Coordinamento con gli Usa: Bush a Roma

Coordinamento con gli Usa: Bush a Roma La proposta psi verrebbe discussa oggi con il vicepresidente americano Coordinamento con gli Usa: Bush a Roma ROMA — Arriva In Europa 11 vicepresidente George Bush, che nella sua prima tappa a Roma oggi pomeriggio s'incontra prima con Goria a Palazzo Chigi e poi ai Quirinale con Cossi ga. Fra là Casa Bianca e il nuovo governo «orla si stabilisce cosi, quel contatto diretto che finóra era mancato, dopo l'annullamento delle visite a Roma prima del consigliere per la sicurezza Usa Frank Carlucd e poi del segretario alla Difesa Welnberger. E il riavvicinamento, agevolato certo anche dall'invio della task force italiana nel Golfo, sarà suggellato da una visita del presidente del Consiglio a Reagan programmata attorno al 20 ottobre. A Palazzo Chigi sono previste un palo d'ore di colloqui incentrati su due temi principali: le relazioni EstOvest dopo 11 pre-accordo sul disarmo Usa-Urss e la situazione nel Golfo. A questi argomenti si aggiungeranno poi il Centro-America e la lotta antiterrorismo; da parte Italiana non è escluso che venga espressa a Bush preoccupazione per il crescente protezionismo. La tappa italiana del vicepresidente (che sarà poi per tre giorni a Varsavia prima di toccare Bonn, Parigi, Londra e Bruxelles) cade all'indomani della fiammata sul Golfo che ha addensato ombre di crisi sul governo Goria. Al presidente del Consiglio, secondo fonti americane, Bush esprimerà «l'apprezzamento americano per la presenza italiana nel Golfo» che era stata ripetutamente sollecitata dalla Casa Bianca. Ma un portavoce statunitense si è trincerato dietro un «no comment» alla domanda se nel. colloquio potrà essere evocato da parte americana un eventuale raccordo operativo fra le marine Usa-Italia nel Golfo anche dopo la proposta avanzata dal psi perché la cooperazione tecnica di cui la nostra squadra navale si avvarrà con francesi e inglesi venga estesa anche alla flotta Usa e alla sua forza aerea. Di sicuro il nostro governo intende invece conoscere la valutazione americana sulla proposta avanzata in sede Onu dal ministro degli Esteri Shevardnadze circa la costituzione di una forza di intervento delle Nazioni Unite nelle acque del Golfo, che risponderebbe appieno alle sollecitazioni che fin dall'inizio l'Italia aveva avanzato. Un secondo argomento del colloquio, molto importante per 11 governo italiano, è quello dell'accordo sulla «doppia opzione zero» tra Washington e Mosca. Goria ha appena ricevuto a Palazzo Chigi l'ambasciatore sovietico Lunkov che gli ha chiarito nel dettagli la posizione di Mosca, il silo desiderio di allungare 1 tempi del trattato Abm (per allontanare il progetto Sdì), la sua asserita disponibilità a trattare anche sulle armi chimiche. Sulla spedizione navale italiana nel Golfo ci sarà un nuovo dibattito in Parlamento. Giovedì 8 ottobre e venerdì 9 la Camera dovrà discutere e votare le mozioni presentate da pel, verdi, demoproletari e indipendenti di sinistra che chiedono al governo di far tornare Indietro la flotta. Ma nel frattempo le otto navi militari saranno già arrivate nel Golfo. Il ministro della Difesa Zenone diceva ieri che l'arrivo è previsto tra una settimana. Per l'Immediato 11 governo tenta disperatamente di ridarsi una immagine unitaria, soprattutto per i.on sconcertare oltre 11 lecito 1 1200 uomini in viaggio. Con una insolita unanimità, i ministri di tutti 1 par-; titl sono usciti dalla loro riunione di ieri a Palazzo Chigi assicurando che tutto va bene e che la situazione di pre-crisi, scattata con le dichiarazione di De Mita, è stata superata. «£' tutto chiaro dopo la nota diffusa da Palazzo Chigi. Perciò nessuna polemica e nessuna pregiudiziale» garantiva il ministro - democristiano Marinino. Era stato il ministro della Difesa Zanone a Invitare i colìeghl a non innescare altre polemiche. E anche lui diceva fiducioso: «Tutte le discussioni e le incertezze che si potevano avere sono totalmente dissolte e risolte. I nostri marinai sanno di avere dietro di sé un Paese solidale. Questo mi pare importante., p, pat