Le emozioni che guariscono

Le emozioni che guariscono Le emozioni che guariscono LA comunicazione tra le cellule del sistema nervoso è ovviamente di vitale Importanza. I neuroni (cosi si chiamano le cellule nervose) comunicano tra loro attraverso Impulsi elettrici che sono trasmessi e modulati dalla presenza di sostanze che per tale caratteristiche sono state definite «heurotransmitters» o neurotrasmettitori. Queste piccole molecole di varia natura chimica hanno recentemente perso l'aggettivo -neuro, per divenire più genericamente .informational substances» o, in italiano, messaggeri biochimici. La ragione di questo cambiamento risiede nel fatto che le stesse sostanze possono essere sintetizzate e prodotte anche da tipi cellulari diversi da quello nervoso e svolgere funzioni diverse dalla trasmissione di impulsi nervosi. Recentemente, per esempio, si è scoperto che le cellule immunocompetenti ovvero le cellule del sistema immunitario che ci difendono dalle infezioni, sono in grado di produrre la maggior parte di questi messaggeri che sono circa 60. Se a IN una notte dello scorso novembre, un taxista danese vide in uno dei canali di Copenaghen il corpo disfatto di una giovane donna morta. Non aveva documenti con sé e soltanto all'inizio di luglio se ne scopri il nome: Kazuko Toyonaga. La sua morte ha fatto scoprire un traffico sconcertante, perché Kazuko era venuta in Europa con altre 17 giapponesi per sperimentare pillole anticoncezionali per una casa farmaceutica tedesca. Ingaggiata dall'Istituto per la farmacologia cllnica Biodesign di Friburgo, per tre mesi aveva inghiottito ogni genere di farmaci che bloccano l'ovulazione. L'Istituto doveva controllare .la.tollerabilità e gli effetti collaterali di questi preparati a base di ormone. In cambio di duemila marchi il mese (meno di un milione e mezzo) le donne dovevano lasciarsi misurare regolarmente la pressione, il battito cardiaco e le condizioni del fegato. Non veniva invece controllato l'effetto preventivo della pillola. Il traffico di cavie umane nasce da una serie di situazioni molto complesse. In Giappone la pillola anticoncezionale è ancora proibita, ma il governo vuole metterla in commercio nel '90. Abili gruppi farmaceutici spe- In tutto il mondo la questo fatto di per sé abbastanza sconcertante aggiungiamo le recenti scoperte della psico-neuro-immunologia, la scienza che studiale interazioni tra psiche-sistema nervoso e immunità, possiamo evidentemente asserire che il sistema immunitario e quello nervoso hanno sviluppato una comune strategia di funzionamento e cooperazione allo scopo di difendere l'organismo dai pericoli dell'ambiente esterno. In un certo senso, entrambi i sistemi sono equipaggiati con apparati sensori a cui sono direttamente collegati i meccanismi di risposta. L'apparato sensorio del sistema nervoso è quello «classico» dei cinque sensi mentre quello del sistema immunitario che potebbe essere definito «sesto senso» è costituito da un sistema mobile di cellule (leucociti del sangue) che ha la capacità di rivelare la presenza di agenti patogeni siano essi virus, batteri o cellule tumorali. In ogni caso, allo stimolo sensorio segue la risposta che nel caso dei cinque sensi può essere di varia e complessa natura a differenza Come funzionano i tes della risposta immunitaria che segue sempre uno schema preciso. Ma il fatto che entrambi i sistemi, quello nervoso e quello immunitario, usino le stesse sostanze (informational substances) per coordinare la propria risposta li rende sorprendentemente interdipendenti. Forse dò risponde al criterio di economia che la natura segue quando possibile. A che scopo sviluppare due sistemi di regolazione quando ne basta uno? Dopo tutto lo scopo finale è unico e cioè garantire l'omeostasi dell'organismo (garantire le ottimali condizioni di funzionamento per l'organismo). Inoltre, il sistema immunitario e il sistema nervoso centrale hanno in cor mune anche un'altra importante caratteristica, la memoria. La memoria vera e propria tutti la conoscono anche se 1 suoi