Quei tesori da due miliardi

Quei tesori da due miliardi Concluse con successo le quattro tornate di asta di Christie's Quei tesori da due miliardi E' l'incasso realizzato dalla vendita di arredi e quadri antichi provenienti in maggioranza da un palazzo patrizio genovese - Nel castello di La Loggia accorsi privati e antiquari da tutta Italia e anche dall'estero • Alcuni lotti hanno raddoppiato la stima - Un centrotavoia a 184 milioni e una coppia di vasi cinesi a 4 milioni e mezzo (stima 300 mila) hr casa d'aste intemazionale Christie's (sede centrale a Londra) è approdata per la seconda volta in due anni a Torino: le quattro tornate di vendita all'incanto di arredi e dipinti antichi si sono concluse l'altra sera nel castello Galli della Loggia con un Incasso di oltre due miliardi. Bolo il 25% di invenduto, alcuni raddoppi dei prezzi di stima e la sorpresa di qualche acquisto a quotazioni dieci volte superiori alle valutazioni degli esperti, Il conte Sandro Perrcne di San Martino, responsabile della Christie's per 11 Piemonte, non esita: «Dopo fa prima vendita a San Sebastiano Po, questa ha fatto della nostra città una nuova importante piazza per il mercato dell'antiquariato: E non è una considerazione da poco. Quasi 1*80 per cento dei pezzi messi all'incanto proveniva da un unico palazzo d'una famiglia patrizia genovese che, nel suo desiderio d'anonimato, ha preferito una sede «esterna» seppur nel triangolo GenovaTorino-Milano. Sottolinea un responsabile della mostra d'antiquariato di Saluzzo: .Non abbiamo più la possibilità di entrare nelle case per scegliere un mobile o un quadro, perciò dobbiamo ricorrere alle aste. Qui sono arrivati da ogni parte d'Italia: Cosi il castello Galli della Loggia, abitato fino a circa sette anni fa dalla contessa Laura della Loggia, ceduto alla sua morte al barone d'Auvare, ha vissuto di nuovo un suo momento di gloria: ogni stanza arredata con mobili, specchiere, dipinti, vasi, argenti, vasellame, consoni alla sua storia, la «loggia» riattata e recuperata ad esposizione, il parco tra alberi secolari (e ciuffi di ortiche sfuggiti all'affrettato taglio) invaso da un tendone giallo, forse troppo improvvisato, che ha ospitato 400 posti a sedere e la cattedra del banditore,' con televisori a circuito chiuso. Ognuna delle quattro tornate, due pomeridiane, due alla sera, ha avuto folla oltre ogni più ottimistica previsione, con persone in piedi nella notte a rilanciare (11 volto protetto dall'oscurità). Non mancano avvocati di censo e industriali grintosi, signore blasonate e giovani spavaldi; riconoscibili, tra 1 molti, la nipote del principe di Slrignano, Marco Carnerana, l'ambasciatore Sogno con la moglie, gli architetti Peyrone e Relneri di Lagnasco, mentre 11 conte di Bambù y e la contessa-attrice Laura Aduni hanno partecipato (interessati) al cocktail di presentazione e, forse, sono rappresentati in incognito In sala. Da tutta Italia sono arrivati collezionisti e antiquari (Roma, Firenze, Napoli, Modena, Udine, Milano, Genova) e anche dall'estero (Francia, Spagna, Stati Uniti e Messico) attirati da un evento che, per chi se ne Intende, può definirsi quasi eccezionale ai tempi nostri: «Oggetti non trafficati — spiega il banditore Hugo Morley Fretcher (inglese come si conviene per ogni asta di Christie's nel mondo) — mai passati per gallerie o altre vendite all'incanto, il nucleo originario di un'intera casa: e questo rende l'asta "molto saporita"». Dal Messico è giunto appositamente Rodrigo Rivero Lake, collezionista appassionato della pittura messicana che — dice — «deve tornare nella mia Patria.. Tra 11 disinteresse del presenti (.Non sanno la storia fantastica di ouesri quadri») ha ottenuto tre dipinti definiti di artista spagnolo del '600: «Afa sono nostri, messicani, ne hanno il segno ed ho scoperto anche la firma "Felipe Oonzales fecit"». E quando è sicuro di averli suoi, ride felice come un bimbo: «£' un miracolo». La battaglia dei rilanci per accaparrarsi alcuni del circa 800 lotti è aspra, con schermaglie tra privati e commercianti in sala e l'allacciamento telefonico che protegge l'anonimato dei cliente, sia italiano sia straniero, organizzato per la prima volta in questo modo per un'asta torinese. n centrotavoia romano, tratto da un disegno del Circo Massimo, inizi XIX secolo, una profusione di marmi e dorature, obelischi in porfido e aurighi in bronzo, spunta 184 milioni (compresi 1 diritti d'asta del 15%). Un tiumeau veneto lastronato in noce, alzata a due ante con specchi al mercurio (sec. XVffl) va a un privato genovése per circa 66 milioni. Ancora un compratore ligure per il bureau plat genovese Luigi XV (quasi 44 milioni), mentre andrà a Roma un set epoca Carlo X, divano, 7 poltrone e due sedie venduto a 34 milioni e mezzo (stima 12-18 milioni). Tra respiri trattenuti, stridule grida di ammirazione e la sorpresa generale (comprèsa quella degli esperti di Christie's) una coppia di vasi cinesi in legno laccato balza dalla base di partenza di 200 mila lire al 4 milióni e mezzo d'acquisto. Gli esperti di Christie's hanno preso un abbaglio? «Sono pezzi rarissimi per l'Europa e si credeva che non incontrassero il gusto del mercato». Ma il loro valore eccezionale non è sfuggito a un antiquario toscano che se li è accaparrati •a prezzo conveniente: Simonetta Conti n centrotavoia romano, tratto da un disegno del Circo Massimo, è stato pagato 184 milioni

Persone citate: Carlo X, Galli Della Loggia, Hugo Morley Fretcher, Laura Aduni, Luigi Xv, Peyrone, Rodrigo Rivero Lake, Simonetta Conti