Suoni e colori della Saison

Suoni e colori della Saison Suoni e colori della Saison Tra otto giorni il Festival d'Automne segna fittizio di una lunga stagióne culturale, quella parigina. Ecco una guida ragionata a mostre concerti e spettacoli i Settimanale dei viaggi e della buona tavola NEL primo autunno l'aria a Parigi ha una limpidezza tutta particolare, n sole accende di ultimi fuochi le aiuole fiorite del parchi, facendo risaltare 1 rossi delle begonie doppie e della salvia splendida. Per 1 francesi suona l'ora della rentrée, che significa ritomo alla vita di tutti 1 giorni, al lavoro, alla scuola. Dunque la «rentrée des classes,, con la moda calda del più giovani, che occupa quasi interamente gli spazi pubblicitari della città. Ma rentrée «significa anche inizio di una delle saisons culturali più lunghe e dense che le grandi metropoli conoscano. I giochi del suoi organizzatori si fanno ovviamente con uno, due o più anni di anticipo, ma 11 pubblico ne gode 1 risultati dalla metà circa di settembre fino alla fine dell'anno, in una stagione, questa meteorologica, che quasi sempre tiene e che annovera giornate bellissime di colori, di profumi e di mitezza del clima. L'autunno, pur nei confronti di una città che vale sempre li viaggio, ci sembra il momento ideale per venirci. n Festival d'Antonine, alla sua sedicesima edizione, è una delle manifestazioni più importanti. Importantissima per noi perché, ricca di presenze Italiane, suggella il rapporto di crescente stima maturato dalla Francia lungo circa un decennio nei confronti del prodotto e della cultura del nostro Paese. La musica è sovrana a questo festival, sponsorizzato quest'anno, per l'oi pera e la musica, dalla Fondazione Louis Vultton. La musica italiana prescelta è quella del contemporaneo Luigi Nono, di cui vengono rappresentate le principali tappe, dal «Canto Sospeso; del 1955-1956 al •Prometeo; del 1984-1985. Sarà quest'ultimo ad avere maggior risalto, in una partitura nuova rispetto alla prima veneziana del 1984, nelle serate tra il primo e il 9 ottobre al Thé&tre National de Challlot. Arrivarci un po' prima per far quattro passi nel giardini del Palala de Challlot, sporto sul qua! Kennedy e sulla Senna, giusto in faccia al Champ de Mars e alla Tour Eiffel, potrebbe essere una buona idea. Poi ci si confonderà al pubblico seduto nelle poltrone al centro della gran sala, mentr^ -, 1 musicisti, 1 solisti e il coro sl'i&xUtè-v ranno sulle passerelle ai quattro lati. Sulla riva sinistra della Senna 11 Teatro dell'Odèon è attiguo al Lussemburgo, forse 11 più bello e cittadino del parchi parigini La gente specie In questa stagione sosta a lungo, a leggere, a pensare, a far niente sulle sedie che giocano una prospettiva di capriccioso ricamo sullo sfondo severo del Palazzo di Marta de' Medici. All'Odèon «72 mercante ài Venezia- di Sha. kespeare, nella messa In scena di Loca Ronconi, continua tra 1110 novembre 11987 e 11 14 gennaio 1988,11 gran gala 'italiano dell'autunno parigino. Dn vero e proprio «omaggio a Ronconi» comprende tre momenti al Thé&tre des Amandiers, a Montmartre: tra il 13 e il 17 ottobre una sapidissima ed intelligente «Serva Padrona» di Goldoni, Interpretata da Anna Maria Quarnlerl; tra il 18 e 11 22 novembre la presentazione, sotto la direzione di Ronconi, degli allievi dell'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica di Roma; infine la proiezione, per 10 ore di spettacolo, del film sull'« Orlando Furioso» dell'Ariosto, diretto da Ronconi e prodotto da Rai 2. del Quartiere Latino, tra il 2 novembre e il 18 dicembre. Altro appuntamento con l'attualità artistica Italiana: una personale di Mario Mera, già più volte presente alle mostre del Beaubourg, ora alla Cappella della Salpetrière dal 15 novembre al 