Eutrofizzazione acuta

Eutrofizzazione acuta Eutrofizzazione acuta Azoto e sostanze organiche moltiplicano le alghe CESENATICO — «Stato di eutrofizzazione acuta»: è questa la diagnosi dei «medici* che da diversi anni stanno al capezzale dell'Adriatico in- agonia. Una situazione difficile perché 1 «limiti» naturali delle acque (imprigionate sotto costa in un catino dove il ricambio avviene con tempi lunghissimi) vengono come esaltati dalla quantità impressionante di azoto e sostanze organiche che mezza Italia scarica a mare. Una situazione irreversibile, quindi? mNo, la situazione è grave. L'Adriatico è molto lento a recuperare, ma può ancora farcela — risponde Attilio Rinaldi, coordinatore della Daphne di Cesenatico —. Nei mesi di giugno e di luglio, ad esempio, non sono apparse nelle acque costiere della regione condizioni di eutrofizzazione particolarmente estese e persistenti. Mentre | da agosto in poi c'è stato un incremento dei fenomeni eutrofici coincidente gli aumenti di portata del fiume Po. in settembre, poi, con il netto aumento di portata delle acque dolci di origine padana, si è verificata la formazione di una grave fioritura alyale. Per Rinaldi, il maggior colpevole dell'agonia dell'Adriatico è il Po, insieme ai fiumi costieri Uri neml| co troppo potente da combattere? •Basta volerlo. Milano, ad esempio, è ancora sprovvista di un'adeguata rete di depuratori che potrebbe migliorare di molto la situazione. E, ancora troppo alto, è il tasso di fosforo contenuto nei detersivi che va portato, come dice la legge, all'1%. Questo consentirebbe di limitare di circa 6000 tonnellate annue la quantità di fosforo scaricato in mare. E sarebbe già un bel passo in avanti». ni. o.

Persone citate: Attilio Rinaldi, Rinaldi

Luoghi citati: Cesenatico, Italia, Milano