Il Pontefice ai vescovi Usa «Non accetto il dissenso» di Marco Tosatti

HPontefkem vescovi Usa «Non accettasi dissenso A Los Angeles nessuna apertura di fronte alle richieste HPontefkem vescovi Usa «Non accettasi dissenso I presuli avevano definito controproducente «uno stile autoritàrio» DAL NOSTRO INVIATO LOS ANGELES — Il viaggio americano di Papa Wojtyla è giunto al suo apice nella battaglia di Los' Angeles: lo scontro a porte chiuse fra i vescovi americani, che hanno chiesto al Papa un nuovo equilibrio di rapporti con Roma, più democrazia, margini di discussione per sé, per i teologi e per i fedeli, e il Papa che ha detto «no» su tutta la linea, con una severità finora mai usata, nel suo «approcciò morbido» all'America; •Qualcuno dice che il Papa non capisce la situazione reale in cui la Chiesa oggi si trova nelle diverse parti del mondo., ha avuto il coraggio di dire a Giovanni Paolo u il card, di Chicago, Bernardin, chiedendo per la Chiesa Usa il diritto di parlare con.«candore, senza paura», al suo Interno e nei rapporti con Roma «anche se il nostro scambio è definito da qualcuno un confronto: L'arcivescovo Rembert Weakland ha spezzato una lancia a favore delle donne: «Non vogliono essere trattate come stereotipi di sessualità inferiore, ma come co-discepole. Cercano una Chiesa dove l doni delle donne siano egualmente accettati e apprezzati; ma temono che la Chiesa cattolica sia ancora segnata dalla superiorità e. dominio maschile». «Abbiamo il più gran numero di fedeli istruiti al mondo — ha detto ancora Weakland—: uno stile autoritario è controproducente, e tale autorità viene ignorala.. Tutti gli oratori hanno chiesto più democrazia è flessibilità, e Mons. Pilarczyz, vice presidente della Conferenza, ha ricordato al Papa che molti hanno dubbi -sulla saggezza della disciplina del celibato sacerdotale e sull'insegnamento della Chiesa relativo all'ordinazione delle donne». Senza contare che in materia di insegnamento morale e sessuale «anche i cattolici di buona volontà» criticano la dottrina ecclesiastica, «il dialogo e la discussione (ff ha detto Mons. Quinn, di San Francisco — non sostituiscono le decisioni del Magistero, ma sono II suo indispensabile prolegomeno». Sono questioni che sorgono ovunque nella Chiesa, soprattutto nel mondo occidentale; i véscovi americani — appoggiati dai loro fedeli — hanno avuto il merito di esporle con franchezza, senza cedere alla tentazione di nasconderle sotto il manto dell'ipocrisia ecclesiastica vecchio stile. ' La risposta è stata durissima. «Desidero solo essere al servizio di tutti i vescovi del mondo, mi sono, sforzato di adempiere il mio ruòlo in uno spirito di solidarietà fraterna — ha replicato il Papa — ma U successore di Pietro è statò designato vicario di Cristo e pastore di tutta la .Chiesa». Allora 1 vescovi non devono dimenticare la «dimensione verticale» della Chiesa di Roma, e soprattutto «evitino una visione puramente sociologica del rapporto fra Chiese particolari e Chiesa universale: nelle Chiese particolari e a partire da esse esiste la sola e unica Chiesa cattolica, ma non può essere concepita come l'insieme delle Chiese particolari, o come una federazione di Chiese particolari». Dopo aver abbattuto la pretesa di un rapporto più democratico con Roma, Papa Wojtyla è sceso a scalzare una per una le singole obiezioni. «Pensare che il dissenso dal magistero sia compatibile con l'essere buoni cattolici e non costituisca un ostacolo alla ricezione dei sacramenti è un grave errore, che costituisce un sfida all'ufficio mdglstertale dei vescovi». I presuli devono affrontare la situazione, senza tema di perdere consenso. Lo stesso discorso vale per i teologi: «Il dissenso dalla dottrina della Chiesa resta quello che è: dissenso». Nell'ambito dell'insegnamento della Chiesa «dissenso e .confronto» sono «inaccettabili». E' implicito in questo richiamo, e nell'esortazione a controllare collegi, seminari e università cattoliche, un rimprovero ai vescovi Usa. Ma la lista dei «no» e del richiami non era finita: «te donne non sono chiamate al sacerdozio». Per risolvere il problema della mancanza di preti bisogna «invitare» i giovani (ai preti sposati il Papa non ha neanche' accennato). In materia di omosessualità bisogna seguire l'insegnamento ufficiale anche se «risulta, per sua.natura, impopolare». La confessione deve essere individuale e quindi (altra tirata d'orecchie al vescovi) l'uso dell'assoluzione generale deve essere limitato. Quanto alla morale sessuale, ai rapporti prematrimoniali e cosi via, e ai problemi giovanili il Papa ha consigliato «il recupero della castità». Cosi come aveva esortato 11 giorno prima attori, uomini di cinema, televisione, giornalisti e registi in un incontro con 1500 di loro, a evitare (a mercificazione del sesso. Marco Tosatti

Persone citate: Cristo, Giovanni Paolo, Papa Wojtyla, Quinn, Rembert Weakland, Weakland

Luoghi citati: America, Chicago, Los Angeles, Roma, San Francisco, Usa