Gli uomini d'oro di mister Shammah riciclavano i miliardi di droga e armi

Il giudice Vaudano ha scoperto in Svizzera «giri» bancari per 50 milioni di dollari Saranno interrogati il presidente della «Valsella» e il figlio Il giudice Vaudano ha scoperto in Svizzera «giri» bancari per 50 milioni di dollari Saranno interrogati il presidente della «Valsella» e il figlio Gli uomini d'oro di mister Shammah riciclavano 8 miiiordi di drogo e armi Oggi l'ora detta verità perii €avatter I legami con mafia siciliana e turca, sino ai terroristi dei «Lupi grigi» di Agca e Celenk TORINO — QU .uomini d'oro» del traffico di droga e armi hanno nelle banche della Confederazione Elvetica il •sancta sar.ctorum» per il riciclaggio del denaro «sporco». Quella Svizzera dove aveva la sua base operativa anche reagente provocatore» Aldo Anghessa coinvolto nello scandalo del «Boustany I., e dove nei giorni scorsi il giudice Istruttore di Torino, Mario Vaudano, ha compiuto sequestri di documentazione bancaria per un 'giro» valutario di 50 milioni di dollari. Riguardano le •possidenze» dei fratelli turco-jugoslavi Eyup Tirnovali, 39 anni, Sabit, 48 anni, e Vagit, 43 anni; dei loro nipoti Zekir Soydan, 32 anni, e Ramni, 34 anni; di Albert Shammah, 73 anni, commercialista di Aleppo (Siria), con uffici a Milano e Ginevra; e di Yasar Avnl detto «Musullulu», 45 anni, turco, considerato il più grande trafficante mondiale di eroina, ricercato dalle polizie di mezza Europa e dalla magistratura di Palermo per l'istruttoria nata dalle confessioni di Tommaso Buscetta. Chi sono questi «uomini d'oro»? I giudici torinesi e palermitani, che Indagano sui grandi affari di «Cosa nostra» e del «clan dei catanest», li indicano come i «tesorieri» e 1 capi dell'organizzazione legata alla mafia turca, che gestisce il traffico dell'eroina siriana e iraniana verso i mercati dell'Europa occidentale. A Palermo il giudice istruttore Giovanni Falcone (nella quarta fase dell'.istruttoria Buscetta») sta cercando i collegamenti di alcuni di loro con il mercato intemazionale delle armi n dottor Vaudano, invece, vuole violare 1 misteri e gli intrecci bancari che consentono a mafia e trafficanti turchi di gestire un immenso impero finanziario. Denaro «sporco» della droga «ripulito» con investimenti nelle banche elvetiche e la conversione in marchi tedeschi, franchi svizzeri, dollari, oro e argento. Capitali - che sono reimpiegati in attività Imprenditoriali e lnvesti- turchi dei «Lupi neri» di All Agca (l'attentatore del Papa) e dell'uomo d'affari Beldr Celenk,.anche lui coinvolto nella •Bulgarian Connection» e deceduto due anni fa a Sofia. L'aspetto finanziario dell'istruttoria della dottoressa Mineccia è stato stralciato e affidato a Vaudano. Perno delle operazioni di riciclaggio, secondo i giudici, sarebbe Albert Shammah, il commercialista di origine siriana padre della regista milanese del teatro •Pier Lombardo», Andrée Ruth Slummah. Vittima di un misterioso sequestro durato solo 24 ore, da anni il ccmercialista ha lasciato Milano e vive a Ginevra. E' colpito da ordine di cattura e molti «pentiti» dell'organizzazione italiana lo descrivono come il •grande vecchio» della finanza .nera, della mafia turca. Con lui «lavoravano» il cittadino elvetico Giovanni B rocchetti, 62 anni, di Chiasso, e U vicedirettore della •Algemalne Nederiand Bank» di Chiassa Ivo Fattorini, 54 anni, entrambi latitanti. Brocchetta raccoglieva il denaro In Italia dagli spacciatori e Fattorini lo versava sul conto •Dyastar» intestato a Vagit Tirnovali. Altri conti esistevano presso la -SBS» di Zurigo, il .Credit Sulsse» di Losanna e la «Trade Development Bank» di Ginevra». ■ Nei forzieri dell'.Unione Banche Svizzere» Vaudano ha ottenuto il sequestro di documenti che attestano