Confedilizia: pagherà chi è già tartassato
Confedilizia: pagherà ehi è già tartassato Confedilizia: pagherà ehi è già tartassato ROMA — Non sarebbe, a rigore, una patrimoniale. Colpirebbe tutti gli immobili e non in particolare la prima abitazióne. Accrescerebbe il gettito di forse tremila miliardi Ma già prima di acquistare forma più definita nel colloqui del ministri, la nuova imposta sulla casa minaccia di alzare un polverone e di confondere tutte le carte della manovra economica che il governo sta preparando. Si .levano le proteste. -Non si può infierire ancora sulla casa», proclamano proprietari Immobiliari e costruttori edili Alcuni uomini di governo si schermiscono. Altri dicono che si finirà, per non farne nulla. Però i particolari circolano, le conferme anche. E senz'altro si è presa in esame l'ipotesi di farne l'elemento più rilevante della prossima legge finanziaria, la risorsa principale a cui ricorrere per ridurre lo sbilancio nei conti dello Stato. Sicuri sono quattro punti: 1) il nuovo tributo ne sostituirebbe due vecchi, nor e Invim (non l'Irpef, però); 2) colpirebbe tutti gli immobili, anche quelli ora esenti da nor; 3) lo riscuoterebbero i Comuni, a compensare una riduzione dei fondi, erogatigli dallo Stato; 4) l'aliquota avrebbe un minimo e un massimo.tra i quali 1 Comuni sarebbero; ampiamente liberi di scegliere (forse dallo 0,2 allo 0,6 per cento, o si preferisce dal 2 al 6 per mille, del valori). Ma molte altre cose sono ancora in sospeso. Soprattutto la più importante: chi sopporterà il maggior peso di questa imposta. Perché se si riuscisse davvero ad ag¬ giornare e razionalizzare gli strumenti per tassare la casa, basterebbe un parziale recupero dell'enorme evasione a garantire quel congruo gettito in più (almeno tremila miliardi) che il governo si attende. Altrimenti, se come base della tassazione si finirà per ripiegare sul solito catasto, si sa che 11 catasto é gravemente incompleto, in stato' caotico e fondato su valori inattuali Cosicché, il. peso ricadrà su chi già paga. L'ipotesi di razionalizzazione, che è circolata in una prima fase, era quella di tassare il valore di mercato e non più quello catastale: ipotesi in teoria ottima, ma non facile da percorrere. Uno studio citato nel «libro bianco» dell'ex ministro delle Finanze Guarino stima che il fisco incassi sulla casa, tra esenzioni legali ed evasione pura, meno di un terzo di ciò che dovrebbe. Il patrimonio Immobiliare ammonta, secondo una ragionevole stima, a un milione e mezzo di miliardi. Le esenzioni principale quella venticinquennale dall'Ilo r, nel progetto di nuova imposta sparirebbero. Quanto a scoprire gli evasori l'idea è che i Comuni sospinti dalla necessità stringente di sostituire le entrate perdute, potrebbero meglio del fisco trovare sul proprio territorio gli immobili che 11 Catasto non registra. La nuova imposta ingloberebbe anche la mai nata Tasco: l'imposta comunale prevista dal governo Craxi che il Parlamento insabbiò (avrebbe anch'essa colpito i fabbricati ma a superficie; e sarebbe stata a carico degli occupanti degli alloggi non del proprietari). Ma la Tasco . sono stati molti degli stessi Comuni a non volerla. La nuova imposta, se 11 governo deciderà di proporla, potrebbe incontrare resistenze ancora maggiori. Nella maggioranza, i liberali sono pronti a discuterne purché grosso modo si assicuri la parità di gettito; se fosse troppo incisiva sarebbero contrari Tra le opposizióni i comunisti promettono opposizione dura, i missini addirittura ostruzionismo. Severo e sferzante è il commento del costruttori: . •Ce l'aspettavamo, perché quando si tratta di trovar soldi per coprire il deficit pubblico la fantasia è molto limitata — dichiara il direttore generale dell'Ance, Carlo Ferroni —, ma un provvedimento del genere si colloca ì male nel contesto economico che le autorità monetarie hanno delineato». Propone di tassare invece le «rendite finanziarie» la Confederazione della proprietà edilizia che è furente: 'Saranno sempre gli stessi, già tartassati, a pagare, m/mire gli evasori continueranno tranquillamente ■ ad evadere». L'Unione piccoli proprietari minaccia la •disobbediensa eivile». a, 1.
Persone citate: Carlo Ferroni, Craxi, Tasco
Luoghi citati: Roma
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