Partecipazione nella Fiat al 39,4% di Renzo Villare

P«tecip«tone nella Fiat d 39,4% P«tecip«tone nella Fiat d 39,4% * TORINO — L'acuirsi deUe tensioni internazionali e il peggio-amento del quadro economico complessivo impongono una riflessione più approfondita sulla posizione del gruppo e sulle sue prospettive: con queste indicazioni, Giovanni Agnelli ha aperto ieri mattina l'assemblea degli azionisti dell'Ili (istituto Finanziario Industriale, la finanziaria della famiglia) che ha chiuso con «in utile record di 87.5 miliardi di lire contro un utile netto di gestione di 58.2 miliardi dell'anno prima (l'utile di esercizio era stato di 89,9 miliardi perché includeva una componente straordinaria di 31,7 miliardi, derivante dal trasferimento a conto economico dei fondi rischi). Il brillante risultato, approvato all'unanimità, permette la distribuzione, a partire dal 15 ottobre, di un dividendo aumentato a 220 lire per le azioni privilegiate e a 170 lire per quelle ordinarie, contro 175 e 125 lire pagate nel precedente esercizio. Nel corso dell'assemblea, l'avvocato Agnelli ha sottolineato l'ottimo stato di salute dell'in ricordando che alla chiusura dell'esercizio il valore di libro delle partecipazioni ha raggiunto 918,6 miliardi, con un incremento netto di 341 miliardi rispetto alla chiusura di un anno fa. In particolare, negli ultimi mesi del 1986 è stato effettuato l'investimento più rilevante con l'acquisto di circa 7,6 milioni di azioni Fiat ordinarie, con un esborso di 119 miliardi Tale acquisizione, insieme al significativo investimento effettuato dall'ini e da altre consociate, ha portato la partecipazione di gruppo nel capitale ordinario Fiat al 39.4%. A questo proposito. Agnelli ha affermato che 'la presenza dell'ifi nella Fiat diventa sempre più consistente, ia definirei una presenza di sicurezza; aggiungendo che i settori che in Ifi godono oggi di maggiore sviluppo sono quelli rappresentati dall'Itti e dall'ini Investimenti. Oli altri principali investimenti dell'esercizio '86-87 — prosegue la relazione — sono rappresentati dall'acquisto del residuo 48,1% del capitale Carf in per 137,8 mi¬ liardi che porta al 100% la partecipazione Ifi in Carf in (settore finanziario). Inoltre nell'aprile '86 l'Istituto ha partecipato all'aumento di capitale ifil (azioni ordinarie) e in luglio a quello Fiat (azioni di risparmio). Sono stati effettuati anche acquisti di azioni Unlcem ordinarie per 3,4 miliardi, di azioni Fiat privilegiate per 2,5 miliardi e di azioni Gruppo Editoriale Fabbri privilegiate per 677 milioni. In luglio è stato sottoscritto l'aumento di capitale della Juventus a 6,9 miliardi, con un esborso di 3,7 miliardi In esecuzione della delibera della precedente assemblea, che autorizzava Tifi all'acquisto di proprie azioni nell'esercizio '86-87. sono state comperate — si legge ancora nella . relazione — 1.270.000 azioni ordinarie con un investimento complessivo di circa 36 miliardi Sempre nell'ambito di tale auto- -\ rizzazione, nel maggio di quest'anno sono state acquistate altre 727.490 azioni ifi ordinarie, con un ulteriore investimento di 19,8 miliardi. Attualmente le azioni proprie in portafoglio ammontano a 1.997.430. Nel luglio scorso, per l'aumento gratuito del capitale a 2340 miliardi deliberato dalla Fiat, sono state assegnate all'Istituto circa 15 milioni di azioni ordinarie e circa 400.000 azioni di risparmio. Nel conto economico i dividendi delle partecipazioni ammontano a 68,8 miliardi contro 55 dell'esercizio precedente. I dividendi di maggior rilievo sono stati quelli della Fiat (55,9 miliardi), della ifint (4,7 miliardi), della Unlcem (3,9 miliardi), del Gruppo Editoriale Fabbri (2,7 miliardi) e dell'ini (898 milioni). I titoli quotati in portafoglio, in base al prezzi di' mercoledì scorso 23 settembre, presentano un valore corrente di oltre 5400 miliardi. Nel corso dell'assemblea, l'amministratore delegato de 11'Ifi Gianluigi Gabettl, ha fornito anche alcuni risultati relativi al bilancio consolidato del gruppo, sottolineando che l'utile netto consolidato è ammontato a 452.2 miliardi contro 1 300 dell'esercizio precedente e die il patrimonio netto ha raggiunto 2105 miliardi contro i 1600 circa dell'anno scorso. Oabetti ha quindi ricordato che la società registra oggi uh Indebitamento di circa 190 miliardi ed evidenzia plusvalenze rispetto ai valori di libro per 4500 miliardi. L'assemblea ha infine deliberato di autorizzare l'acquisto, in una o più volte, di azioni Ifi ordinarie e/o privilegiate. Renzo Villare

Persone citate: Agnelli, Gianluigi Gabettl, Giovanni Agnelli

Luoghi citati: Torino