31 dicembre. Non fa letteralmente parte del Festival d'Automne ma partecipa del clima d'italianità la grande mostra di Lucio Fontana che si terrà al Beaubourg tra 1115 ottobre di quest'anno e ni gennaio del prossimo. Essa si propone come un'ampia retrospettiva dell'artista argentino naturalizzato italiano, presente a tutte le preoccupazioni artistiche del suo tempo, dalle ricerche astratte degli Armi Trenta all'anticipazione degli environnements con 1 «concetti spaziali» degli Anni Cinquanta-Sessanta. La mostra è stata realizzata con la collaborazione della Fondazione Calxa de Pensiona di Barcellona e dello Stedelijk Museum di Amsterdam. La correderà un catalogo di 460 pagine. Il Festival d'Automne, Indipendentemente dalla sezione italiana, merita attenzione per il nutrito programma di teatro e di danza (vedi calendario). Infine segnaliamo 11 Festival d'Art Sacre de la Ville de Paris, tra 11 9 ottobre e il 10 novembre, in sedi diverse, perciò mete eventuali di altrettante flàneries In carattere con la stagione. Il programma comprende per lo più in esecuzioni musicali, che vanno dal maestri di cappella del Rinascimento a Bach, a Verdi, a Telemann, a Lully, agli spirituals negri; 11 primo Festival del Film sull'Arte, dedicato agli atelier» di artisti, al Centre Georges Pompldou, tra il 12 e 1118 ottobre; l'ottava edizione del Festival del Jazz, al Thé&tre de la Ville, al Musée d'Art Moderne (sempre al Centre) e al Théatre Musical de la Ville-Ch&telet, tra il 31 ottobre e l'8 novembre. Intanto Parigi, oggi più che mal, mostra anche al turista più ignaro di esser preda di preoccupazioni urbanistiche ed architettoniche. La città è disseminata di enormi cantieri nel suoi punti nevralgici, centrali e periferici, senza che se ne intraveda, malgrado le previsioni più _ volte tentate. a livello" politico è 11 . amministrativo, un breve termine. . Le Tuileries non sfociano più'sulle i Inaugura 11 3 ottobre 1987 e chiude il 3 ' gennaio 1988. Questa mostra, organizzata congiuntamente con l'Art Institute di Chicago e la Deutsches Archi te ktur Museum di Francoforte, giusto all'inizio del secondo anno di attività di Orsay, sembra ribadirne la vocazione non tanto e non solo di museo del Ventesimo Secolo, quanto di organo per esplorarne le fonti. Essa è in Europa la prima mostra onnicomprensiva sulla Scuola di Chicago, fiore all'occhiello dell'architettura americana oltre che ponte e liaison con la vecchia Europa. Vi si vedranno 1 disegni di architetti (Burnham, Sullivan), di mobili e di oggetti (Frank Lio yd Wright), dipinti, incisioni, fotografie, provenienti dalle principali collezioni e musei americani. Il punto di partenza del 1871 è quello dell'incendio famoso che rase al suolo la città- ali maestose del Palazzo Reale e del Louvre. Di colpo la vista si chiude sulle palizzate di un Immenso cantiere. Ricorda quello delle Halles, al tempo del loro sventramento e dell'edificazione del Beaubourg. Dietro si lavora da alcuni anni al Grande Louvre, che dovrà essere Illustrato dalla piramide di vetro dell'architetto Pei. Si visita 11 Louvre con un percorso che della corsa agii ostacoli ha anche la polvere; a Nord-Est della città, dov'erano gli abattoirs della Villette, grandi spazi vuoti da città satellite, oggetto di un piano regolatore lento a realizzarsi, si rispecchiano nelle meraviglie sporadiche e appena terminate della Geode, sfera di 36 metri di diametro, ricoperta di acciaio tirato a specchio all'esterno e spazio multlmidia per spettacoli all'interno, e nelle vetrate dell'Edificio della Scienza e dell'Industria, enorme ed asettico contenitore di giochi telematici e di informazioni didattiche su come siamo, da dove veniamo e dove andiamo. Al futuro appartiene ancora, sul luogo, una Città della Musica, parte