I 4 nemici delle ossa di Ezio Minetto

14 nemici delle ossa La subdola osteoporosi 14 nemici delle ossa H punto sulle cure più «mirate» H subdolo e dolente ritornello dell'osteoporosi lo conosciamo bene ormai tutti, con i suoi presupposti di: 1) «massa ossea» (proteica e minerale) che con l'età diminuisce e si rarefa, nell'uomo e ancor più nella donna; 2) sedentarietà — da fermi o al volante — come ormai acquisita regola fissa di vita; 3) alimentazione non appropriata; 4) sigaretta o cure dimagranti al posto delle giuste dosi di calcio e vitamina. In un recente Convegno su 'Osteoporosi e menopausa», la Lega per l'Osteoporosi Piemonte (C. Garrula, C. Campagnoli) aveva già sottolineato il «rischio donna», ribadendo il concetto che l'osteoporosi, legata com'è alla realtà anagrafico-ormonica della presenescenza femminile, è condizione diffusa e progressiva, non subito diagnosticabile col mezzi tradizionali (le radiografie parlari chiaro solo quando già esiste un brutto 30 per cento in meno di massa ossea); e che le migliaia di fratture di femori o di vertebre che annualmente colpiscono le donne in età avanzata ne sono solo la parte tristemente più spettacolare. Si diceva, allora, che è meglio pensarci prima dei 40 — con le sane abitudini di vita, le poche sigarette, l'attività fisica abituale, l'alimentazione appropriata (che totalizzi, tra l'altro, almeno un grammo di calcio alimentare al giorno) e il no all'esagerata magrezza (dieto-vegetarianamente ottenuta) — che non dopo i 60, quando una donna su quattro «improvvisamente» si accorge di quanto sian penose e potenzialmente a rischio 1= sue ossa portanti. A pochi mesi di distanza, la Lega Osteoporosi Piemonte ha nei giorni scorsi riunito a Torino gli specialisti sul tema •Osteoporosi: terapie di domani» (C. Campagnoli, C. Gennari, C. Mossetti, O. M. Molinatti, F. Polvani, F. Camanni. M. Plissetti, O. C. Isaia, F. Di Carlo, A. Bocci), con esplicita promessa di nuovi farmaci e nuove terapie. Il giusto modo di far terapia dell'osteoporosi — ci ha ciotto O. M. Molinatti — non sta tanto nell'impiego isolato e insistito di questo o quel farmaco, quanto nell'associazione razionale e programmata dei veri farmaci, con una politerapla sequenziale o contemporanea. Questo è particolarmente vero con 1 nuovi farmaci oggi a disposizione. In menopausa — per una cauta e minimizzata terapia con ormoni femminili — è stata sperimentata (T. Nencioni) la somministrazione di «estradiolo» per via transdermica. Tra gli «anaboltzzanti» — come stimolatori della neoformazione ossea — si è parlato del già noto «nandrolone-deconoato» (C. Gennari). Per il trattamento orale del climaterio e relativo rischio osteoporotico è stato annunciato l'Org Odl4 (P. Kikvic). il «calcitriolo» (vitamina D3) è il farmaco che viene meglio ad accompagnare e favorire gli effetti della terapia calclcc-calcltoninica. Le novità poi — che certamente interesserà un largo pubblico — sta nella prossima messa in commercio, al spera a brevissimo termine, delia calcitonina-spray nasale, via di somministrazione del farmaco che si prospetta, altamente efficace' sul metabolismo osseo, prontamente analgesica e per di più sprovvista dei non infrequenti, anche se modesti, disturbi secondari delle calcitonlne per via iniettiva. Ezio Minetto

Luoghi citati: Piemonte, Torino