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Tutto libri Tutto libri Giochi di carte e di pazienza Prova l'ebbrezza di un solitario sulla scala di Piranesi Tarocchi da vedere e studiare FERRARA — Domenica 13 settembre si inaugura al Castello Estense una mostra sui tarocchi che promette di offrire forti piaceri anche al visitatore sprovveduto, per la bellezza dei materiali esposti: rari, smaglianti, suggestivi, inquietanti. Ma i tarocchi sono anche una cosa seria (aggettivo che cerchiamo di usare il meno possibile in questa pagina). La mostra sari accompagnata da un convegno di specialisti, storici, antropologi, iconologi. Interverrà Michael Dummett, autore del più grande trattato sui tarocchi (Duck Worth, Oxford 1980). Per dire la finezza di questi studi, sul numero di agosto di quest'anno di •ThePlaying Card-Journal of the International PlayingCard Society» (il numero 3 Oakbank House, Skelsmergh, Kendal, Cumbria, LA8, 9AJ, Gran Bretagna), un ricercatore italiano. Franco Pratesi, dedica dieci pagine alla scoperta del più antico testo piemontese sui tarocchi: Discorso del Signor Francesco Piscina da Carmagnuola sopra l'ordine delle figure del tarocchi, stampato nel 1565 a Monte Regale. Monte Regale oggi si chiama Mondovì; nel 1565 era sede di varie case editrici e di una università. GioistoriLa vesuo sstico che si sia disposti a cambiar gioco. Tra i solitari con le carte, forse il più bello e complesso è quello che si chiama «La scala di 12 Piranesi». Le regole, come vi spiega qualsiasi manuale, sono: due mazzi di 52 carte; siringa di 10 colonne, nuda, senza riserve, con pozzo, una smazzata sola, regale, a basi celate (gli otto Assi), a colonne bicolori, snodata. (Poi parleremo a quelli che non capiscono queste regole). Cosa succede se dopo tanti anni uno decide di fare «La scala di Piranesi» non a una smazzata sola bensì a due smazzate? Diventa un altro gioco, e qualcuno gli può dire «No! » (con orrore, con repulsione) oppure, con mancanza di logica, «Non è giusto! ». Non è che non sia giusto: è diverso, è un altro gioco. E' un gioco ragionevole (stare a rimescolare le carte, star a distribuire sul tavolo un nuovo schieramento, che fatica!). E' un gioco bellissimo perché dopo la prima smazzata, se uno si ricorda le carte finite nel pozzo, e l'ordine in cui ci sono finite, può scommettere con se stesso se il solitario viene o no con la seconda smazzata. Ma insomma, quello che avevamo da dire, con l'aiuto di Anne Keller di Diego Gabutti di Leone Tolstoj per oggi l'abbiamo detto. Resta da dire qualcosa a chi non ha capito le regole della «Scala di Piranesi». Cosa dirgli? Che studi un buon manuale per imparare, il.linguaggio tecnico delle regole dei solitari. O dirgli che impari a fare qualche solitario? C'è gente colta, curiosa del mondo, intelligente, la quale alla domanda: «Ha mai fatto un solitario?» risponde: «Ah, so giocare solo a rubamazzo». E' come se alla domanda: «Ti piace il vino?» rispondessero: «Ah, mangio solo lessi e minestroni». Giampaolo Dossena Disegno di Escher (part.) Benissimo, se siete d'accordo su questa banalità i discorsi diventano più facili, tra noi. Ma non tutti sono d'accordo nemmeno su questa banalità. Anne Keller, una specie di Albero ni made In Usa, detto con tutto il rispetto per Alberoni e per gli Usa, ha scritto un libro (Sex within reason, Jonathan Cape) che sta in piedi proprio su questa convinzione. »Vna componente importante di qualsiasi gioco sono le regole — dice Anne Keller —, sono le regole che rendono un gioco diverso dall'altro. Il calcio e il rugby sono due giochi diversi perché hanno regole diverse. Nessuno può dichiarare che sta giocando a calcio mentre gioca con le regole del rugby-. E avanti di questo passo Anne Keller spiega che le regole del flirt sono diverse da quelle di altri giochi sessuali. Le regole sono quelle che più o meno consapevolmente uno segue quando fa un gioco. Se cambia le regole, non sta più giocando a quel gioco, sta giocando a un altro gioco. Tutto dipende dal fatto

Luoghi citati: Ferrara, Gran Bretagna, Mondovì, Usa