per gli studenti, parte per il pubblico, con un Conservatorio e una sala da concerti di 1200 posti. Alla Bastiglia, proprio sulla grande piazza all'imbocco del Faubourg Saint-Anto Ine. fervono, ma non accennano a terminarci lavori per un nuovo teatro d'opera, l'Opera de la Bastale appunto. Infine all'estremo occidente della città, dove ci siamo abituati a veder spuntare, dietro l'Arco di Trionfo, le torri della Défense, sono Incominciati i lavori per un altro arco, più grande, 100 metri di altezza, la Grande Arche, megalitlca Inquadratura In fieri da sostituire a quella familiare. Non è dunque a caso che ìa mostra. . d'autunno-inverno del !.':Mùséè d!Qrsay s'intitoli «Architectjire de Chicago naissance "d'une metrópole (1877-1922). La coda, che ci sarà quasi certamente, verrà largamente ripagata dalle immagini eleganti, dal colore spumeggiante, dai disegni sapientissimi, come quelli di Tiepolo, di Fragonard, la cui grande esposizione Incomincia 11 24 settembre e si protrae fino all'8 gennaio del prossimo anno. Poi dopo tanto saltare di qua e di là si potranno magari percorrere pigramente le Tuileries, 1 passi resi silenziosi dalle foglie già cadute, gli occhi bassi per non vedere le palizzate del Louvre, scantonare al fondo sulla rue de Rivoli ed entrare al Musée des Arts Décoratlfs, dove 11 piacere della passeggiata si prolungherà alla vista edonistica ed un po' voluttuaria de «La table d'un roi-L'orf évrerle francaise à la Cour de Danemark». E' una mostra accurata e rara, che raccoglie 1 più sontuosi pezzi di argenteria francese tutt'ora in uso nella collezione reale di Danimarca (18 novembre 1987-31 gennaio 1988). E poi, andar per mostre o andar per parchi? SI può ancora tentare la combinata, n Musée Rodln in rue de Vare nne è una palazzina incantevole in uno degli angoli più signorili e tranquilli del Settimo Arrondtssement, affonda nel verde ed è quasi sempre poco frequentata. Vi si vedranno le .Photos ancienne» du Fond du Musée Rodln sur le thè me de la danse. (15 settembre-primo novembre). Un consiglio, almeno per 1 collezionisti o i curiosi di arte oggi, potrebbe essere quello di scegliere fra questi suggerimenti In modo da far coincidere 11 tuffo nella rentrée con la settimana della FIAC (Folre International d'Art Contemporaln, 10-18 ottobre), che alla sua xrv edizione costituisce al Grand Palais, lato avenue Wlnston Churchill, forse la più Importante mostramercato europea del genere, dopo .quella di Basilea. JJJ '' Sd Rbhk f 75001 Parigi. Telefono 42.60.32.14. 16 ottobre 1987-31 gennaio 1988: La table d'un roi, l'orfévrerie francaise de la cour du Danemark. Arne Jacobsen et le design danois (1902-1971). Ottobre-Novembre: Le Corbusier à Firminy. 10 novembre 1987-Febbraio 1988: Le jouet de bois. Dicembre: Emmanuel Collin (mobiliere). • Centre Georges Pompldou. 75191 Parts Cedex 04. Telefono 42.77.12.33. 8 ottobre-14 dicembre: Fontana. 8 ottobre 1987-11 gennaio 1988: L'Aventure le Corbusier. • Musée d'Orsay. 1, rue Bellechasse. 75007 Parigi. Telefono 45.49.48.14. 3 ottobre 1987-3 gennaio 1988: Architetture de Chicago, 1872-1922. • Musée Rodln. 77, rue de Varenne. 75007 Parigi. Telefono 47.05.01.34. 15 settembre-I novembre: Photos anciennes du Fonda du Musée Rodln sur le thème de la danse. • Galeries Nationales du Grand Palais. 75008 Parigi. Telefono 42.89.54.10. 24 settembre 1987-4 gennaio 1988: Fragonard. 21 ottobre 1987-15 febbraio 1988: Trésor des princes celtes. 18 novembre 1988-25 gennaio 1988: Cinquentenaire du Musée de l'Homme. • Grand Palais Neuf. Avenue Winston-ChurchlU. 75008 Parigi. 8-20 settembre: Premier Festival International du Dessin Contemporaln. 