Vicenza, un ribelle nel pci

Vicenza, un ribelle nel pei Vicenza, un ribelle nel pei D segretario della federazione contesta Botteghe Oscure - «Sbagliato il meccanismo per la scelta dei quadri» - «Non c'è idealità» VICENZA — Si definisce •un tossicodipendente della politica: Luca Romano ha 27 anni, da dodici mesi è alla guida della federazione cittadina del partito comunista (13% alle ultime amministrative, - 3% rispetto ali'80), dietro l'angolo lo attende la laurea in filosofia all'Università di Venezia. La scorsa settimana ha rilasciato ad un settimanale locale una intervista che, rilanciata dalle agenzie di stampa, ha fatto sobbalzare dalle sedie i massimi dirigenti di Botteghe Oscure. Tanto che, ieri pomeriggio, il segretario, vicentino è stato convocato per lunedi prossimo nella sede della federazione regionale di Venezia «a rapporto» dal segretario regionale Cesare De Piccoli e dal responsabile nazionale per gli enti locali e membro della segreteria nazionale Gianni Pellicani. Dovrà innanzitutto confermare quel che ha detto, e noi motivare la sua clamorosa uscita,, davvero insolita per un dirigente di partito, soprattutto in periferia. 'Non ho intenzione di lasciare il pei e ho detto alcune cose proprio perché mi piace questo partito: è la premessa di Romano. Ma che cosa ha detto di tanto clamoroso? •Cose che vado dicendo da tempo, anche ai congressi e nelle sedi ufficiali — spiega —, le stesse cose che ho detto un anno fa in una riunione della segreteria regionale presente il vicesegretario Cicchetto ». Duplice la critica del giovane segretario vicentino: «Ce l'ho con ti meccanismo organizzativo del partito. Quando II pei adottava il criterio di Togliatti era tutta un'altra cosa. Esisteva un centro rigido che sceglieva tutti t quadri dirigenti. Era un sistema, pur tacciato di scarsa democrazia, che funzionava. Togliatti sapeva tutto del partito, da Aosta ad Agrigento. Negli ultimi anni questo sistema è degenerato, o meglio non ne è stato introdotto alcuno di nuòvo. In¬ somma slamo come in mezzo al guado, e per questo si sono aperti spazi all'opportunismo». Anche l'altra critica è indirizzata direttamente ai dirigenti di Botteghe Oscure: «Non ce l'ho con il segretario Natta, che anzi considero un gentleman detta politica. Ma i simpatizzanti del partito detta mia generazione non si ritrovano più in questo pei. Mi ricordo che quando frequentavo il liceo il giorno successivo al discorso di Berlinguer per la chiusura della Festa dell'Unità non si parlava d'altro. Adesso invece alcune Idealità sono scomparse, e il partito è sempre più scollato dotta realtà. Che reazioni hanno suscii tato le dichiarazioni di Romano a Vicenza? Per ora non sono giunte né scomuniche né appoggi: «17 segretario regionale al telefono mi ha detto di non condividere né la forma né la sostanza del mio discorso: Flavio Corazza

Persone citate: Berlinguer, Cesare De Piccoli, Flavio Corazza, Gianni Pellicani, Luca Romano, Natta, Togliatti

Luoghi citati: Agrigento, Aosta, Venezia, Vicenza