«Senza logica la vertenza Rai » di Simonetta Robiony

Senza logica Ea vertenza Rai » Un intervento del direttore generale Agnes inasprisce le polemiche Senza logica Ea vertenza Rai » I sindacati: «Vogliamo la corretta applicazione del nuovo contratto» - Oggi programmi regolari Un'assemblea deciderà come proseguire l'agitazione - Anche i giornalisti potrebbero scioperare ROMA — Niente scioperi oggi alla Rai: 1 programmi, nonostante perduri lo stato di agitazione e il blocco degli straordinari, dovrebbero an^ 4 dare.in.onda regolarmente^ dopo*- 'una - -gtomttta1- còmequella di ieri. In cui è stata penalizzata soprattutto l'informazione. I sindacati, tanto i tre confederali quanto l'autonomo, hanno passato il pomeriggio chiusi in una stanzetta per decidere se proclamare immediatamente un nuovo pacchetto di scioperi o se sondare prima gli umori dei propri iscritti. Forti della lezione appresa questa primavera, quando durante la battaglia per il rinnovo del contratto di lavoro furono contestati dalla base, hanno deciso di indire per oggi un'assemblea nel centro di produzione di via Teulada di Roma: sarà quindi l'assemblea a decidere come e quando proseguire l'agitazione. Sempre oggi, in mattinata, si riuniscono a Roma per discutere le medesime questioni 1 comitati di redazione della Rai: se in primavera i giornalisti furono estranei alla mobilitazione, questa volta potrebbe stabilirsi un'intesa tra loro e gU altri dipendenti dell'azienda. All'ordine del giorno dall'assemblea sono Intóttiil p*o-} blema della progMrntnazipne,"quello della ristrutturazione delle sedi, quello per la formazione regionale. Proprio su questi temi il sindacato dei giornalisti ha fatto sapere di .voler decidere su eventuali iniziative a sostegno della vertenza sull'informazione anche nell'ipotesi di individuare obiettivi unitari tra i lavoratori della Rai*. Intanto ieri, sia pure a distanza, è continuato lo scambio di battute polemiche tra i massimi dirigenti aziendali e 1 rappresentanti sindacali, che ovviamente guardano allo sciopero di ieri e dell'altro ieri da posizioni contrapposte. Il direttore generale della Rai Biagio Agnes, a Vicenza per 11 Premio Italia, rispondendo a una domanda sullo stato di conflittualità esploso in azienda ha definito 'assurda e ingiustificata* questa agitazione sindacale che contrassegna la ripresa dell'attività televisiva, dopo la pausa estiva: «Non chiedetemi } a i n a i come potrà esser risolta la questione — ha detto — perché è un problema che dovrà, affTon Me sullaT^ibròrflS' convegno, Agnes era stato ancora più ricco di aggettivi qualificando questa offensiva sindacale come .improvvtsa, contorta e illogica*. \ Naturalmente immediata è arrivata la risposta dei sindacati, che dopo aver rimbeccato Agnes hanno tenuto a sottolineare come secondo loro questo sciopero fosse una decisione inevitabile vista l'impossibilità a trattare con l'azienda. «Noi — dicono 1 sindacati — vogliamo portare in primo piano la questione dell'efficienza aziendale e quella della corretta applicazione del nuovo contratto. Chiediamo pari trattamento e dignità a chi opera nelle medesime condizioni, e respingiamo la pratica degli appalti, dei contratti a termine, delle mance*. U segretario dello.Snater Lovato, il sindacato autonomo vero vincitore del confronto con l'azienda nel giugno scorso, parla soprattut¬ to di cattiva ripartizione delle risorse: 'Perché l'azienda continua ad appaltare all'estèrnojfavori che con une dir tfea fàMbuzionefaei .ce»piti e pòche nuove assunzioni potrebbe far svolgere *àl suo interno? Questo significa sperperare denaro per insipienza o per cattiva volontà». Curioso, ma anche il direttore generale Agnes, a Vicenza, ha parlato ieri delle risorse aziendali, spiegando che il tetto sulla pubblicità non può che penalizzare la Rai e che l'azienda ha bisogno di maggiori introiti per garantire U livello della sua qualità. «La natura del canone — ha precisato Agnes — non è certo quella di una provvidenza assistenzialistlcà, ma si tratta di un contributo a fronte di una vasta gamma di servizi di. natura : pubblica; Come si può, si è chiesto il direttore generale, imporre alla Rai una serie di vincoli di carattere economico che la concorrenza dei network privati invece ignora e nello stesso tempo pretèndere che l'azienda resti sul mercato? Nonostante questa pre¬ messa però Agnes ha espresso massima disponibilità verso le televisioni private: ■Anche in un quadro complessivo dì concorrenza cosi essere un'intesa che possa servire a promuovere campagne di grande rilievo sociale*. Gli esempi fatti sono quelli classici: la lotta al cancro, la battaglia contro la droga, la prevenzione dell'Aids, la tutela degli handicappati. Naturalmente Agnes, partecipando a un convegno sulla radiofonia, nonostante l'urgenza delle grosse questioni poste sul tappeto in questo autunno in attesa della legge che regoli finalmente l'universo dell'emittenza pubblica e privata, ha dedicato la maggior parte del suo intervento alla radio. Il suo rinnovamento anche grazie ad un maggior utilizzo delle risorse pubblicitarie, la sua tutela tecnica grazie a una spartizione delle frequenze nell'etere, 11 suo sviluppo futuro grazie all'uso del satellite. Tutto per restituire alla radio la funzione di media degli Anni Novanta. Simonetta Robiony

Persone citate: Biagio Agnes, Lovato

Luoghi citati: Italia, Roma, Vicenza