Treni, quasi paralisi

Sciopero fino alle 16, ma disagi anche in serata Sciopero fino alle 16, ma disagi anche in serata Treni, quasi paralisi Altissime le adesioni all'agitazione dei macchinisti «Cobas» - Annullato il 90 per cento circa dei convogli - Le Fs: <<Non cederemo» - Lunedì si fermano i dirigenti ROMA — n traffico ferroviario è quasi completamente bloccato dalle 16 di ieri alla stessa ora di oggi, ma i disagi per i viaggiatori si protrarranno fino a tarda sera. Non sarà facile, infatti, ripristinare il servizio interrotto per ventiquattro ore dallo sciopero dei macchinisti aderenti ai «Cobas», un movimento spontaneo sorto improvvisar i .nte qualche mese addietro in netto contrasto con .1 sindacati dei ferrovieri Cgil-Cisl-Uil e con l'organizzazione autonoma Fisafs. Quasi ovunque le adesioni . hanno superato il 90% della categoria ed oscilla tra l'85% e il 95% la percentuale dei treni soppressi nel diversi compartimenti. II piano di emergenza, predisposto dall'Ente delle ferrovìe, assicura nell'intero periodo 28 treni a lungo percorso e qualche centinaio, di convogli locali, destinati soprattutto al traffico dei pendolari. Tutti i treni merci sono stati cancellati, anche quelli con vagoni carichi di merci deperibili e bestiame. I disagi per i viaggiatori sono stati enormi; rilevante il danno per l'economia del Paese (più che per le ferrovie, che anzi realizzano un utile, dato il persistente squilibrio tra costi e ricavi). I «Cobas» confermano già una seconda astensione di ventiquattro ore indetta per il 2 ottobre, precisando che potrebbe essere revocata solo se saranno convocati per una trattativa, sul contratto. La risposta dell'Ente delle ferrovie è,'pero, assolutamente negativa e io scontro sf prolungherà con pesanti effetti sul traffico. «ATon abbiamo possibilità, né disponibilità, né intensione— precisa 11 direttore generale dell'Ente, Coletti — di convocare il coordinamento di base 'del macchinisti. L'Ente ha concluso un contratto che, a detta di molti, è tra i migliori del settore pubblico allargato e che ha impegnato tutte le risorse previste: non ci sono ulteriori margini». La categoria, secondo Coletti, può trovare riscontro alle richieste economiconormative non solo nell'immediato, ma anche nel 1988 e nel 1989, nell'ambito del contratto firmato con i sindacati confederali e con la Fisafs. •D'altronde — aggiunge il direttore generale — una apertura verso questa categoria provocherebbe una reazione a catena negli altri settori. La fermezza in questi casi, scusandoci anche per i danni che questa provoca verso l'utenza, è d'obbligo. Sia chiaro, comunque, che gli interlocutori dell'Ente sono CgiL Cisl, Vile Fisafs, con i quali ci è stato rimpro¬ verato, addirittura, di aver' raggiunto un accordo a loro troppo favorevole. Non abbiamo, quindi — conclude Coletti —, alcuna disponibilità aggiuntiva per esaudire le richieste del coordinamento dei comitati di base». 11 malcontento, però, è diffuso anche altrove. Il sinda- * cato dei dirigenti .ferroviari conferma per lunedi il pre annunciato sciopero, che potrà avere conseguenze sul traffico. La Fisafs non intende rinunciare alle agitazioni decise per il 25, il 27 e il 29 settembre, come «avvertimento» all'azienda ferroviària. Oli scioperi Fisafs riguarderanno soltanto il personale delle stazioni di Roma, ma basterà ciò per creare disagi su buona parte del traffico nazionale. Intanto, Cgil e Cisl sono pronte a proclamare und sciopero generale dell'intero settore del trasporti, ferrovieri inclusi, sollecitando la soluzione delle varie vertenze aperte nei diversi comparti. Tanto più che, per quanto riguarda le Ferrovie, un nuovo elemento di tensione è stato introdotto dall'annuncio del presidente dell'Ente, Ligato, che si pensa a prepensionare 9000 lavoratori. •£' solo una assurda provocazione', commenta il segretario generale della Filt-Cgil. Mancini. g. c. f.

Persone citate: Coletti, Ligato, Mancini, Treni

Luoghi citati: Ente, Roma