meccanismi sono tuttora poco compresi. Meno nota è, forse, la memoria immunologlca che ricorda le esposizioni precedenti al diversi agenti patogeni. Essa è alla base del meccanismo di vaccinazione: una volta che il sistema im¬ t dei nuovi farmaci munitario è stato confrontato con un certo virus o batterio, acquisisce la capacità di rispondere molto più rapidamente e vigorosamente contro quel virus o batterio conferendo cosi all'organismo «l'immunità» contro quello specifico microorganismo. E' ormai chiaro, insomma, che la psiche e il sistema nervoso centrale sono inestricabilmente, indissolubilmente e reciprocamente connessi con i meccanismi di difesa contro le malattie strutturati nel sistema immune. In un importante convegno internazionale di psiconeuro-immunologia che si è tenuto recentemente a Stromboli, sono stati presentati dei risultati di ricerche che costituiscono un ulteriore passo verso la comprensione del meccanismi di queste connessioni mente-corpo. Si è parlato, per esempio, di emozioni e di come questi stati d'animo dipendano in gran parte o siano modulate dagli stessi neurotrans-mitters, o meglio dalle informational substances. Emozioni o stati psichici, quindi, che si strutturano materialmente in una complessa interazio¬ semplicemente registrati soltanto dagli uffici del governo locali. In pratica, chiunque può aprire un istituto di ricerca del genere e fornire risultati positivi per qualunque farmaco. A beneficiare della mancanza di controlli sono i laboratori per test simili al Biodesign di Friburgo, che procurano in modo rapido e discreto ai gruppi farmaceutici tedeschi e stranieri 1 risultati di test che ancora mancano per l'apporovazione ufficiale di un nuovo farmaco. In Germania, di tali istituti ce n'è una dozzina. Questi istituti ingaggiano soprattutto studenti maschi delle scuole superiori. In cambio di tremila marchi ' il. mese, i ragazzi vengono stipati in camere da quattro-sei letti e gonfiati di farmaci. Non possono bere né fumare né ricevere le loro amiche perché i risultati potrebbero essere falsati. Se i test vanno fatti per un mercato particolare come quello giapponese, le industrie spediscono le cavie umane da un continente all'altro. Quando possono, ingaggiano però gli studenti giapponesi all'estero, in modo da risparmiare le spese di viaggio. Copyright «Dar Spiegel» e per l'Italia «La Stampa» ri. Finora sono stati esaminati i dati provenienti da 12 centri, raccolti su una popolazione complessiva di 43.197 persone suddivise in un gruppo di intervento (23.378 soggetti) ed uno di riferimento (19.819). L'analisi ha messo in luce una significativa diminuzione dei tassi totali di mortalità per cause cardiovascolari nel gruppi di soggetti trattati tispetto a quelli di riferimento: il calo è stato rispettivamente del 13,20 e del 14 per cento a 3,4 e 5 anni. Di particolare rilievo il successo ottenuto nella riduzione dell'incidenza di ne di decine di queste sostanze. Ma se le stesse sostanze che «fanno» le emozioni sono prodotte dalle cellule immunocompe tenti allo scopo di controllare o coordinare la risposta dell'organismo agli agenti patogeni, ne consegue che le emozioni possono Influenzare lo sviluppo di questa o quella .malattia. E' scientificamente corretto, inoltre, pensare a emozioni che influiscono direttamente sul decorso di un certo stato patologico di un organo qualsiasi. Le cellule immunocompetentl si concentrano infatti nel luogo dell'affezione, le emozioni potrebbero quindi «circolare» e concentrarsi nell'organo affetto influenzandone la guarigione. Fantascienza? No, tutt'altro; sono le basi scientifiche della medicina alternativa o psicosomatica. E' un fatto che gli organi e le cellule del corpo umano non abbiano mai letto i testi di medicina e non siano al corrente di essere stati suddivisi in sistemi e apparati e continuino a funzionare per quello che sono e cioè parte di un'inscindibile entità biologica. Quando le difese si

Persone citate: Kazuko, Kazuko Toyonaga

Luoghi citati: Copenaghen, Europa, Germania, Giappone, Italia