Israele rinnoverà il visto alla missione sovietica di Giorgio Romano

Ismle rinnoverà il riste alla mimime Più vicine le relazioni diplomatiche permanenti Ismle rinnoverà il riste alla mimime Oggi Peres all'Onu chiede a Shevardnadze Ubera emigrazione per gli ebrei NOSTRO SERVIZIO TEL AVTV — n ministro degli Esteri Shimon Peres incontra oggi a New York 11 suo collega russo Eduard Shevardnadze, primo di una lunga serie di colloqui con i capi della diplomazia mondiale che comprende ovviamente George Shultz, ma anche 1 rappresentanti dei Paesi d'oltre cortina, come l'Ungheria e la Polonia. L'incontro col ministro desìi Esteri sovietico ha in questo momento particolare importanza, come ha detto lo stesso Peres alla vigilia della sua partenza. Forse la novità più radicale sta nel ristabilimento di una forma di relazioni permanenti tra i due Paesi, a cui aveva già accennato nei giorni scorsi Yevgeny Natipov, capo della missione consolare sovietica che da luglio scorso si trova a Tel Aviv, il quale — reduce da un viaggio di qualche settimana a Mosca — ha annunciato la richiesta di un prolungamento del visto di soggiorno per altri tre mesi e la probabilità che l'Incarico diventi permanente. Natipov ha aggiunto che i compiti iniziali (esame delle proprietà sovietiche in Israele e rinnovo dei passaporti ai cittadini russi, religiosi e laici) sono stati espletati e che ora deve aver inizio un rapporto politico vero e proprio. 11 fatto che queste cose siano state dette da Natipov al segretario generale del ministero degli Esteri di Gerusalemme, e confermate poi dal capo del dicastero, sottolinea l'importanza della novità, considerata da un portavoce del ministero degli Esteri -l'ultima occasione per far progredire la eausa della pace nel Medio Oriente per il prossimo futuro». Alla luce dei recenti incontri Shultz-Shevardnadze, sembra chiaro che il Cremlino sta spostandosi considerevolmente dalle sue posizioni di intransigenza e sarebbe propenso ad accettare la richiesta di Gerusalemme di concedere la partenza verso Israele di un imprecisato numero di ebrei. E' stoto annunciato che gli uffici di emigrazione dell'Urss hanno attualmente ri¬ cuic chieste di diecimila visti di uscita da parte di ebrei che intendono lasciare il Paese e che Mosca è disposta a ristabilire la situazione esistente negli Anni Settanta, quando non c'erano relazioni di sorta con Israele, ma quando decine di migliaia di ebrei erano stati autorizzati a lasciare 11 Paese. Tra le richieste che in proposito intende presentare Peres c'è quella che gli emigranti ebrei possano lasciare direttamente l'Unione Sovietica, via Bucarest anziché via Vienna dove molti venivano dirottati altrove. La ripresa di un «dialogo articolato» con l'Urss è tra le speranze che Peres ha sottolineato prima di lasciare Gerusalemme, senza insistere sulla reciprocità per una commissione consolare israeliana a Mosca. L'annuncio di relazioni permanenti tra Mosca e Gerusa lemme, anche a basso livello, favorirebbe notevolmente gli sforzi di Peres per la riunione di una conferenza internazionale. Giorgio Romano

Persone citate: Eduard Shevardnadze, George Shultz, Peres, Shevardnadze Ubera, Shimon Peres, Shultz-shevardnadze