Il maschio serve solo decapitato

H maschio serve solo decapitato H maschio serve solo decapitato tide religiosa un insetto molto comune in Italia, dotato di una piccola testa mobilissima a forma di cuore su un collo sottile e di zampe anteriori robuste, armate di spine e articolate in modo che la tibia può ripiegarsi verso il femore. L'atteggiamento di preghiera che essa assume per la posizione quasi eretta del suo corpo e per il singolare portamento delle zampe reptatorie svela il significato del nome scientifico Mantis religiosa (Mantis in greco significa profeta) ma contrasta decisamente con le sue abitudini. Il gruppo delle mantidi è infatti l'unico degli ortotteroidi ad aver abbandonato la dieta erbivora abituale per intraprendere feroci attività predatorie. Alcune specie riescono perfino a catturare piccoli vertebrati come uccellini, ranocchi e lucertole. La voracità della mantide femmina non ha poi limiti tanto da aver sviluppato un istinto uxoricida L'accoppiamento è infatti problematico per il maschio che il più delle volte non riesce a sfuggire alla morsa letale del partner prima che l'unione abbia avuto termine. Le fatali nozze delle mantidi, che si svolgono sul finire dell'estate, mostrano uno spettacolo raccapricciante: nel corso della copula con il maschio, la femmina afferra il compagno alla testa e inizia a divorare le parti anteriori del suo corpo. Sconcertante è il fatto che il maschio ormai decapitato continui a inseminare come un automa la femmina, anzi lo effettui con LA funzione essenziale dell'accoppiamento, nell'uomo come negli animali, è assicurare la continuità della specie mediante la trasmissione del patrimonio genetico ai discendenti. Le pressioni sociali e culturali tipicamente umane hanno sempre più mascherato questo valore primario del rapporto sessuale, mentre hanno esaltato l'accoppiamento come principale fonte del piacere. In alcune specie animali la piacevole unione dell'abbraccio amoroso, per ironia della sorte, può trasformarsi invece in una trappola mortale. Si tratta di cannibalismo sessuale, un fenomeno piuttosto raro. E' infatti presente soltanto in una trentina di artropodi. n caso più vistoso e più studiato è quello della man¬ Un dibattito sulle prospettive dell'ingegneria genetica intorno al premio Cortina Ulisse IL messaggio della vita è in un sottilissimo filo arrotolato nel nucleo di ogni cellula, una doppia elica fatta di zuccheri e fosfati, tenuta insieme da due coppie di basi (di diversa composizione chimica) che si appaiano e si ripetono in modo sempre identico. Al suo livello più profondo, la vita è dunque un acido, l'acido desossiribonucleico, più noto come DNA. Lo studio e la manipolazione di questo filamento, diventati centrali nella biologia a partire dagli Anni 50, stanno portando nella società cambiamenti e problemi non meno profondi di quelli portati dall'energia nucleare. Mentre però la rivoluzione atomica è nata ed è cresciuta nella segretezza, le informazioni sulla rivoluzione delle biotecnologie circolano. Il problema, semmai, è capirle. Le tecniche del DNA ricombinante sono molto complesse e difficili da spiegare ai profani: d'altronde, se fossero semplici, non sarebbe necessaria tanta ricerca di base. D. punto fondamentale comunque non è sapere come maggiore energia fino all'esaurimento del proprio seme. Incuriositi da questa singolare forma di cannibalismo sessuale e dai suol esiti, i ricercatori hanno intrapreso studi di neurofisiologia che hanno fornito nuovi dati sull'anatomia e il funzionamento del sistema nervoso degli insetti. In ultima analisi è stato spiegato il perché del comportamento uxoricida della mantide. L'apparato nervoso degli insetti non è centralizzato come nei vertebrati dove un'unica grande massa, il cervello, coordina il tutto. Nel capo degli Insetti sono presenti due centri nervosi molto importanti, il ganglio sopraesofageo e quello sottoesofageo che fungono da cervello. Ad essi fa seguito, lungo l'asse del corpo, una Mantidi religiose durante l'accoppiamento: la femmina ha gii d catena di gangli collegati da fibre nervose. A questo livello molte attività possono essere controllate localmente senza l'intervento dei gangli encefalici, che funzionano dunque più da inibitori che da stimolatori. Nel caso della mantide i nuclei encefalici costituiscono del centri inibitori dell'accoppiamento che agi¬ scono sulla catena gangliare ventrale spontaneamente attiva. In loro assenza il moncone del maschio azzannato dalla femmina diventa iperattlvo e il suo comportamento sessuale diviene ininterrotto. Ecco perché il maschio decapitato è più efficiente di quello intatto. I suoi geni vengono accumulati, con¬

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