Al processo delle Vallette: passava informazioni coperte da segreto istruttorio

X'<iwy0#0#0 era Al processo delle Vallette: passava informazioni coperte da segreto istruttorio X'<iwy0#0#0 era Portò ad una riunione dello stato maggiore del clan dei catanesi i verbali dell'interrogatorio di due pentiti - Si difende: «Uno l'ho trovato nella buca delle lettere, l'altro l'ho avuto dalla Procura» Ri prende alle Vallette, dopo la pausa estiva, il maxi processo contro il clan dei catanesi e l'atmosfera in aula si fa subito pesante riportando questo giudizio (242 imputati, per 61 omicidi) nel clima incandescente in cui s'è dipanato sin dalla partenza a fine marzo: il ferimento del cognato del pentito Muzio, ad aprile, l'assassinio del boss Francesco Mazzeo, a maggio, e di Santo Miano (a luglio), fratello dei più noti Ciccio e Roberto, sono solo 1 fatti più gravi che hanno accompagnato questo travagliato procedimento. Ieri, nel bunker semideserto (solo 50 imputati presenti) e torrido, sono tornati di scena i grandi pentiti, Antonino Sala, Salvatore Parisi e Salvatore Costanza. Quelli che hanno messo nei guai l'imputato eccellente di turno, l'aw. Francesco Guardoni, 63 anni, finito in questo giudizio con accuse pesanti: associazione per delinquere di stampo mafioso, favoreg¬ giamento e detenzione d'arma. Gilardoni avrebbe fatto conoscere all'organizzazione 1 verbali di due pentiti (Antonio Federico e Vincenzo Tornatore, non difesi da lui) ancora coperti dal segreto istruttorio. «Era l'avvocato della banda — si legge nell'ordinanza di rinvio a giudizio — uno che veniva mandato in avanscoperta dall'organizzazione per conoscere le mosse della magistratura.. E, appena scoperto qualcosa, fedele alla consegna, avvertiva gU «amici». .Un tamburino della banda, lo definisce il giudice istruttore. Racconta U pentito Saia (difeso dall'aw. Paola): -Mi riferì che mi stava arrivando un mandato di cattura per il sequestro dell'industriale Alessio e così avvenne.. L'altro pentito Salvatore Parisi (avv. Bracco): .In un bar di Stupinigi ci portò i verbali del pentito Antonino Federico, uno coinvolto nel racket ai mercati generali.. Gllar- ì,'aw. Francesco Gilardoni sarà interrogato oggi in aula Tornatore li ho richiesti regolarmente all'ufficio istruzione. Niente di illecito.. E quelli di Antonino Federico sul «giro» ai mercati genera- li? «Li ho trovati nella buca delle lettere. Me li hanno sequestrati in ufficio, ma non li avevo neppure letti. Si sa bene come sono usciti quei fogli dalla Questura: è stata la moglie del pentito a consegnarli a un cognato che ne ha fatto stampare varie copie per distribuirle alle persone interessate.. Una storia aggrovigliata: a sentire U pentito Salvatore Costanza, sarebbe stato lui a mandare i verbali al legale. n processo propone anche un tema controverso: fin dove può spingersi U difensore nel «favorire» U suo cliente. Dice l'aw. Dal Fiume: «17 favoreggiamento si può realizzare in una imprevedibile varietà di modi. Certo ci sono dei limiti, ma non sono precisi. Il legale non può nascondere prove, aiutare la fuga, portare lettere fuori dal carcere. Ma c'è anche una zona franca in cui favoreggiamento e attività dell'avvocato si sovrappongono.. Nino Pietropinto -l (l<11■ 1111■ 111• in hiimmimiiiiì u doni, che sarà interrogato oggi (è difeso dagU avvocati Dal Fiume e Volante) aggressivo e duro, nega : «/ verbali del pentito Vincenzo