«Vertice, ma solo in Usa»

«Vertice, mg sol® in Use» La Casa Bianca: «Deve venire Gorbaciov^ non ci sono alternative» «Vertice, mg sol® in Use» La questione non è formale: nell'ultimo scambio di visite fu Ford a recarsi in Urss- H Cremlino ora propone una «sede neutra» - Decideranno Shultz e Shevardnadze a Mosca (si vedranno il 22 e 23 ottobre) DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — Mentre gli Usa compivano ti loro dodicesimo esperimento nucleare dall'inizio dell'anno — un'esplosione di 150 kilotonl per le ricerche sulle Guerre stellari, sotto il deserto del Nevada — il segretario di Stato Shultz ha ieri annunciato le date della sua visita a Mosca il mese venturo, il 22 e il 23, 'anche per mettere a punto nei particolari — ha precisato — il vertice Reagan-Qorbaciov.. Shultz ha dato l'annuncio dopo il suo improvviso incontro con il ministro degli Esteri sovietico Shevardnadze sul Golfo Persico, in margine ai lavori dell'Assemblea generale dell'Onu, incontro durato un'ora e mezza, durante il quale ha discusso altresì il disarmo. Il segretario di Stato è parso ottimista: 'Confido — ha detto — che dopo l'accordo sulle armi di teatro registreremo importanti progressi anche sulle armi strategiche, le armi chimiche e le armi convenzionali in Europa». Sulla scia delle dichiarazioni di Shultz, la Casa Bianca ha affermato che il summit Reagan-Gorbadov si svolgerà a Washington, perché, contrariamente a quanto indicato dal ministero degli Esteri sovietico, che proponeva giovedì «una citta in campo neutro», «l'invito al leader del Cremlino a venire negli Usa è ferreo e non esistono alternative'. La questione non è formale: nell'ultimo scambio di visite fu il Presidente americano Ford a recarsi in Russia, e ora tocca al segretario del Pcus ricambiare. In questo modo, inoltre, in base al principio di reciprocità, la Casa Elanca getta le-basi dello sperato viaggio di Reagan a Mosca l'anno venturo, alla, vigilia delle elezioni, evento che aiuterebbe enormemente 1 repubblicani. L'esperimento nucleare nel deserto del Nevada, su cui il Pentagono mantiene un rigido riserbo, non ha turbato il clima di collaborazione stabilitosi tra le superpotenze. Il Pentagono ha rifiutato di confermare o di smentire se sia li primo del sei test sulle Guerre stellari annunciati 11 giorno dopo l'intesa Shultz-Shevardnadze, e ristretto all'ambito del trattato Abm del "72 che vieta i sistemi antimlsaillstlcl (ineccepibile quindi anche per l'Urss). Un portavoce ha invece .fatto' notare che a loro volta i russi hanno compiuto undici esperimenti dall'inizio dell'anno, più quattro a scopi pacifici, e che comunque presto Incomincerà 11 negoziato per la loro limitazione. La strategia reaganlana del doppio binarlo — rafforzare le difese mentre si tratta — ha ricevuto un Inatteso avallo dal Senato che, rovesciando le posizioni degli ultimi anni, ha votato a favore sia dei test, sia della produzione delle armi chimiche, il Senato ha respinto per 82 voti a 35 una mozione di Kennedy, e per 52 a 44 una di Hatfleld. E' il primo effetto del successo del Presidente a Ginevra: neppure i democratici vogliono indebolirlo nel «suo costruttivo confronto., come lo ha chiamato uno dei loro leader, Nunn, con Gorbaclov. Reagan ha subito elogiato il Senato, aggiungendo perù che lo vorrebbe vedere allineato an' che sulla sua politica contro il Nicaragua. Un'ulteriore spinta alla marcia di riavvicinamento Usa all'Urss, ò giunta dall'Assemblea dell'Atlantico del Nord, l'organo consultivo della Nato, riunitosi a Oslo 1 giorni scorsi. Essa ha auspicato l'avvio «tenta ritardi» del negoziati sulle forze con¬ venzionali in Europa dall'Atlantico agli Urali (sono ripresi a Vienna giovedì); l'esame di .limitaaionl appropriate, del missili a cortissimo raggio, le armi tattiche dispiegate dalle superpotenze sui fronte europeo; e la messa al bando totale delle armi chimiche. L'Assemblea ha infine esortato gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica ad aprire al più. presto una •conferenza di revisione» del trattato Abm, in modo da definire con fermezza 1 limiti delle Guerre Stellari La risoluzione è stata approvata con l'astensione del parlamentari francesi, senza voti contrari, e. c