Gelli più lontano dall'Italia i medici bloccano l'inchiesta di Vincenzo Tessandori

Getti più lontano dall'Italia i medi€i bloccano l'inchiesta Si allungano i tempi per l'estradizione dalla Svizzera Getti più lontano dall'Italia i medi€i bloccano l'inchiesta Il giudice non può interrogarlo - L'ex capo della P2 potrebbe restare in carcere fino a marzo DAL NOSTRO INV'ATO GINEVRA — B giudice Jean-Pierre Trembley ferma la motocicletta e si toglie il casco. Sale un attimo al secondo piano del Palate de Justice, e poi si trasferisce al Restaurant Bar au Maitre, perchè, sembra, il solito tavolo d'angolo è più tranquillò dell'ufficio, in questi giorni Infuocati dell'a//afre Celli. Secondo le attese, entro due settimane dovrebbe chiudere l'Inchiesta sulla corruzione compiuta dal maestro venerabile della loggia «P2» al momento dell'evasione. Lui non ne 6 poi cosi sicuro. Ha sentito il •maestro» all'Indomani della costituzione. Poco e male. Dovrà riascoltarlo. Ma quando? «Se faro un altro interrogatorio? Mais bien suri Non appena i medici mi daranno semaforo verde. Per il momento non ci sono notizie precise». . ) Monsieur Trembley, in queste ore, ha finito per perdere il suo buon umore. Da una parte l'inchiesta col •gran massone deviato» gli ha procurato fastidi e pubblicità «mai cercata»; dall'altra si è sentito additare come il principale bersaglio delle manovre di Gelli. B capo di Dipartimento di Giustizia e Polizia, avvocato Bernard Ziegler, l'altro giorno è -stato molto duro con Gelli e certo non tenero nep¬ pure nel confronti del giudice. Trembley commenta: 'Se le dichiarazioni di Ziegler sono cosi gravi come si dice, se ne assumerà tutte le responsabilità: E ha dato ordine di sequestro del nastro Inciso dalla televisione elvetica per conoscere ogni dettaglio: qui a Ginevra anche Ziegler, l'altra sera, è pero stato censurato e ieri soltanto il giornale «24 Heures» ha pubblicato un servizio sull'a//a(re. Se 11 giudice Trembley non conclude entro Natale, Gelli tornerà alla Chambre d'Accusatlon. Michel Criblet. il giovane presidente che mercoledì ha deciso di confermare 11 carcere al «gran massone», ieri diceva che la Gelli-story non lo turba. «iVon ho certo perduto il sonno. Del resto fra tre mesi, se la cosa non sarà finita, Gelli tornerà alla Chambre, si rifarà il giudizio. Cerio l'arresto potrebbe essere nuovamente confermato per altri 90 giorni».- Le dichiarazioni del capo della polizia ginevrina hanno lasciato segni profondi, il prossimo atto potrebbero essere denunce e querele. Maurizio Gelli, figlio del «maestro», è furibondo. Ha 28 anni, vive a Montevideo dove fa l'amministratore. Dice: «Ho sentito le parole gravissime nel confronti di mio padre del signor Ziegler, che non ho il piacere di conoscere. Poiché ora mio padre 'è tornato, soprattutto per ottenere giustizia, il primo atto che farò sari di presentare querela nei confronti di questo signore il quale non poteva permettersi di dire "manipolatore, burattinaio, malfattore" a mio padre, il quale è un uomo del tutto incensurato e che, ancora, non ha subito alcuna condanna e anzi con tuta i mezzi sta chiedendo che si facciano l processi per dimostrare la falsità delle accuse. La nostra intenzione, nel futuro, è di agire in questa direzione, sempre e contro chiunque». Il collegio di difesa è imbarazzato da questa -presa di posizione. Pare che ci siano resistenze, alla richiesta del rampollo Gelli. Non è escluso che ci siano cambiamenti nel «collegio». Dal suo canto Ziegler non si scompone. Diceva ieri: •Siamo alla farsa. Inoltre nel diritto penale elvetico, soltanto la persona che si sente diffamata può fare una denuncia. E non è il miglior modo di difendersi, perché il signor Gelli ha riconosciuto la corruzione è, quindi, è un malfattore». Gli avvocati del collegio Gelli sono comunque sul piede di battaglia, ma si mantengono cauti. B trasferimento del «maestro» a Champ-Dollon, arrivato al- l'improvviso, quando tutto pareva fatto, compreso il ricovero in ospedale, sembra averli spiazzati Inoltre, domenica sera, vigilia della costituzione del «venerabile», l'avvocato Maurizio DI Pietro paolo, di Roma, è stato bloccato dalla polizia appostata sotto lo studio del professor Costantln Ferrerò, al numero 8 di Rue SaintLéger. B legale era privo di documenti: portato all'Hotel de Police, è stato trattenuto per un'ora. L'altro giorno lì capo della polizia ginevrina ha accusato il professor Ferrerò, di aver firmato un certificato medico senza aver visitato il «venerabile». L'avvocato Dominique Poncet, chiarisce: «17 ptipto certificato è stato stilato sugli incartamenti. Il secondo, quello per il ricovero, è stato fatto dopo un'esauriente visita. Per maggior sicurezza noi ne abbiamo richiesto un terzo, redatto con linguaggio meno tecnico: Poncet è molto impegnato nel caso Gelli, in coda al «venerabile» però, premono altri clienti eccellenti c'è anche Jean-Claude Duvalier, detto «Bébé Doc». il dittatore fuggito da Haiti. Gelli ha cercato Poncet appena deciso di costituirsi. Ora, dall'ospedale, il «maestro» attende soltanto che le acque si calmino. Non protesta neppure troppo perché i familiari vengono respinti alla porta blindata del Quartier Cellulaire. B mandato di cattura contro Wanda Vannacci, moglie di Gelli e contro il figlio Raffaello, spiccati all'epoca dell'evasione, è ormai revocato. Agitarsi troppo, si lascia capire, potrebbe provocare sgradevoli reazioni. E cosi alla difesa sembra bene accetta una tregua, magari armata. Anche le autorità elvetiche paiono nascondere nella mano il ramo d'ulivo. E per fare intendere la 'oro buone lntj»nrl<Mil l^tarm filtrare,,^ la notizia che'11 rischio di •' una repentina estradizione temporanea sarebbe sfumato. Madame Elisabeth Copp, capo del Dipartimento federale di Giustizia e Polizia di Berna, darà notizie certe in Parlamento lunedi prossimo, ma, diceva ieri il console Italiano, ministro Paolo Torcila, •dalla, nostra ambasciata abbiamo conferma che la proposta di estradizione non è stata accettata: Dalla capitale Pasquale Baldocci, ministro consigliere, nega che l'ambasciata abbia ricevuto informazioni: «La nostra esperienza in materia di estradizione ci fa tuttavia ritenere che anche per Gelli si finirà col far scontare Ve- ■ ventilale pena qui in Svizzera: Ora la polizia e 1 servizi segreti sono impegnati a percorrere a ritroso, fino in America Latina, la strada che il «maestro» ha battuto dopo essersi lasciato il cancello di Champ-Dollon. Intanto pare accertato che Gelli. in Svizzera, sia entrato per il valico di Chandour, dopo aver mostrato il. suo passaporto italiano.' Vincenzo Tessandori