Ancora ombre sulla lira

Antoni ombre sulla lire Antoni ombre sulla lire DAL NOSTRO CORRISPONDÈNTE WASHINGTON —.Dopo le misure di austerità del nostro govèrno, la lira si è Ieri rafforzata sui mercati del cambi, mentre 11 dollaro si è stabilizzato In seguito a un fermo discorso del ministro del Tesoro americano Baker. Si è cosi allontanato il pericolo di una tempesta valutarla a pochi giorni dalla riunione dei Sette e dall'assemblea annuale del Fondo Monetarlo a Washington. La tempesta era stata causata dalle continue voci di una svalutazione della nostra moneta e dall'annuncio dell'enorme deficit delle partite correnti Usa nel secondo trimestre di quest'anno, 41 miliardi di dollari, un record, n marco tedesco è Ieri sceso da 721,95 a 721,73 lire, e il dollaro da 1311 a poco meno di 1308 lire, e la calma è tornata su quasi tutte le piazze. Al Eondo Monetarlo si sottolinea tuttavia che sia la lira sia 11 dollaro dovranno essere aiutati perché sfuggano ad attacchi speculativi. «Se i ministri Amato e Baker non delineeranno anioni di sostegno a loro favore» ha dichiarato un funzionarlo «la lira e il dollaro torneranno in crisi dopo i lavori del Fondo», n funzionarlo ha sottolineato che Baker ha già additato un rimedio, il cui onere peraltro non ricadrebbe sugli Stati Uniti, ma su uno dei suoi partners: 11 ministro del Tesoro americano ha ammonito infatti che chiederà alla Germania di incentivare la propria economia, la cui crescita rimane inferiore al previsto. Notevole attesa circonda pertanto gli interventi di Amato e Baker nel gruppo del Sette e al Pondo. Il ministro del Tesoro americano ha parlato della stabilità monetaria e del ruolo dei «07» In un discorso all'Istituto di Economia Internazionale di Washington. Egli ha anticipato forti pressioni collettive sulla Germa¬ nia. -Gli indicatori da noi concordati» ha affermato •confermano che . l'aumento del prodotto nazionale lordo tedesco non è adeguato... Al momento di accettare gli indicatori, al vertice di Venezia lo scorso giugno, Bonn si era impegnata a prendere misure se l'aumento fosse rimasto al di sotto del 2 per cent/o». Baker ha chiesto.che la Germania segua l'esemplo del Giappone, che ha ridotto le esportazioni e accresciuto le importazioni alimentando la domanda Interna, e assorbendo una maggiore quantità di prodotti Usa. Slnora Bonn ha respinto tutte le pressioni del partners, ma questa volta potrebbe riuscirle Impossibile. Come ha fatto notare la tesoreria,' eventuali concessioni del governo tedesco sarebbero anche a vantaggio dell'Italia. Il ministro Usa è deciso a insistere perché 11 suo deficit commerciale con l'Europa si è aggravato, soprattutto a causa della Germania. -L'alternativa, ha precisato «rischia di essere una legge protezionista del Congresso oppure un ulteriore deprezzamento del dollaro». Contro entrambe si è pronunciato il presidente Reagan in un'intervista a - U.S. News and World Report», dicendo che la prima provocherebbe una recessione mondiale e il secondo l'Inflazione: «non bisogna spezzare gli attuali equilibri» ha asserito Reagan. Una delle ragioni per cui il Presidente non vuole scosse è che 11 sistema bancario americano attraversa una fase dura. Per la prima volta in mezzo secolo, esse hanno riportato collettivamente un tremendo disavanzo di bilancio nel secondo trimestre di quest'anno, dovuto al fatto che hanno messo In conto perdite ben 21 miliardi di dollari per i prestiti fatti al Terzo Mondo indebitato. Si tratta di oltre 27 mila miliardi di lire, e .c.

Persone citate: Baker, Reagan