In cura con il biofeedback

In cura con il biofeedback In cura con il biofeedback IL Biofeedback è una tecnica - terapeutica nata negli Stati Uniti durante gli Anni Settanta. I suol presupposti sono antichi. Risalgono ad alcune religioni e filosofie orientali quali lo Yoga e lo Zen. In tempi recenti possiamo trovare analogie con il metodo del rilassamento progressivo, con il training autogeno e con là meditazione trascendentale. Ma il vero padre del Biofeedback può essere considerato .Miller che. tra il 1967 e il 1972, diede la dimostrazione scientifica della validità di questa tecnica con esperimenti su animali. Negli stessi anni Lisina nell'Urss e Kimmel negli Stati Uniti, indipendentemente fra di loro, ottennero gli stessi risultati nell'uomo. » Biofeedback è una parola inglese, la cui traduzione italiana potrebbe essere «informazione di ritorno sull'andamento di un processo fisiologico». Anche cosi la definizione è alquanto misteriosa, e allora, per maggior chiarezza, potremmo dire che con il Biofeedback un individuo, collegato mediante sensori ad apparecchiature elettroniche alquanto sofisticate, è in grado di percepire le variazioni di alcune sue funzioni fisiologiche come la tensione muscolare, 11 battito cardiaco, la pressione arteriosa, le contrazioni intestinali e gastriche. Generalmente si tratta dì funzioni non percepite a livello conscio.e regolate in modo autonomo e te, con possibilità di piccole emorragie. L'alcol riduce anché^assorbimentò di alcuhe^vita-:,'. mine (B, - B12 - acido folfco) e può alterare l'effetto degli indipendente dal controllo volontario. Le modificazioni di queste funzioni sono trasmesse al paziente con segnali acustici e/o visivi che cambiano di intensità immediatamente e proporzionalmente ai mutamenti delle funzioni stesse. Il soggetto è dunque cosciente del variare delle proprie funzioni e deve, seguendo I continui se. gnali che provengono dalle apparecchiature e con l'aiuto del medico, impa- Tecnologia medica e risorse mentali per guarire la cefalea e altri disturbi rare a controllare e dominare questi fenomeni, riportandoli alla normalità quando questi siano alterati. Con l'esercizio alle macchine e con i «compiti a casa» il paziente deve «aggiustare» volontariamente e poi rendere nuovamente automatico e involontario 11 buon funzionamento del proprio corpo. La tecnica del Biofeedback è applicabile a vari disturbi che vanno da certe forme di patologia sessuale alla sindrome dolorosa tempore-mandibolare, dal morbo di Raynaud a molte terapie riabilitative, a gran parte della patologia psicosomatica e soprattutto alle cefalee, nelle quali i risultati sono particolarmente brillanti. ipoglicemlzzanti orali. Un altro aspetto delle ini terazioni fra farmaci ed alimenti . è costituito dalle marcate reazioni che insorgono quando'cèrti farmaci e certi alimenti vengono assunti insieme o a breve intervallo di tempo. Nei formaggi stagionati o piccanti, nelle aringhe salate, nelle bevande alcoliche, esiste una sostanza, la tiramina, attiva sul sistema cardiovascolare, che in genere non produce nessun effetto rimarchevole. In alcuni soggetti particolarmente sensibili può essere responsabile della comparsa di emicrania. Se però un soggetto ingerisce contemporaneamente farmaci antidepressivi (inibitori delle monoaminoossidasi) posso¬ I dati statistici sugli effetti della terapia con Biofeedback nella cefalea muscolotensiva e vascolare, rilevati dai più seri centri ' italiani ed esteri, danno risultati sicuramente positivi nel 70-80 per cento del casi trattati, con • guarigione completa o miglioramenti tali da ridurre notevolmente l'assunzione di farmaci. A quante sedute bisogna sottoporsi per imparare a «regolare il proprio corpo» e godere dei benefici auspicati? Meno di quanto si potrebbe supporre, Occorrono 10-12 sedute di poco meno di un'ora distribuite in circa due mesi. I risultati ottenuti sono duraturi nel tempo soprattutto se si ha la costanza di eseguire regolarmente gli esercizi imparati e di sottoporsi a qualche seduta di richiamo nei mesi successivi. Questa terapia si adatta particolarmente all'età evolutiva perché i giovani imparano più facilmente degli anziani a rilassarsi e hanno minori quantità di ' paure e prevenzioni verso nuovi «adattamenti». Nei giovani, inoltre. 1 danni sono .soprattutto funzionali e non sono ancora diventati stabilmente organici come nei sqggetti ammalati da tempo. In sintesi, il Biofeedback è una terapia «innocente», potremmo dire ecologica, una metodica che riporta un'ordine naturale e fisiologico là dove ' s'è persa la salutare armonia psicofisica. Luisa Pavesio Mosso Roberto Ballarlo no verificarsi particolari reazioni: palpitazioni, nausea, mal di testa, rialzi pressori. Per quanto riguarda'poi la possibilità di assumere dei farmaci a stomaco vuoto o a stomaco pieno, tutto dipende dalla natura del farmaco. Proprio per diminuire il loro effetto gastrolesivo gli antireumatici vanno sempre ingeriti a stomaco pieno. Le vitamine invece possono essere ingerite a stomaco vuoto Altri farmaci (ipotensivi. nitrofurantoina) vengono assorbiti meglio a stomaco pieno perché una maggior permanenza nell'ambito gastrico può consentire una utilizzazione più lenta e più idonea. Renzo Pellati nulla che impedisca agli uomini di adoperare i medesimi prodotti delle donne, purché l'epidermide presenti caratteristiche analoghe (sia cioè, in entrambi i casi, secca, normale oppure grassa). Quel che li frena è il legittimo desiderio di sentirsi a tutti i costi "maschi".. Secondo Mayrick-Thomas la differenza sostanziale sta nelle fragranze, che per uomo devono essere secche e virili. Anche la confezione ha una certa rilevanza ed è in fine determinante la questione dell'immagine. Non bisogna poi dimenticare che i prodotti maschili sono per la maggior parte funzionali alla rasatura. Gli uomini impiegano circa 19 settimane della loro vita a farsi la barba. Se da un lato questa operazione ha un effetto esfoiiante (aiuta ad eliminare le cellule morte e stimola là crescita di quelle nuove), dall'altro provoca irritazioni e aridità. Questo spiega in parte 11 successo dei cosmetici «for man». «Io sono contrario ad ogni genere di cura per il viso, sia maschile che femminile», dice Mayrick-Thomas. •Ritengo tuttavia che l'epidermide potrebbe trarre un gran beneficio dall'applicazione di un latte idratante o di una crema nutriente al posto del dopobarba, che contiene un'alta percentuale di alcol ed è l'ultima cosa di cui la pelle ha bisogno dopo aver subito lo choc della rasatura. Ciò non significa che si debbano necessariamente acquistare prodotti di marca o specifici per l'uomo». Clara Caroli

Persone citate: Clara Caroli, Luisa Pavesio Mosso Roberto, Miller, Raynaud, Renzo Pellati

Luoghi citati: Stati Uniti, Urss