10-18 ottobre: FIAC (XIV Folre Internationale d'Art Contemporalne). Informazioni: OIP. Telefono 45.62.84.58. JJJSandra Reberschak f Suoni e colori della Saison Suoni e colori della Saison Tra otto giorni il Festival d'Automne segna fittizio di una lunga stagióne culturale, quella parigina. Ecco una guida ragionata a mostre concerti e spettacoli i Settimanale dei viaggi e della buona tavola NEL primo autunno l'aria a Parigi ha una limpidezza tutta particolare, n sole accende di ultimi fuochi le aiuole fiorite del parchi, facendo risaltare 1 rossi delle begonie doppie e della salvia splendida. Per 1 francesi suona l'ora della rentrée, che significa ritomo alla vita di tutti 1 giorni, al lavoro, alla scuola. Dunque la «rentrée des classes,, con la moda calda del più giovani, che occupa quasi interamente gli spazi pubblicitari della città. Ma rentrée «significa anche inizio di una delle saisons culturali più lunghe e dense che le grandi metropoli conoscano. I giochi del suoi organizzatori si fanno ovviamente con uno, due o più anni di anticipo, ma 11 pubblico ne gode 1 risultati dalla metà circa di settembre fino alla fine dell'anno, in una stagione, questa meteorologica, che quasi sempre tiene e che annovera giornate bellissime di colori, di profumi e di mitezza del clima. L'autunno, pur nei confronti di una città che vale sempre li viaggio, ci sembra il momento ideale per venirci. n Festival d'Antonine, alla sua sedicesima edizione, è una delle manifestazioni più importanti. Importantissima per noi perché, ricca di presenze Italiane, suggella il rapporto di crescente stima maturato dalla Francia lungo circa un decennio nei confronti del prodotto e della cultura del nostro Paese. La musica è sovrana a questo festival, sponsorizzato quest'anno, per l'oi pera e la musica, dalla Fondazione Louis Vultton. La musica italiana prescelta è quella del contemporaneo Luigi Nono, di cui vengono rappresentate le principali tappe, dal «Canto Sospeso; del 1955-1956 al •Prometeo; del 1984-1985. Sarà quest'ultimo ad avere maggior risalto, in una partitura nuova rispetto alla prima veneziana del 1984, nelle serate tra il primo e il 9 ottobre al Thé&tre National de Challlot. Arrivarci un po' prima per far quattro passi nel giardini del Palala de Challlot, sporto sul qua! Kennedy e sulla Senna, giusto in faccia al Champ de Mars e alla Tour Eiffel, potrebbe essere una buona idea. Poi ci si confonderà al pubblico seduto nelle poltrone al centro della gran sala, mentr^ -, 1 musicisti, 1 solisti e il coro sl'i&xUtè-v ranno sulle passerelle ai quattro lati. Sulla riva sinistra della Senna 11 Teatro dell'Odèon è attiguo al Lussemburgo, forse 11 più bello e cittadino del parchi parigini La gente specie In questa stagione sosta a lungo, a leggere, a pensare, a far niente sulle sedie che giocano una prospettiva di capriccioso ricamo sullo sfondo severo del Palazzo di Marta de' Medici. All'Odèon «72 mercante ài Venezia- di Sha. kespeare, nella messa In scena di Loca Ronconi, continua tra 1110 novembre 11987 e 11 14 gennaio 1988,11 gran gala 'italiano dell'autunno parigino. Dn vero e proprio «omaggio a Ronconi» comprende tre momenti al Thé&tre des Amandiers, a Montmartre: tra il 13 e il 17 ottobre una sapidissima ed intelligente «Serva Padrona» di Goldoni, Interpretata da Anna Maria Quarnlerl; tra il 18 e 11 22 novembre la presentazione, sotto la direzione di Ronconi, degli allievi dell'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica di Roma; infine la proiezione, per 10 ore di spettacolo, del film sull'« Orlando Furioso» dell'Ariosto, diretto da Ronconi e prodotto da Rai 2. del Quartiere Latino, tra il 2 novembre e il 18 dicembre. Altro appuntamento con l'attualità artistica Italiana: una personale di Mario Mera, già più volte presente alle mostre del Beaubourg, ora alla Cappella della Salpetrière dal 15 novembre al 31 dicembre. Non