Assalto alla caserma dei carabinieri
Assalto alla caserma del carabinieri In un paese della camorra 300 giovani, armati di fucili e accette, hanno attaccato i militari Assalto alla caserma del carabinieri . DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NAPOLI — Due ore di guerriglia nel cuore della notte, centocinquanta carabinieri giunti da tutta la provincia di Caserta contro trecento giovani pronti a tutto, decisi a devastare una caserma. Teatro della battaglia infuriata l'altro ieri notte (cinque carabinieri feriti, dieci arresti) sono state le strade e le piazze di San Cipriano di Aversa, un paese nel cuore della famigerata contrada dei «Mazzoni», dove l'unica legge che vale è quella, non scritta, della camorra. I simboli dello Stata a San Cipriano di Aversa, possono essere nemici da distruggere. E' quanto hanno tentato di fare, in trecento, l'altra notte. Una notte che sarebbe dovuta trascorrere in allegria, tra 1 canti e i mortaretti per la festa patronale. Oli organizzatori della ma- ntfestazione avevano fatto le cose per bene: alle 23,30, sul palco allestito nella piazza del paese, si sarebbe esibito il percussionista Tullio De Piscopo. Dieci carabinieri addetti al servizio d'ordine vigilavano perché nessuno disturbasse i tecnici alle prese con microfoni ed altoparlanti, e sono intervenuti subito quando da un gruppetto di giovani al centro della piazza sono volate alcune lattine di birra. •Ragazzi state tranquilli, non rovinate lo spettacolo» : l'invito di un sottufficiale è stato accolto dà un coro di insulti e minacce. •Arrestare quei teppisti farebbe statò come buttare.un cerino acceso in una polveriera. Attorno ai militari si era radunata una piccola folla: occhiata torve e braccia conserte sconsigliavano | le maniere forti. Cosi le fòrze dell'ordine si sono limitate a identificare i due più agitati, e ad allontanarli», ha poi raccontato un capitano Poco dopo le 23,30, Tullio De Piscopo è salito sul palco e ha dato Inizio allo spettacolo. Ma un'ora di musica ha allentato la tensione solo in apparenza. Finito 11 concerto, 1 carabinieri sono tornati In caserma. La battaglia è cominciata dopo appena mezz'ora, il tempo necessario a trecento persone armate di pietre e bastoni per raggrupparsi e raggiungere il piccolo edificio. i E' stato un vero e proprio assedio. Racconta un militare: •Dalla strada continuavano a lanciare sassi, qualcuno ha anche sparato, altri erano armati di scure. 1 vetri delle finestre andavano in frantumi, mentre le nostre auto parcheggiate davanti alla caserma venivano incendiate. Abbiamo tentato di telefonare per chiedere rinforzi a Caserta, ma ci siamo accorti che quei pazzi li fuori avevano strappato il cavo del telefono. Fortunatamente avevamo la radio, altrimenti forse ci avrebbero ammazzati tutti». In poco meno di trenta minuti San Cipriano di Aversa è stata occupata da centocinquanta carabinieri In assetto di guerra, giunti da tutta la provincia di Caserta. Le strade si sono trasformate in campi di battaglia, Invase dal fumo acre del lacrimogeni, attraversate di corsa da uomini In divisa che sparavano In aria raffiche di mitra. La folla ha risposto a lungo con lanci di pietre, prima di disperdersi Cinque carabinieri, colpiti dai sassi, sono stati medicati in ospedale. Delle dieci persone arrestate, nove sono minorenni. A poche ore dagli incidenti, carabinieri e magistrati si dicono convinti che l'assalto dell'altra notte è stato premeditato e organizzato con cura: •Sembra che con quelle due ore di guerriglia qualcuno abbia voluto dare una dimostrazione ài forza. E chi, se non la camorra, ha interesse a mettere in ginocchio lo Stato?». Originarlo di San Cipriano è il latitante Antonio Bardellino, potentissimo capo di un'organizzazione specializzata nel traffico Internazionale della droga, che riuscì a farsi rappresentare perfino in municipio, piazzando sulla poltrona di sindaco il fratello Ernesto, poi arrestato per associazione a delinquere. Quando i carabinieri ammanettarono il primo cittadina la maggioranza del Consiglio Comunale si astenne dal partecipare alle riunioni, per solidarietà a «don» Ernesto. Fulvio Mllone
Persone citate: Antonio Bardellino, Fulvio Mllone, Mazzoni, Ragazzi, Tullio De Piscopo
Luoghi citati: Caserta, Napoli, San Cipriano, San Cipriano Di Aversa
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