Ughi al Regio fa l'acrobata

Ughi al Regio fa l'acrobata 11 concerto per «Settembre* Ughi al Regio fa l'acrobata Per il violinista una folla entusiasta TORINO — Pur con un programma di peso specifico musicale relativamente lieve, Uto Ughi ha spinto l'altra sera al Regio questo Settembre Musica forse al top dell'entusiasmo. Dapprima la brava «Orchestra da camera di Santa Cecilia» ha suonato da sola, senza direttore, una vivace Sinfonia di Cimarosa: «Sinfonia», ben inteso, nel senso dell'ouverture teatrale all'italiana, un breve pezzo tripartito in due sezioni «allegro» che incorniciano un breve «larghetto» con singolare impiego degli oboi e dei corni. Poi è entrato in scena Uto Ughi con lo snello Concerto in sol maggiore di Mozart, per il quale mostra una predilezione, forse a causa del tenerissimo «Adagio con sordini», al quale egli presta una voce di purezza indimenticabile. Poi il quarto Concerto in re minore di Paganini, singolare ■* ^consistente composizione dove il grande genovese sii emancipa dal rossinismo delle precedenti prove ed evade dai limiti del gusto borbonicoparmense per affacciarsi alle soglie europee dell'agitato mare romantico. Non mancano, specialmente nel «Rondò galante» del Finale le consuete occasioni di virtuosismo funambolico, note doppie, flautati filiformi e spettrali, scivolate d'ala vertiginose, tuttavia nell'insieme del Concerto, e particolarmente nell'«Adagio flebile e con sentimento» c'è materiale sufficiente per consentire a un interprete sensibile di prender fuoco. Cosa che Uto Ughi ha fatto puntualmente, in un crescendo d'intensità espressiva e di bravura acrobatica che ha portato alle stélle l'entusiasmo del pubblico foltissimo. Fuori programma la Fantasia di Sarasate su arie e temi della Carmen. Opera ceh gode ai nostri giorni d'una forte ripresa di favore, e che pone un singolare problema estetico: perché, quando mai in teatro si sono sentite cantare queste arie e queste melodie in maniera così perfetta come le ha suonate Uto Ughi l'altra sera? m. m. Ufo Ughi, purezza di voce nel concerto in sol maggiore di Mozart

Luoghi citati: Sarasate, Torino