fa letteralmente parte del Festival d'Automne ma partecipa del clima d'italianità la grande mostra di Lucio Fontana che si terrà al Beaubourg tra 1115 ottobre di quest'anno e ni gennaio del prossimo. Essa si propone come un'ampia retrospettiva dell'artista argentino naturalizzato italiano, presente a tutte le preoccupazioni artistiche del suo tempo, dalle ricerche astratte degli Armi Trenta all'anticipazione degli environnements con 1 «concetti spaziali» degli Anni Cinquanta-Sessanta. La mostra è stata realizzata con la collaborazione della Fondazione Calxa de Pensiona di Barcellona e dello Stedelijk Museum di Amsterdam. La correderà un catalogo di 460 pagine. Il Festival d'Automne, Indipendentemente dalla sezione italiana, merita attenzione per il nutrito programma di teatro e di danza (vedi calendario). Infine segnaliamo 11 Festival d'Art Sacre de la Ville de Paris, tra 11 9 ottobre e il 10 novembre, in sedi diverse, perciò mete eventuali di altrettante flàneries In carattere con la stagione. Il programma comprende per lo più in esecuzioni musicali, che vanno dal maestri di cappella del Rinascimento a Bach, a Verdi, a Telemann, a Lully, agli spirituals negri; 11 primo Festival del Film sull'Arte, dedicato agli atelier» di artisti, al Centre Georges Pompldou, tra il 12 e 1118 ottobre; l'ottava edizione del Festival del Jazz, al Thé&tre de la Ville, al Musée d'Art Moderne (sempre al Centre) e al Théatre Musical de la Ville-Ch&telet, tra il 31 ottobre e l'8 novembre. Intanto Parigi, oggi più che mal, mostra anche al turista più ignaro di esser preda di preoccupazioni urbanistiche ed architettoniche. La città è disseminata di enormi cantieri nel suoi punti nevralgici, centrali e periferici, senza che se ne intraveda, malgrado le previsioni più _ volte tentate. a livello" politico è 11 . amministrativo, un breve termine. . Le Tuileries non sfociano più'sulle i Inaugura 11 3 ottobre 1987 e chiude il 3 ' gennaio 1988. Questa mostra, organizzata congiuntamente con l'Art Institute di Chicago e la Deutsches Archi te ktur Museum di Francoforte, giusto all'inizio del secondo anno di attività di Orsay, sembra ribadirne la vocazione non tanto e non solo di museo del Ventesimo Secolo, quanto di organo per esplorarne le fonti. Essa è in Europa la prima mostra onnicomprensiva sulla Scuola di Chicago, fiore all'occhiello dell'architettura americana oltre che ponte e liaison con la vecchia Europa. Vi si vedranno 1 disegni di architetti (Burnham, Sullivan), di mobili e di oggetti (Frank Lio yd Wright), dipinti, incisioni, fotografie, provenienti dalle principali collezioni e musei americani. Il punto di partenza del 1871 è quello dell'incendio famoso che rase al suolo la città- ali maestose del Palazzo Reale e del Louvre. Di colpo la vista si chiude sulle palizzate di un Immenso cantiere. Ricorda quello delle Halles, al tempo del loro sventramento e dell'edificazione del Beaubourg. Dietro si lavora da alcuni anni al Grande Louvre, che dovrà essere Illustrato dalla piramide di vetro dell'architetto Pei. Si visita 11 Louvre con un percorso che della corsa agii ostacoli ha anche la polvere; a Nord-Est della città, dov'erano gli abattoirs della Villette, grandi spazi vuoti da città satellite, oggetto di un piano regolatore lento a realizzarsi, si rispecchiano nelle meraviglie sporadiche e appena terminate della Geode, sfera di 36 metri di diametro, ricoperta di acciaio tirato a specchio all'esterno e spazio multlmidia per spettacoli all'interno, e nelle vetrate dell'Edificio della Scienza e dell'Industria, enorme ed asettico contenitore di giochi telematici e di informazioni didattiche su come siamo, da dove veniamo e dove andiamo. Al futuro appartiene ancora, sul luogo, una Città della Musica, parte per gli