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Abbordaggio ad Augusta Verdi e dp tentano di avvicinare i tre cacciamine Abbordaggio ad Augusta AUGUSTA — Pochi curiosi alle finestre e meno di un centinaio di pacifisti alla partenza dalla base di Augusta del tre cacciamine della classe Lerici e della nave soccorso «Anteo», che si uniranno al Canale di Suez al resto della flotta italiana ' I cacciamine hanno lasciato il Molo Torpediniere poco dopo le 18, salutate dalle sirene di un .mercantile ormeggiato poco distante. La cerimonia della partenza, presenti il ministro Valerio Zanone ed il capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Blsogniero, è durata pochissimi minuti. Giusto 11 tempo di passare in rivista i tre cacciamine e di rivolgere un breve saluto agli ufficiali ed ai marinai che si imbarcavano. Contenuta fuori dai cancelli la protesta dei pacifisti, l'unico incidente è stato il tentativo, fallito, dei deputati Giancarlo Salvoldl (Verdi) e Patrizia Arnaboldi (dp) di raggiungere via mare le navi militari. La piccola Imbarcazione, sulla quale era salito anche il deputato regionale demo- proletario Franco Piro, è stata subito bloccata da una motovedetta dei carabinieri. Identificati gli occupanti, 1 carabinieri hanno sequestrato al termine di una concitata discussione la piccola barca. Prima dell'arrivo di Zanone.- giunto ad Augusta su un elicottero della Marina, i giornalisti hanno potuto salire a bordo di tutte e quattro le unità. Più sicuri gli ufficiali, mentre tra i ragazzi di leva ed alcuni sottufficiali si poteva cogliere qualche perplessità sulla mancanza di Informazioni riguardo alla durata e alle modalità della missione. Un diciannovenne di leva, trasferito da pochi giorni con l'Incarico di cuoco su uno dei cacciamine, ha chiesto un po' a tutti se era già stato previsto un avvicendamento entro Natale. . Un altro si è lamentato del fatto che i parenti del marinai a differenza di quanto è avvenuto a Taranto, sono stati lasciati in questi giorni fuori dalla base. Era comunque evidente la voglia per tutti di partire, dopo un'at¬ tesa di dieci giorni consumata in un alternarsi di notizie contraddittorie. Unità molto sofisticate, tutti i locali sono condizionati perfettamente, 1 tre cacciamine avevano rafforzato nelle ultime ore la loro difesa con l'installazione di due mitragliatrici supplementari. Accaldato per l'afa e per il trasferimento da Taranto, il ministro Zanone ha scambiato quasi di corsa alcune battute con i cronisti. Ribadito che quella Italiana è una missione di pace, il ministro della Difesa si è detto amareggiato per le tante polemiche di queste settimane, polemiche «nate dal vizio italiano di ridurre anche i problemi internazionali a piccole diatribe interne». Per Zanone, la decisione di partire — maturata come ha ricordato dopo quaranta ore di dibattito parlamentare — non poteva più essere rinviata. -L'invio della nostra flotta — ha concluso — servirà anche ad agevolare il compito di chi sta cercando di riportare la pace nel Golfo: n. a.