del mio segreto mi ha sempre perseguitato, ogni momento della mia giornata; poi con il passare degli anni cominciavo ad illùdermi di averla fatta frah- co, nessuno andrà mai a guardare..Jnvece Nel novembre del 1977, Luigi Negro fu assunto e nel giugno del '78 vinse 11 concorso e diventò di ruolo e fu subito tra i migliori nell'equipe del professor Prera, l'ex primario del reparto, ora In pensione. 'Tra lui e noi non c'era alcuna differenza di capacità», dicono i medici che l'hanno avuto fianco a fianco In sala operatoria. Luigi Negro era riuscito a guadagnarsi la stima di tutti, specialmente dei malati che lo preferivano ad altri perché «ero paziente e sempre disponibile. Afa molto riservato» e questa sua riservatezza scaturiva proprio dall'angoscia interna. »Non si metteva mai in vista — racconta un'infermiera — era sempre appartato. Pensavamo che avesse il complesso dei capelli. Non ne ha uno e anche in estate arrivava sempre con la berretta». Poi lo scorso aprile partecipò al concorso di aiuto corresponsabile, primo passo per sali e al primariato, e usci a pieni voti. Ma nel frattempo c'era stato lo scandalo delle «promozioni facili» denunciato dalla Giunta Regionale piemontese e allora il presidente dell'Usi di Alessandria, Domenico Marche giani, aveva vo¬ luto controllare, «per tranquillità». 1 UtoU di studio di tutti 1 dipendenti, n 24 settembre scorso è arrivata la risposta dall'Università di Torino: 'Luigi Negro non risulta avere una laurea». 'Quando mi hanno convocato all'ufficio personale, ho avuto un tuffo al cuore — continua Luigi Negro —. Ci sono andato, mi hanno informato della mia irregolarità e della mia sospensione. Volevo uccidermi. Ho cercato degli avvocati di Alessandria senea trovarli, poi sono andato a Torino e un legale mi ha consigliato di non fare sciocchezze. Sono tornato ad Alessandria, ho passato le consegne ai miei colleghi e sono andato a casa, a Viarigi. Nel cortile c'era mia moglie sorridente e con quel sorriso mi ha trasmesso la sua forza. Ho capito che non dovevo uccidermi: ho anche un bambino che ha sette anni». In casa c'era anche suo padre e gli ha raccontato tutto: 'Ha provato molto dolore, a ottantanni si è ormai senza rabbia». Luigi Negro termina il suo monologo: •Che cosa farò in futuro, non lo so. Di notte dormo al massimo mezz'ora poi riprendo a pensare... Mi costa non curare più gli ammalati... Ho sempre dedicato a loro molta passione e penso di aver dato' a loro anche qualcosa...: Viari gi è un bel paese sul cocuzzolo di una collina, immerso tra 1 vigneti di barbera e grignolino. La casa di Luigi Negro è nella borgata San Bermuda Scende 11 padre di Luigi, parla in stretto dialetto astigiana fatica a ricacciare in gola le lacrime: »A le staita na discrasia, mac na disgrafia.(.è stata una disgrazia, solo una disgrazia n.d.r.). Chiedete a tutti qui in paese chi e mio figlio.- Fatevi raccontare da loro.- ha sempre fatto del bene a tutto, li ha curati tutti gratis. Chiedete...chiedete-, Aldo Popalz Alessandria. Luigino Negro, il neurochirurgo senza laurea (Ansa)

Luoghi citati: Alessandria, Torino, Viarigi