Inchiesta della Santa Sede per il caso del prete-donna

Inchiesta della Santa Sede per il caso del prete-donna Inchiesta della Santa Sede per il caso del prete-donna L'ex Sant'Uffìzio nominerà una commissione CITTA' DEL VATICANO — n Vaticano ha deciso di istituire una commissione ad hoc per decidere sul caso di don Paolo, il sacerdote che — come ha rivelato domenica La Stampa — si è fatto operare per assumere anche fisicamente le caratteristiche femminili marcate nella sua mente. Il caso è infatti troppo complesso perché venga risolto subito dalla Congregazione per la Dottrina della Fede (l'ex Sant'Uffizio). Si dovrà stabilire se 11 prete-donna che ha raccontato il suo dramma di transessuale, dai turbamenti giovanili fino all'operazione, è ancora un sacerdote. E' un caso che per la Santa Sede pi presenta per la prima volta. E quindi si ritiene necessaria la nomina di un gruppo di lavoro formato da specialisti In tre diverse discipline: teologia morale (dò che riguarda la sessualità ricade in questo ambito), diritto canonico e dottrina della Fede, per analizzare fino in fondo tutti gli aspetti connessi alla vicenda di Paola, che ora per lo Stato italiano è donna, ma a suo tempo ha ricevuto un'ordinazione sacramentale. Secondo la dottrina cattolica l'ordinazione a sacerdote è un atto che cambia la vita, e non può più essere tolto. La commissione dovrà rispondere a questo quesito: un'operazione chirurgica che modifichi lo stato civile è ininfluente? E poi si dovrà stabilire se l'ordinazione di don Paolo era'valida. Se si fosse trattato di un ermafrodita la soluzione verrebbe dal codice canonico: la risposta sarebbe no. Ma nei testi di diritto ecclesiastico non è contemplato il caso di un transessuale. L'opinione corrente è che l'ordinazione sia valida.

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