La tv alla ricerca di una lacrima

La tv alla ricerca di una lacrima La tv alla ricerca di una lacrima DAL NOSTRO INVIATO TARANTO — Valerio Zanone termina 11 "breve discorso e sul «molo torpediniere» per qualche attimo cala il silenzio. E' stato un intervento breve, un saluto sentito, ma dalla folla di parenti che si assiepa accanto ai marinai non parte neanche un applauso. Silenzio, un silenzio imbarazzante. La fanfara riattacca,' il ministro passa ancora una volta in rivista i ragazzi del Golfo, poi sale SU un'«Alletta» che, imbarazzata anche lei, nonostante gli sforzi dell'autista si ostina a non voler partire. Zanone sorride, tre carabinieri spingono, l'auto si avvia, la cerimonia è finita. Per mezz'ora la banchina è tutta dei parenti, dei giovani che stanno partendo. Il morale degli equipaggi? Provate a chiederlo a quel ragazzo col berretto del •Grecale» che con mamma e papa si mette in posa per una foto ricordo e sembra stia per piangere. O al giovane ufficiale che per restare Impassibile abbraccia alla vita la moglie ma guarda da un'altra parte. C'è Francesco Fornaro, radiotelegrafista, il più giovane della spedizione, che sotto l'occhio vigile di un ufficiale dice: -Mi sembra di partire per una crociera, magari un po' speciale...: C'è1 'Giuseppina Papa, da Calatone, provincia di Lecce, che prima sorride al figlio Silvio (31 anni, imbarcato sullo •Scirocco») poi, quando il marinaio si volta, dice: «Non l'ho mai visto cosi giù. Poco fa mi ha guardata in faccia e mi ha detto: mamma, coraggio'. Si potrebbe continuare per ore, porre la stessa domanda centinaia di volte: cosa volete che rispondano madri, fidanzate, figli, mogli di chi sta per partire in zona di guerra,? La Marina ha fatto di tutto per dimostrare che gli equipaggi partono sereni, ha aperto le navi ai. giornalisti, ha consentito a telecamere e fotografi di riprendere quasi tutto. C'è stato chi, taccuino alla mano, ha cercato di estorcere frasi bellicose a Carmine Coppola, salernitano, motorista d'elicottero, che si limitava a dire: «Forse questa missione si rivelerà utile». Chi, al contrario (una tv privata) ha martellato una recluta di primi piani e domande sulla mamma, sulla fidanzata, sul rischi, cercando di spremere a quel ragazzo almeno una lacrima. Adesso sulla poppa del •Grecale» ci sono cinque elicotteristi che fingono entu¬ siasmo a beneficio dei fotografi, mentre sulla banchina una ragazza scoppia a piangere abbracciando il suo sottocapo, e poco più in la un gruppo di persone ferma un ammiraglio per chiedere: •Afa dove li mandate? State attenti, per carità L'ufficiale arrossisce, si schiarisce la gola, poi dice che no, non ci saranno rischi gravi. •Paura? Nessuno di noi, e chiaro, può sentirsi completamente tranquillo, ma questo non cambia le cose. Non è il solito ritornello sui doveri del militare, le assicuro. Piuttosto la certezza di trovare a bordo, durante la navigazione, durante i momenti brutti, se ce ne saranno, quel'"unità, quella partecipazione che anche ai più giovani consentiranno di andare avanti, di svolgere nel miglior modo i compiti che vengono loro richiesti...: Francesco Paoli, 38 anni, toscano, comandante in seconda, ha salutato moglie e figlio una settimana fa. Questa «missione», dice, se non altro cementerà le amicizie, svilupperà lo spirito di gruppo. Baci frettolosi, saluti, gente che si allontana asciugandosi gli occhi: il momento del saluti sta per finire, tra poco si parte. Sul ponte elicotteri del «Grecale» un uf¬ ficiale biondo e robusto osserva la scena con attenzione. Porta berretto e divisa bianca come gli altri, ma sul petto' è ben visibile una croce. «SI, sono il cappellano di queste navi. Mi chiamo Antonio Vigo, ho 36 anni, vengo da Bassano del Grappa: Un cappellano navigante, ma anche volante: •Durante la navigazione mi sposterò in elicottero da una nave all'altra per assistere chi lo vorrà». Inutile chiedere a don Vigo se questa «missione di pace» a suo giudizio, è utile, Lui fa il prete, ma adesso è soprattutto ufficiale. Piuttosto, il suo racconto apre un altro piccolo squarcio sui sentimenti, i dubbi di questi ragazzi iDomenica scorsa — racconta il cappellano — ho celebrato Messa su questa nave... Beh, sono rimasto stupito: c'erano tutti, almeno il novanta per cento degli equipaggi. Non era mai accaduto'. E che cos'era, don Vigo: fede, un modo per raccomandarsi al Signore? O ma■ gari una forma di scaramanzia? •Scaramanzia? Non credo. Per gli scongiuri i marinai hanno tutta una serie di altri strumenti'. g.z.

Persone citate: Carmine Coppola, Francesco Fornaro, Francesco Paoli, Giuseppina Papa, Valerio Zanone, Zanone

Luoghi citati: Bassano Del Grappa, Taranto