E Bougainville tornò con un fiore e il mito di Tahiti

Il diario di bordo del celebre navigatore Il diario di bordo del celebre navigatore gainville tornò con un fiore e il mito di Tahiti .i4... .-j...-' La fantasia settecentesca, che aveva fatto del viaggio immaginario uno del suol topo! più suggestivi, fu immediatamente catturata da questo rendiconto programmaticamente oggettivo. Ispirato a intenti scientifici e antropologici. Prodotto consapevole della cultura del lumi, il libro di Bougainville, per una delle contraddizioni feconde tipiche del XVIII secolo, fu letto dai contemporanei in chiave essenzialmente mitica, a incominciare da Diderot che vi scrisse In margine il celebre Supplément. Entrambi questi testi sono oggi raccolti nella splendida edizione curata da Lionello Sozzi per il Saggiatore (Louls-Antolne de Bougainville, Viaggio intorno al mondo. Con il supplemento al viaggio di Bou¬ Leoncino Leonardi. Una vasta raccolta di disegni, studi preparatori, tecniche miste su carta e sculture, anche di grandi dimensioni, con cui, a 15 anni dalla scomparsa, si vuole proporre una interpretazione più. articolata e precisa dell'artista spolettilo, nonché dimostrare la sua profonda coerenza. Al Palazzo Aironi, fino al 30 settembre. beni essenziali sono indivisi ma la religione è pressoché assente e 11 peccato sconosciuto: protetti da una natura benigna i tahitiani trascorrono la vita dediti a un ozio sereno e al libero amore. Se Bougainville non ebbe in sorte di scoprire per primo Tahiti (vi era stato preceduto dagli inglesi che avevano lasciato tangibili segni del loro passaggio, tra cui la sifilide), fu certo il creatore del suo mito. Grazie al Viaggio 11 cosi a lungo vagheggiato progetto di «Imbarco per Citerà» poteva ora seguire una rotta precisa; ad aiutare Bougainville a identificarla avevano contribuito in varia misura le sollecitazioni più disparate, dal mito rousseauViano del buon selvaggio al gusto del libertinaggio erotico, alla nostalgia del mondo pagano. Ma a più dì duecento anni di distanza 11 Viaggio intorno al mondo ci avvince innanzitutto come un grande racconto d'avventure. Il lettore italiano che lo legge ora nella bellissima traduzione di Sozzi potrà rimanere inizialmente Intimidito dalla tecnicità del linguaggio marinaro, dalla preoccupazione costante di fornire una documentazione sui fondali marini, le correnti, 1 venti, la configurazione delle coste, ma verrà presto coinvolto dalla lotta contro gli elementi, dall'ai te maral delle catastrofi e del successi, di approdi in baie meravigliose e di fughe da luoghi infernali. Con il Supplemento al viaggio di Bougainville nasce, come ha osservato Baczko, un nuovo genere, «il viaggio filosofico». Il breve dialogo che Diderot finge di aver trovato tra le carte di Bougainville e la cui prima redazione risale al 1772, costituisce uno dei testi più affascinanti e ambigui del philosophe e si sottrae a ogni definizione. Come ricorda Sozzi «utopia e riforme, sogno e ripensamento del reale vi si compongono in suggestiva, eloquente unità». Benedetta Craverl Danzatrice tahitana mento basato sull'abolizione della proprietà privata, sulla parità del diritti, su una vita scandita dal lavoro e dalla preghiera e garantita nei suoi bisogni essenziali. Sozzi ci mette tuttavia in guardia dalle dichiarazioni d'imparzialità di Bougainville che nascondono un forte pregiudizio an tlgcsuitico. Convinto «di aver assistito alla decisiva vittoria del lumi sulle tenebre superstiziose», 11 viaggiatore non sembra accorgersi che «un nuovo, più deciso e conseguente colonialismo stava sostituendo quello blanda pio e umanitario a cui 1 Gesuiti si erano attenuti per tanti anni». Utopia simmetrica e contrapposta, Tahiti occupa i capitoli nera della seconda parte del Viaggio. Anche 111 gainville di Denis Diderot, pp. 467. lire 30.000). Nei racconto di Bougainville il periplo da lui percorso si srotola sotto i nostri occhi come un lungo tappeto ricamato in cui spiccano, per rilievo di spazio e dovizia di particolari, due grandi scene centrali, rappresentazioni di due precisi luoghi geografici e insieme modelli mitici: l'Uruguay e Tahiti, le Missioni gesuitiche e l'Isola di Citerà, l'utopia teocratica e 11 regno della legge di natura. Il viaggiatore era passato per 11 Paraguay nel momento in cui 1 Gesuiti venivano espulsi dalle loro Missioni dove, per quasi due secoli, avevano governato migliaia di Indigeni con il solo consenso, n capitolo VII del Viaggio è interamente dedicato a questo audace esperi¬

Persone citate: Baczko, Benedetta Craverl, Denis Diderot, Diderot, Lionello Sozzi, Viaggio

Luoghi citati: Paraguay, Uruguay