Celli, negata l'estradizione di Vincenzo Tessandori

Celli, negata l'estradizione Il dipartimento di giustizia di Berna ha respinto la richiesta del governo ginevrino Celli, negata l'estradizione Non può tornare in Italia nemmeno temporaneamente - «L'imputato deve restare a disposizione dei magistrati svizzeri» - I giudici milanesi del crack Ambrosiano: «La decisione ci danneggia» DAL NOSTRO INVIATO Ginevra — Sistemato in , una confortevole camera del Quariier' Cellulalr dell'ospedale cantonale, Lido Gelll, maestro venerabile della loggia P2, continua gli esami medici e trova il tempo di giocare le proprie carte. Lo fa con abilità e vince la prima mano: rimane in Svizzera, almeno per ora. Niente estradizione anticipata, niente fastidiosi viaggi, niente rischi inutili Unico fastidio, del resto relativo, rispondere alle domande che, appena possibile, gli rinnoverà il giudice istruttore Jean-Pierre Trembley, titolare dell'Inchiesta per la fuga dal carcere di ChampDollon. Cosi ha stabilito madame Elisabeth Kopp, capo del Dipartimento di Giustizia e polizia di Berna. Ne ha dato notizia ufficiale al parlamento, la decisione, ha detto, è Irrevocabile. L'idea avanza.a dal governo ginevrino di estradare, sia pure temporaneamente, il «maestro» in Italia, è respinta. Madame assicura di «essere cosciente dei rischi e degli inconvenienti che il problema pone al cantone di Ginevra'. Ma non è consentito, aggiunge, sottrarre un Imputato all'autorità giudiziaria cantonale. «Un tale atteggiamento, a giusta ragione, non potrebbe essere tollera¬ to dall'autorità giudiziaria'. L'estradizione sarebbe stata possibile soltanto se ci fòsse stata una richiesta delle autorità italiane, se, fra Italia e Svizzera, esistesse un preciso accordo e se la magistratura di Ginevra avesse dato 11 suo benestare: ma per arrivare finalmente a conoscere almeno la piccola verità dell'evasione da Champ-Dollon, 11 giudice Trambley ritiene Indispensabile la presenza della «venerabile volpe». Dunque, troppi «se» per dire sL Al consiglio di Stato ginevrino che attendeva risposta, Elisabeth Kopp fa notare come 'l'autorità federale non può ostacolare l'istruttoria in corso nel vostro Cantone'. Naturalmente, assicura madame Kopp, appena si chiuderà la vicenda giudiziaria per l'evasione, 'l'ufficio federale di polizia prenderà immediatamente le misure necessarie'. La difesa Gelll si mostra soddisfatta ma non trionfante. Del resto appare più che chiaro che il gioco è appena cominciato. L'avvocato Fabio Dean, di Perugia, è tornato ieri qui a Ginevra e commenta cosi: 'Apprendiamo con favore questa decisione che consideravamo più che ovvia, dati i principi in materia di estradizione applicati dalla Confederazione elvetica'. Non ci son dubbi. osserva il legale, che il suo assistito rimarrà In Svizzera 'fin tanto che non sia regolata la sua posizione: E potrebbero passare anni prima che il «maestro» varchi là frontiera italiana. Oggi si dovrebbe conoscere l'esito degli esami clinici ai quali il «venerabile» è stato sottoposto. L'avvocato ginevrino Dominique Poncet, sospira appena e poi definisce la richiesta del Consiglio di Stato «un fatto senea base legale: 'Aspettiamo', dicono l giudici istruttori milanesi Antonio Pizzi e Renato Brìchetti che indagano sul crack del Banco Ambrosiano. E lasciano capire che a loro sentir Gelll In fretta e furia interessa ben poco. Soltanto per contestare le accuse e controllare le risposte potrebbe essere necessario un mese di Interrogatori. «£' una soluzione che ci danneggia un po'. La cosa migliore sarebbe stata se avessero detto: 'Decidiamo di mandarlo e per che cosa'. Sbloccherebbero un po' una situazione di incertezza., ha osservato il sostituto procuratore Libero Mancuso, di Bologna. Il giudice sostiene l'accusa pubblica al processo per la strage alla stazione di Bologna. In quel processo Geli! dovrebbe difendersi dall'accusa di partecipazione ad associazione sovversiva, reato per 11 quale, tuttavia, non è stata concessa l'estradizione. Furibondo, ma sottovoce, Bernard ilegler^'capo del Dipartimento di Giustizia e polizia di Ginevra, che aveva sollecitato un'estradizione repentina, commenta: -Noi volevamo che Gelli fosse consegnato all'Italia nel caso in cui si fosse rivelato necessario un intervento chirurgico: In questo momento Ziegler è 11 grande sconfitto: sull'a//aire Gelll, dicono qui a Ginevra, aveva puntato molto, in questa vigilia elettorale. Avere il «maestro» In casa, purché non si faccia troppo baccano, in fondo non disturba, dopo 1 primi giorni di perplessità. 'Sono soddisfatto ma poco sorpreso. In effetti questa è una corretta applicazione della legge', dice Bernard Corboz, procuratore generale. Da Roma 11 responsabile del dipartimento Giustizia del partito comunista, Luciano Violante, sottolinea come, ora, 'Gelli abbia due strade, davanti a sé: quella del ricattatore potente e autorevole in grado di scardinare alcune chiavi di volta del sistema politico, oppure quella dell'imputato che si batte per la sua verità, come è diritto di tutti gli accusati. E' indubbio che tenterà di prendere la prima strada, perché II stanno le ragioni della sua costituzione'. Vincenzo Tessandori