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La Fiqtcsllis ritorna ce dare utili Le strategie di sviluppo della società illustrate al Samoter di Verona La Fiqtcsllis ritorna ce dare utili Nell'86 profitti per 46 miliardi su un fatturato di 911 - Da due mesi è partita la fusione con Fiatagli - In programma la presentazione di nuovi modelli - Integrazione con la gamma Hitachi DAL NOSTRO INVIATO VERONA — Dopo anni di intensa crisi 11 settore delle macchine movimento terra comincia a Intravedere la fine del tunnel che l'aveva portato dalle 152 mila macchine vendute all'anno nel mondo del 1079 alle 100 mila del 1982. Gli ultimi dati, quelli del 1986, danno una vendita di 106 mila macchine: il 32 per cento in meno rispetto a sette anni prima, ma comunque segnale di una, seppur sofferta, ripresa. 'I tempi d'oro non ritorneranno — dice Paolo Monf ertno, responsabile di Fiatallls — ma il mercato dovrebbe consolidarsi attorno alle cifre attuali». Quando si parla di mercato delle macchine movimento terra si parla di un business che, solo in Italia, tocca i 2500 miliardi; un valore molto alto se si pensa che quello europeo è di ottomila miliardi Ma questo prodotto richiede Investimenti importanti per quanto riguarda la ricerca e lo sviluppo, di qui la necessità — come spiega l'Ingegner Monferino — di 'globalizza- i re. 11 mercato, ossia di avere dimensioni mondiali. Ed è con questo obiettivo che Fiatallls, presente in maniera imponente al Samoter di Verona che si Inaugura oggi, ha rielaborato la sua strategia per 1] futura Dopo un periodo travagliato in cui ha cercato, e ci è riuscita, di rinnovarsi anche a prezzo di sacrifici in termini occupazionali, la società ha saputo riportare 1 suol conti in «nero»: nel 1988 l'attivo è stato di 46, miliardi su un fatturato di 911. Inoltre da poco più di due mesi all'interno del gruppo Fiat è stato costituito 11 «settore trattori e macchine movimento terra» (Fiatagli Fiatallls) presieduto dall'Ingegner Giancarlo Vezzalini. La nuova organizzazione, che centralizza amministrazione, personale, acquisti e ricambi, fa riferimento diretto all'amministratore delegato di Fiat Spa Cesare Romiti. Oggi le linee della filosofia Fiatallls si articolano su una serie di punti fondamentali. 1) ACCORDI — Fiatallls ha recentemente costituito una joint-venture con la giapponese Hitachi nel comparto degli escavatori idraulici. L'accòrdo ha portato alla realizzazione di un nuovo stabilimento a San Mauro (presso Torino) che ha richiesto un investimento di 70 miliardi e all'integrazione della gamma Hitachi con prodotti Fiatallls. 2) QUALITÀ' E INVESTIMENTI — La via scelta è quella di una produzione in cui la qualità non si esplica solo più nel prodotto finale ma In ogni passaggio della lavorazione. Parallelamente si è Indirizzati verso massicci investimenti che consentano di modernizzare e rendere flessibile la produzione. 3) STRATEGIA DI GAMMA — Negli ultimi tempi c'è stato un grosso cambiamento nel mercato, le grandi macchine si vendono meno mentre tirano di più 1 settori piccolo e medio; Fiatallls segue nella produzione questa tendenza cosi come il «mix» delle linee di prodotto si indirizzerà maggiormente verso escavatori Idraulici e caricatori gommati piuttosto che ai mezzi cingolati. Da questi punti si intravede un programma imponente; anche per un gigante come Fiatallls che ha una quota del 36 per cento sul mercato Italiano, del 10 per cento in Europa, del 15 per cento in Estremo Oriente, del 19-20 per cento in Brasile e del 5 per cento In Usa; per una quota di'mercato mondiale complessiva del 7,4 per cento. Nei plani a breve-medio termine di Fiatallls ci sono otto nuovi cingolati, cinque caricatori gommati, nove escavatorl Idraulici e tre motolivellatrici, il tutto in varie versioni. Al Samoter di Verona l'azienda presenterà tra le novità la pala gommati FR9B, macchina mediopiccola per lavori di urbanizzazione e manutenzione; la FE45 l'ammiraglia della linea escavatori; la serie B del caricatore cingolato FL5 con modifiche sostanziali in termini di prestazioni e affidabilità; il caricatore gommato FR15B con comando pilotato dell'attrezzatura e la serie dei compattatori FR12, 15 e 20B. Vanni Cornerò