Per i crampi del pianista

Per i crampi delpianista FA PROGRESSI LA MEDICINA DEI SOLISTI Per i crampi delpianista ROMA — n caso più celebre riguarda Robert Schumann: per aumentare l'estensione delle dita sulla tastiera, le sforzò fino a rovinarle, stroncando una brillantissima carriera di pianista Le dica e l'udito, luoghi sacri e delicatissimi per ogni musicista. Come la mente, dove si concentrano l'ansia e 10 stress, tanto più sensibili quanto più intensa è l'attività concertistica che oggi le esigenze del mercato rendono vorticosa per tutti, o quasi, i migliori. La frequenza dei malanni a cui vanno incontro 1 solisti più affermati ha fatto nascere una nuova specializzazione medica: la performlng medicine. Ha 1 suol luminari e tra i più richiesti é Fred Hochberg, neurologo all'ospedale di Boston. Più di mille casi curati dal 1080 a oggi. Spesso i pazienti gli sono segnalati da Gary Oraffman, pianista di un certo successo prima che 11 logorio gli mettesse fuori uso il terzo dito della mano destra, quella che un certo repertorio «pesante», Rachmaninov ad esempio, sottopone a sforzi ripetuti. Hochberg e Oraffman, che oggi è docente al Curtis Institut of Music, sono stati gli ospiti Invitati a discutere di performlng medicine per Dlalogue, una trasmissione della rete televisiva americana Worldnet: lo studio di Washington era collegato via satellite con la sede romana dell'Uste, dove un neurologo e un ortopedico hanno raccontato dei primi pas¬ si di questa disciplina in Italia Insieme con loro Edith Nicoletti, segretario generale della International Society for Tension in Performlng, la cui sede centrale è a Londra. Secondo l'esperienza del professor Hochberg, soltanto il 25 per cento dei disturbi si può ricondurre ai •crampi», cioè a una causa organica provocata da un uso. innaturale ed esasperato delle dita e delle braccia. Non si nega che il musicista provi dolore fisico, ma spesso la patologia ha a che fare con i condizionamenti indotti dal sistema nervoso: l'ansia di fallire per chi inizia il Umore che un qualsiasi incidente possa bloccare la carriera per chi è già affermato. Tuttavia più forte del dolore appare l'ambizione: non si vuole ammettere di soffrire e si nasconde, anzitutto a se stessi, il disturbo. Convinti che al minimo segnale di cedimento subito i «rivali», sempre in agguato, siano pronti a sostituire 11 «malato». Aspetto, questo, particolarmente avvertito dai professori d'orchestra. Si continua cosi a sforzare un meccanismo bisognoso invece di maggiori riguardi. I musicisti più attenti hanno imparato a non trascurare questo aspetto del mestiere e si affidano a un pranoterapeuta, che in molti casi rimedia a malanni ritenuti definitivi. Ma per la completa guarigione, e quindi anche per il controllo dell'ansia, è Importante anche risalire ai motivi che hanno indotto a scegliere la musica come professione e, tra i tanti possibili, uno strumento in particolare. Alcuni ricercatori americani sostengono che dietro molti pianisti ci sono, o al meno ci sono state, madri tanto premurose quanto ambiziose. Al contrario, è l'orgoglio dei padri che spln ge a studiare il violino. E se il bambino viene iniziato alla musica da persone di non chiarissime preferenze sessuali? Probabilmente sarà affascinato dall'organo. Cosi almeno assicurano le statistiche. s. c.

Persone citate: Edith Nicoletti, Fred Hochberg, Gary Oraffman, Rachmaninov, Robert Schumann

Luoghi citati: Italia, Londra, Roma, Washington