Ceat, nessuna speranza per i 450 operai sospesi

Ceat, nessuna speranza per i 450 operai sospesi Ceat, nessuna speranza per i 450 operai sospesi SETTIMO — Quasi certamente sarà la Pirelli ad acquistare lo stabilimento della Ceat pneumatici che sorge lungo l'autostrada per'Milano fra 1 caselli di Settimo e Brandizzo. L'azienda torinese lo ha messo in vendita ad un prezzo non inferiore ai 17 miliardi. •Sarà un'asta "pilotata" — ammette il segretario provinciale della Pilcea-Cgil Furiare. — nel senso che l'impianto non potrà andare che alla Pirelli: la società milanese lo ha già in affitto da tre anni. Non vedo a chi altri possa interessare, non certo alla Michelin, alle prese con altri problemi. Nessun timore quindi per i 500 operai che ora lavorano per la Pirelli*. Ma dal cambio di proprietà nessuna speranza purtroppo di essere riammessi in fabbrica per i cassintegrati che sono sospesi da sette anni.. Nell'84 la Ceat pneumatici, in piena crisi e già in amministrazione controllata, aveva ceduto la fabbrica alla concorrente milanese che ha assunto 500 operai e tecnici che allora erano al lavoro. In tre anni però l'occupazione non è aumentata perché la Pirelli non ha assorbito operai da quei 1000 che erano in cassa integrazione dall'81, anno in cui ebbe inizio la lunga crisi del gruppo milanese di proprietà della famiglia Bruni-Tedeschi. Ora sono rimasti, dopo prepensionamenti e utilizzi di altri strumenti per diminuire il personale in eccedenza, in 450 senza alcuna possibilità di rientrare al lavoro perché la Ceat pneumatici nell'area piemontese non ha più impianti di produzione.