Un pappagallo ci guida in casa Flaubert

Un pappagallo ci guida i Flb Un pappagallo ci guida in casa Flaubert David Hockne Iute delle statue dedicate all'autore di Madame Bovary, controlla carte geografiche, documenti, resoconti di viaggio del tempo. Braithwalte possiede un acquarello di A. Frederick Faune con i colori di Rouen e Croisset, eseguito qualche giorno dopo che Flaubert aveva messo la parola fine sopra la sua Bovary. La vita e l'opera di Flaubert sono per Geoffrey Braithwalte come quell'acquarello: «cosi vicino e tuttavia cosi lontano». Braithwalte, che conosce l'opera di Flaubert riga dopo riga, la sua vita, anno dopo anno, si sente immerso nella nebbia come sulla Manica: se il pappagallo di Flaubert sono due, quanti scrittori e uomini ci sono nel recluso di Croisset e quante disgressioni sono possibili intorno ad ogni suo gesto? Così Braithwaite sfugge al suo autore e cercherà di procura, e La gallina sgozzata, agghiacciante ritratto di psicopatologia infan- ; Vìe).- nuatA aa o>! Ma pare inconfutabile che Quiroga fornisca la piena misura del suo talento nei racconti ispirati a Misiones, alle sterminate pianure del Chaco, all'alto Paranà. Qui la pagina si popola di lndios guarani, di mensù (braccianti salariati nella lavorazione del legname e nelle piantagioni di mate), di pescatori di tronchi che rischiano di annegare nei fiumi straripati per un misero baratto (e / pescatori di tronchi s'intitola appunto uno dei pezzi più belli della raccolta che abbiamo sottomano), di individui fuggiti dal Vecchio continente. Sono faccendieri, contrabbandieri, piccoli imprenditori, ex galeotti che s'illudono di reinventarsi un destino. E poi rettili che festeggiano la preda umana «sotto il cielo bianco di calura», formiche carnivore chiamate non per nulla castigo, capaci di divorarsi un adulto nel sonno. Sullo sfondo, la vegetazione seducente e mostruosa delle ère perdute; la Natura assediata, smitizzata ma non vinta, che sembra voglia irridere lusinghe e ricatti della scienza liberatrice. Giuseppe Cassieri Horacio Quiroga, «Racconti d'amore, di follia e di morte», Editori Riuniti, 257 pagine, lire 18.000. y, «Fe Felicitò skeping witti parrot» far deflagrare la sfigura biografica' di Flaubert, quel tanto che di lui conosciamo attraverso le sue lettere, quelle della 'Sopportata* Colet, o le testimonianze degli amici come Bouilhet, Louis de Cormenin, Alfred le Poitevin o Maxime Du Camp (di cui in questi, giorni 'Novecento» pubblica il taccuino sul viaggio Attraverso l'Oriente con Flaubert;. Man mano che Braithwaite avanza verso il cuore e il cervello del suo autore, Flaubert ingigantisce, rimpicciolisce, si scompone in un gioco di specchi, scompare per lasciar spazio al suo biografo, che si perde in annotazioni sul formaggio francese, il tempo della Normandia, il concetto di comfort, sulla ferrovia Parigi-Rouen, il tratto verso Mantes, luogo di scontri amorosi tra Flaubert e Colet, le descrizioni della cartiera che oggi sorge a Croisset dove c'era la sua

Luoghi citati: Normandia, Parigi