studenti, parte per il pubblico, con un Conservatorio e una sala da concerti di 1200 posti. Alla Bastiglia, proprio sulla grande piazza all'imbocco del Faubourg Saint-Anto Ine. fervono, ma non accennano a terminarci lavori per un nuovo teatro d'opera, l'Opera de la Bastale appunto. Infine all'estremo occidente della città, dove ci siamo abituati a veder spuntare, dietro l'Arco di Trionfo, le torri della Défense, sono Incominciati i lavori per un altro arco, più grande, 100 metri di altezza, la Grande Arche, megalitlca Inquadratura In fieri da sostituire a quella familiare. Non è dunque a caso che ìa mostra. . d'autunno-inverno del !.':Mùséè d!Qrsay s'intitoli «Architectjire de Chicago naissance "d'une metrópole (1877-1922). La coda, che ci sarà quasi certamente, verrà largamente ripagata dalle immagini eleganti, dal colore spumeggiante, dai disegni sapientissimi, come quelli di Tiepolo, di Fragonard, la cui grande esposizione Incomincia 11 24 settembre e si protrae fino all'8 gennaio del prossimo anno. Poi dopo tanto saltare di qua e di là si potranno magari percorrere pigramente le Tuileries, 1 passi resi silenziosi dalle foglie già cadute, gli occhi bassi per non vedere le palizzate del Louvre, scantonare al fondo sulla rue de Rivoli ed entrare al Musée des Arts Décoratlfs, dove 11 piacere della passeggiata si prolungherà alla vista edonistica ed un po' voluttuaria de «La table d'un roi-L'orf évrerle francaise à la Cour de Danemark». E' una mostra accurata e rara, che raccoglie 1 più sontuosi pezzi di argenteria francese tutt'ora in uso nella collezione reale di Danimarca (18 novembre 1987-31 gennaio 1988). E poi, andar per mostre o andar per parchi? SI può ancora tentare la combinata, n Musée Rodln in rue de Vare nne è una palazzina incantevole in uno degli angoli più signorili e tranquilli del Settimo Arrondtssement, affonda nel verde ed è quasi sempre poco frequentata. Vi si vedranno le .Photos ancienne» du Fond du Musée Rodln sur le thè me de la danse. (15 settembre-primo novembre). Un consiglio, almeno per 1 collezionisti o i curiosi di arte oggi, potrebbe essere quello di scegliere fra questi suggerimenti In modo da far coincidere 11 tuffo nella rentrée con la settimana della FIAC (Folre International d'Art Contemporaln, 10-18 ottobre), che alla sua xrv edizione costituisce al Grand Palais, lato avenue Wlnston Churchill, forse la più Importante mostramercato europea del genere, dopo .quella di Basilea. JJJ '' Sd Rbhk f 75001 Parigi. Telefono 42.60.32.14. 16 ottobre 1987-31 gennaio 1988: La table d'un roi, l'orfévrerie francaise de la cour du Danemark. Arne Jacobsen et le design danois (1902-1971). Ottobre-Novembre: Le Corbusier à Firminy. 10 novembre 1987-Febbraio 1988: Le jouet de bois. Dicembre: Emmanuel Collin (mobiliere). • Centre Georges Pompldou. 75191 Parts Cedex 04. Telefono 42.77.12.33. 8 ottobre-14 dicembre: Fontana. 8 ottobre 1987-11 gennaio 1988: L'Aventure le Corbusier. • Musée d'Orsay. 1, rue Bellechasse. 75007 Parigi. Telefono 45.49.48.14. 3 ottobre 1987-3 gennaio 1988: Architetture de Chicago, 1872-1922. • Musée Rodln. 77, rue de Varenne. 75007 Parigi. Telefono 47.05.01.34. 15 settembre-I novembre: Photos anciennes du Fonda du Musée Rodln sur le thème de la danse. • Galeries Nationales du Grand Palais. 75008 Parigi. Telefono 42.89.54.10. 24 settembre 1987-4 gennaio 1988: Fragonard. 21 ottobre 1987-15 febbraio 1988: Trésor des princes celtes. 18 novembre 1988-25 gennaio 1988: Cinquentenaire du Musée de l'Homme. • Grand Palais Neuf. Avenue Winston-ChurchlU. 75008 Parigi. 8-20 settembre: Premier Festival International du Dessin Contemporaln. 10-18 ottobre: FIAC (XIV Folre Internationale d'Art Contemporalne). Informazioni: OIP. Telefono 45.62.84.58. JJJSandra Reberschak f