Il Compact disc invaderà il jazz ma non salverà i bilanci

n Compact disc invaderà il jazz n Compact disc invaderà il jazz ma non salverà i bilanci alcun corrispettivo, realizzando forme di coproduzione coi musicisti stessi. In pratica, i coati ai limitano allo stampaggio e alle buste. Afa anche cori, le vendite sono tali da rendere problematico il rientro economico. E salvo avvenimenti imprevedibili, non si vede perché nell'annata 1987-88 te cose debbano cambiare. Può darsi anzi che altri mercati, oltre a quello italiano, subiscano delle flessioni. Quello inglese è già su questa strada, e la causa sta nell'avvento — sem¬ brerebbe difficile crederlo, a un'osservazione superficiale — del compact disc, che coi suoi costi mette in crisi i piccoli distributori. Per i dischi jazz, l'ancora di salvezza più sicura è pur sempre il mercato americano, a patto di disporre di una distribuzione solida e collaudata. Quando avverrà il sorpasso dei compact disc rispetto ai long playing, nella richiesta e nell'effettivo consumo da parte del pubblico? Bonandrini non ha dubbi. Il compact disc è il grande mezzo d'ascolto del prossimo futuro, assai più della cassetta •daU di cui tanto si parla. Anche a voler limitare l'ottica al jazz, in Giappone il sorpasso è già avvennuto. negli Stati Uniti avverrà probabilmente entro quest'anno o nei primi mesi del prossimo, in Italia si può ragionevolmente prevedere per il 1989 o il 1990. Il distacco temporale fra luogo e luogo rientra nella media consueta del settore discografico. A favorire il Cd sta arrivando ti compact ^piccolo', da otto centimetri di Un Lp folk «autogestito» quale lo interroga ansiosamente sui dettagli della missione cui è stata chiamata: «Portare in grembo 11 Cuore di Gesù». Il disco è completato da un bel valzer firmato da Maurizio Marttnottl (•J't semp temp par l'amur»), e forse anche questra strada — delle nuove composizioni ispirate all'estro e ai modelli popolari, ma affrontate integralmente come musica d'autore — va intrapresa ormai con più coraggio e determinazione: altrimenti, che ci stiamo a fare? In tal senso sarà utile meditare l'esperienza di Giovanna Marini, anche se non tutti, è ovvio, sono chiamati a seguirla nella difficile via. La formazione di Ciapa Rusa, intanto, presenta due interessanti novità: la presenza dell'ottimo Sergio Berardo, già animatore del gruppo occitano •Lou Dalfin'), e quella d'una voce femminile, Marilisa Cazzaniga, che insieme a Afarco Cimino (tastiere, violoncello, batteria e sequencerj completano II cast del disco. Michele L. Straniero a cura di Francesco Vincitorio Altre mostre Venezia: Giuseppe Cesetti. Antologica con quadri dal 1925 ad oggi. Scuola Grande 8. Giovanni Evangelista, fino al 3 ottobre. Milano: «Le banche e l'arte». Opere di proprietà, restauri ed editoria. Palazzo Bagatti Valsecchi, dal 3 settembre. Ravenna: Domenico Baccarini. Opere plastiche del perìodo 1903-1907. S. Maria delle Croci, fino al 27 settembre. Saint-Vincent: Aldo Spoldt Pittura giocosa e Ironica. Centro Perriere, fino alla fine di settembre. Sestri Levante: Luigi Stradella. Un venticinquennio di pittura. Sala delle Vittorie; fino al 15 settembre. Setacea: Silvio Wolf. Immagini di GlbeUlna di un giovane fotografo. Stanze del Segno, dal 16 agosto. Auronzo: «Da a da». Una dozzina di artisti emergenti a cura di E. Cirene e G. DI Pietrantonlo. Municipio, fino al 20 settembre. Bologna: «La costruzione del senso». 10 giovani scelti da Claudio CerriteUl. Circolo Artisti fino al 18 ottobre.

Luoghi citati: Bologna, Giappone, Italia, Milano, Ravenna, Saint-vincent, Sestri Levante, Stati Uniti, Venezia