La dolce vita sui Navigli

La dolce vitti sui Mei vigli Milano: dopo la festa della moda, uno show per l'«Alfa 164» La dolce vitti sui Mei vigli Via Montenapoleone cerca dì raccogliere l'eredità di via Veneto, mitica vetrina di Roma - In piazza Duomo polemiche e contro-spettacolo dei cassintegrati Alfa-Lancia -1 nuovi riti di chi vuol far carriera MILANO — -Noi romani veniamo a Milano come i pellegrini vanno a Lourdes», sussurra Bernardino Zapponi, sceneggiatore caro a Pellini. mNoi siamo notoriamente immorali, mentre Milano, si sa, è ia capitale morate; spiega con Ironia Roberto D'Agostino. Zapponi è l'autore, D'Agostino un ospite del mega-show «Effetto Nuvolari», in diretta stasera su Raiuno dal Palatrussardl. La grande festeggiata è l'ultima creatura dell'Alfa Romeo, la «164». •L'Alfa significa Milano e alcuni decenni nella storia del nostro costume — continua Zapponi —. E questo ito voluto rappresentare. Me l'hanno rimproverato: ma come, fai pubblicità a un'auto? Rispondo: sissignore ma non è pubblicità. E' appunto uno specchio della nostra società. Come se mi chiedessero di fare uno spettacolo sulla ecc. COte. Certo che lo farei: E conclude: .Qua/ è la Milano di cui parlo? Quella del trionfo industriale, delle belle donne di Boccasile, dei leggendari panettoni Motta. Un "come eravamo" che in gran parte è un "come slamo". La favola contìnua». Difatti sono due le note culturali che significano qualcosa nella trasmissione. Una è il «Ballo Excelsior», da sempre epopea del progresso tecnologico, tenuto a battesimo alla Scala nel 1881. Qui sarà interpretato in chiave pop. Un'altra è l'Insistere sul culto che 1 futuristi promulgarono per la macchina e la velocita, due miti che caratterizzano la scena del mondo contemporaneo. Prima Alberto Lionello recita Marinelli, Inventore e pontefice massimo del futurismo, poi un balletto si ispira apertamente proprio alla dea Velocita. E' peraltro annunciato un contro-show in .piazza Duomo. Organizzato dai licenziati e cassintegrati Alfa e gestito da DehWirtóà-prole^ tarla, esso prevede la partecipazione di Dario Fo e Franca Rame, Enzo Jannacci, il cantautore Pierangelo Berteli, il cabarettista Paolo Rossi, 11 Jazzista Fabio Treves, U cantante Ricky Gianco e lo scrittore e musicologo Gianfranco Manfredi. Su un grande schermo compariranno immagini della diretta televisiva, 'Commentate — è stato detto — dai nostri artisti ospiti». Hanno dato la loro adesione Cesare Musatti, Ludovico Geymonat, Luigi Péstalozza e altri intellettuali. Contemporaneamente è previsto un «presidio di protesta» all'Ingresso del Palatrussardl. Ieri mattina la Fiom-Cgil dell'Alfa Lancia, in una conferenza stampa, ha poi espresso la sua protesta contro la Rai perché ha concesso la diretta allo spettacolo e perché ha negato alla stessa Fiom tre minuti da inserire nella tramisslone. «Ben venga ti successo della 164 — hanno detto alcuni dirigenti sindacali — se servirà a rilanciare l'Alfa, ma non lasciamo che l'immagine deformi la realtà aziendale». Perché la Fiom — è stato domandato — non aderisce né al contro-show né al «presidio»? Risposta: •Perché sono iniziative di partito». La Milano evocata In «Effetto Nuvolarl» è comunque quella della solidità industriale, quella che 11 direttore generale dell'Assolombarda, Daniel Kraus, ma certo non solo lui, non si stanca di richiamare e di sottolineare come'la dimensione trainante di tutta l'economia, in primo luogo del cosiddetto terziario avanzato (moda, pubblicità ecc.), che proprio a Milano ha la sua capitale. E* curioso, ma in soli cinque giorni alla televisone pubblica sono'salite tutt'e due queste realtà milanesi. Stasera, appunto, l'industria. Venerdì scorso, la moda. 'Quante sciocchezze sono state scritte su questa festa degli stilisti», sbotta Vittorio Corona, direttore del mensile «Moda» edito dalla Eri (società Rai) e inventore della serata. 'Non sono stati invitati t fantomatici vip. Volevo Invece, semplicemente, far incontrare chi fa tv e chi fa pubblicità. Lo scopo è di riuscire ad avere un prodotto televisivo finalmente degno delle possibilità tecniche che ci sono e che non vengono sfruttate». 'Si tratta della cosiddetta post-produzione — continua Corona —% Quando hai il materiale filmato e montato, puoi Intervenire elettronicamente e Impaginarlo con grande raffinatezza. In questo modo il prodotto televisivo è In gara con il prodotto stampato. In Italia abbiamo ora le più belle riviste del mondo. Ma la tv non è all'altezza». Assieme a quest'obbiettivo mondano-estetico era presente, si capisce, un intento pratico e attuale. Da sabato riprendono le manifestazioni di moda. Sono 10 anni che si sono imposte nel mondo. La festa dunque voleva anche, ricordare questa ricorrenza. E per l'occasione è salita a Milano gran parte di quella che una volta si chiamava la «dolce vita» romana. Qualche stanco protagonista degli anni cinquanta e Sessanta, e alcuni loro nipotini, come le contesse salottiere e gli infaticabili playboy. 'Teniamoli però distanti — esorta Corona —. La dolce vita milanese è ben diversa da quella romana. Là si tirano sempre le quattro di mattina, qui le modelle san come Cenerentola: a mezzanotte vanno a nanna perché la mattina dopo sono sul set fotografico». Le modelle Insomma non sarebbero le eredi delle stelline d'una volta, anche se sempre più spesso fanno 11 salto nel cinema: ieri René Simonsen e Carole Alt, oggi Clarissa. Il loro dio è uno solo: il denaro. Sanno che in pochissimi anni si giocano tutto, giovinezza e carriera: perciò non perdono un'ora. In questo sono tutte milanesi. Addio, ozi e show improvvisi ai tavolini di via Veneto. Ora furoreggia lo shopping In via Montenapoleone. E quanto alla vita notturna, le modelle appaiono e scompaiono come visioni In discoteche lampeggianti e «futuriste», non in night lenti e fumosi. Dal Tevere al Navigli la dolce vita è diventata In sostanza più dura e calcolatrice. Sempre divertente, però. Milano In 10 anni ha cambiato faccia, è forse la città italiana che è mutata di più. Grazie alla moda, alla pubblicità, alle television private, alla finanza giovane e diffusa. Nuovi ristoranti, nuovi ritrovi, nuove luci II •daMéU meneghino è sempre solido,'ma più allegro. ^ - 9UE "haadloÀftaròccà