Armigeri e damigelle lungo le strade del centro di Asti

Armigeri e damigelle lungo le strade del centro di Àsti Armigeri e damigelle lungo le strade del centro di Àsti ESILI damigelle e Imponenti cavalieri, austeri prelati e nobili dame: in poco più di due ore, dalle 14 alle 16,30. da piazza Cattedrale a Campo del Palio, sfila un «pezzo» del passato della città, n corteo in co- : stuoie che si svolge prima della gara, rappresenta il pretesto, la giustificazione storica del Palio. Rigorosamente «chiuso» nei suoi riferimenti temporali (tra il Xin e il XVI secolo), il corteo impegna gli storici di ogni rione alla ricerca di fatti ed episodi della propria storia. Per regolamento ogni rione o comune può impegnare da un minimo di 30 ad un massimo di 40 figuranti: domenica per le vie cittadine sfileranno circa ottocento p^one tra personaggi storici, cavalieri, sbandieratori e tamburini, uno spettacolo unico per suggestioni, colori ed imponenza. Il corteo partirà alle 14 da piazza Cattedrale: in apertura, gli sbandieratoti dell'Asta, poi i 18 rioni e comuni che si contenderanno sul campo la vittoria. Quindi 11 gruppo del Capitano del Palio, con i magistrati, infine il carroccio, simbolo dell'indipendenza comunale con lo stendardo del Palio e gli altri premi (borsa, speroni, gallo e coccarda, acciuga con insalata). Dopo aver percorso via Alfieri, sino in piazza Alfieri, il corteo arriverà (nel programma è previsto alle 15,15) al Campo del Palio. Ecco itemi delle sfilate per ogni rione e comune. Comune di Nizza (colori giallo rGbso): i ni cesi, non senza un filo d'ironia, rievocheranno la loro vittoria... al Palio dello scorso anno. Verrà riproposto il «carro del vincitore» su cui nel Medioevo venivano fatti salire capitani e valorosi guerrieri, contornati da ancelle. Sul carro nicese siederà una «signora» (raffigurante Nizza) con in mano il drappo del Palio vinto lo scorso anno. Seguiranno popolani in festa, con cori e danze, un drappello di armigeri e i magistrati della città. Rione Tanaro-TrincereTorrazzo (bianco azzurro): verrà riproposto un quadretto di vita borghigiana: il rione, che si estende sulle due rive dPl Tanaro, era popolato da pescatori (chiamati «navettari» dal nome delle loro imbarcazioni, 1 •navett») ortolani, lavandaie,, carrettieri che trasportavano in città, per i cantieri, ghiaia e sabbia raccolta nel fiume. Sarà una ricostruzione vivace e colorata. Comune di Candii (bianco azzurro): molte sono state le vicende storiche che hanno unito la città dello spumante con Asti. Tra questi, vi è anche la conces- sione di Canelli, da parte di Asti, agli Asinarl. Fu questo un episodio importante per Canelli che conobbe, grazie ai nuovi impulsi che gli Asinarl seppero ddfs, un periodo di sviluppo.* Nel corteo verranno ricordati gli sta¬ tuti di Canelli, documento che fornisce molte notizie sulla vita di quell'epoca. Rione Torretta (bianco rosso blu): il 10 novembre del 1310 ad Asti giunse l'imperatore Enrico Vn di Lussemburgo. Al suo ^seguito arrivarono gli esuli di fede ghibellina: -il corteo della Torretta rievocherà l'episodio del giuramento di fedeltà aiì'imperatore da parte degli astesi e la distribuzione del trattato di alleanza stipulato dai Solare con Roberto d'Angiò. Rione Don Bosco (giallo blu): protagonista della sfilata sarà ancora l'imperatore Enrico VII: durante la sua permanenza, in città, Enrico VII promulgò un'amnistia e il 24 novembre investi Amedeo V del titolo di Conte di Savoia. Alla cerimonia, solenne, era presente anche l'Arcivescovo di Milano, con un lungo corteo di cavalieri e dame. Comune di San Damiano (rosso blu): un diatriba di tipo giudiziario sarà il tema di questa sfilata. Era il 1280 e Selvaggia Cayz, vedova di Emanuele di Oorzano arrivò in Asti, decisa a risolvere la vertenza che la contrapponeva al Comune che le aveva confiscato castello e territori appartenuti al defunto marito. Nella sua permanenza astigiana, Selvaggia Cayz fu ospitata da parenti della nonna, Agnese Guttuari. , Rione Cultcorale (bianco azzurro): il pregevole monumento che dà il nome a questo rione, fu iniziato dal vescovo Arnaldo di Rosette, insediatosi in Asti nel 132T. Proprio la cerimonia di insediamento sarà il tema del corteo. Arnaldo di Rosette rimase nella sede Vescovile astigiana sino al 1348, occupandosi anche della riorganizza"»^elle finanze e del potenziamento del castelli astesi. Nel corteo gli faranno da contorno le famiglie nobili: Malabaila, Palletta, Alfieri. Comune di Montechiaro d'Asti (bianco azzurro): patrono del paese è San Bernardo di Mentone che fu invocato dai montechiaresi, durante un assedio: le preghiere furono accolte e 1 montechiaresi, dopo una strenua difesa riuscirono ad avere la meglio sul nemico. A ricordare l'episodio, oggi, sul luogo della battaglia, sorge una chiesa, meta tuttora di pellegrinaggi. Rione di San Secondo (bianco rosso): l'episodio proposto dal corteo del borgo del Santo, è la congiura, ordita nel 1358 da alcuni astesi ai danni di Giovanni il Paleologo, marchese del Monferrato e Signore di Asti. La congiura non ebbe però successo: Lancia Mombello, Pierucclo Aribaldo, che ne erano a capo (avrebbero voluto vendere la città di Valenza a Gian Galeazzo Visconti per la somma di 6 mila domi d'oro) furono scoperti, catturati e deportati in Asti, dove furono giustiziati: la condanna, decapitazione, fu eseguita pubblicamente in piazza San Secondo. il gonfaloniere con armatura del rione di Santa Maria Nuova