Sulla scia di Mozart si rinverdisce l'epopea dei quartetti

Sulla scia di Mozart si rinverdisce l'epopea dei quartetti Sulla scia di Mozart si rinverdisce l'epopea dei quartetti DOPO 11 vuoto lasciato dal Quartetto Italiano e quello recentissimo e altrettanto doloroso del Quartetto Amadeus, fa piacere segnalare tra le forze di rincalzo 11 nome di un nuovo gruppo, lo .Hagen Quartett», formato di giovanissimi, che ha tutti 1 numeri per raccogliere l'eredità di quel gloriosi sodalizi Ai tre fratelli Hagen. Lukas (primo violino), Veronika (viola), Clemens (violoncello) si è unita Annette Blk (secondo violino) e per la Deutsche Orammophon (Digital Stereo 423 108-1) hanno appena inciso 1 due ultimi Quartetti di Mozart, K 589 e 590. Virtuosi del rispettivo strumento, presentano già in tenera età una felice fusione, ricca di accorgimenti e astuzie degne di maestri consumati: e per l'eleganza e la soavità di certi particolari, direi che hanno guardato sopra tutto all'Amadeus come modello ideale di stile mozartiano. Le ultime testimonianze di Mozart nel campo del quartetto d'archi (1790) si differenziano nettamente dal lavori precedenti: l'originalità torrenziale dei Quartetti dedicati ad Haydn (1785) si ritira per lasciare 11 posto a una provocante economia Inventiva. E' un Mozart che si contenta di poco quello del Quartetti K - 589 e 590: i temi, già poco appariscenti di per sé, non contrastano drammaticamente ma tendono ad assimilarsi; l'Invenzione rasenta talvolta la stereotipia, e affiora qua e là una generica cantabilità settecentesca che fa pensare a Boc-, chertnl, molto amato alla corte berlinese per la quale queste pagine sono nate; il contrappunto non ha più la carica entusiastica della Jupiter, ma diventa uno schermo, una maschera, con toni quasi intellettualistici. In una parola: è come se il mondo espressivo di Cosi fan tutte, con la sua ironia, la sua razionalità appena incrinata da ombre di struggente melanconia, estenda la sua ala su queste opere; tuttavia, quello che si perde in abbondanza e originalità di temi melodici. Mozart lo recupera nella sapienza dell'architettura, nella ricerca armonica, nel lavoro minuto di derivazioni e sviluppi, nelle continue sfide lanciate all'intelligenza. Dedicati al re di Prussia (Federico Guglielmo n, valoroso violoncellista, allievo di Dupont, estimatore di Haydn e Boccherini), gli ultimi quartetti di Mozart accordano al violoncello una Inusitata preminenza: nel nostro disco Clemens Hagen padroneggia lo •strumento reale» con disinvoltura, bella cantabilita, raro equilibrio concertante. Tutti Insieme inoltre colpiscono per 11 risalto naturale dato a momenti musicali particolarmente pregnanti: come l'Incredibile audacia di modulazioni a metà del finale del K 589, o la giocosità fra forma rondò e sonata nel finale del K 590, un saggio straordinario di virtuosismo compositivo, ben degno di concludere l'esperienza quartettlstlca di Mozart. . B ->u ,iJOtorgio Pestelli i" ",r"' ■ l f ll> -S'.-jIiiiuSO VI I . B ->u ,iJOtorgio Pestelli i l f l ISO VI I 'I ili M. ,,.,1 ,,,,„■„

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