movimenti per 50 milioni di dollari negli ultimi sei anni. Le perizie contabili gli- diranno se sono i soldi della droga e delle armi. Quei conti, però, hanno già portato a nomi «eccellenti»; La Mattina, Salomone, Bonanno, Palazzolo. Gli stessi uomini delle inchieste statunitensi e ticinesi sulla «Pizza Connection» di «Cosa nostra». À Massa scoppia unMASSA — Nella citta pervasa dalla paura e dallo sconcerto, rtnehiesta continua fra clamorose indiscrezioni e altrettanto clamorose smentite. Ma al giudice Augusto Lama, che conduce le indagini sul traffico internazionale di armi, 1 suoi superiori di Genova hanno intimato 11 silenzio. Lama non commenta, anche se la storia più recente dell'«Italia degli scandali» dice che altri giudici, dopo avviato in silenzio Inchieste come la sua, sono morti ammazzati. Nonostante il black-out alla stampa (deciso dalla procura massese), pero, le notizie filtrano lo stesso e le Indiscrezioni sul ruolo del personaggi implicati nella vicenda vedono sèmpre al centro la figura di Aldo Anghessa cui è stato riconosciuto il ruolo di •uomo chiave». Una chiave che non 'si è ancora capito quali porte possa aprire, almeno fino a Andrée Ruth Shammah, la regista figlia del finanziere menti di borsa sulle piazze europee e statunitensi; dollari, però, pronti a ritornare nel giro della droga e per l'acquisto del casinò. A Palermo vanno oltre: le casse della mafia turca si aprirebbero anche per finanziare, sotto forma di •prestiti», gli acquisti di armi da distribuire ai Paesi del Golfo, alla guerriglia palestinese e libanese, ai terroristi turchi delle diverse fazioni. Una pista, quella torinese, che prende le mosse dall'istruttoria del giudice Marilinda Minaccia conclusasi un anno fa con il rinvio a giudizio di 44 imputati, trafficanti e corrieri di eroina legati al •clan dei catanesi». Molti i turchi e 1 siriani che compaiono nelle 400 pagine dell'ordinanza del magistrato torinese, per un traffico che partiva da Ankara (Turchia) e Cipro, e arrivava in Sicilia (via nave) e a Vienna, Amsterdam, Milano (l'eroina era nascosta nei sottofondi dei Tir o dei pullman di agenzie turistiche turco-elvetiche e attraversava Grecia, Jugoslavia, Bulgaria, Romania e Austria). Tra il 1980 e il 1985. questa super-organizzazione (guidata dalla famiglia Tirnovali, che possiede 7 aziende In altrettante capitali europee) ha fatto giungere sino a 1500 chilogrammi di eroina o morfina base all'anno, per una valore complessivo di 20 milioni di dollari. Su traffici e corrieri si allunga anche li sospetto di collegamenti con i terroristi e. bof. un altro «gialk»): anchequando non si saprà qualcosa di più sui documenti contenuti nell'orma! famosa ventiquattrore «dimenticata» nella camera 19 dell'hotel «Majestic» di Bari. Le ultime notizie vogliono Anghessa sistemato in una celle di sicurezza di una caserma della Marina Militare della Spezia. E mentre il Sismi smentisce, lui continua a definirsi «un agente provocatore dei servisi segreti italiani*. Un infiltrato, dunque, nell'organizzazione che gestiva il traffico d'armi sia verso 1 Paesi mediorientali sia verso l'Italia. B tutto con autorizzazione a compiere determinate attività criminose per mascherarne altre. Se è vero che la valigetta «esplosiva» conteneva documenti compromettenti per la «Valsella» del Borie tu e per altre due industrie di materiale bellico, l'italiana «Mizar» (come la «Valsella» con he la naìve colpita nel Gole a i e n partecipazione della .Guardini» del Gruppo Fiat) e la svedese .Bofors», oggi dovrebbe essere una giornata estenuante per 1 due esponenti del «gotha» Imprenditoriale italiana E* previsto infatti per questa mattina l'interrogatorio di Ferdinando e Giovanni Borletti, padre e figlio, presidente e direttore della «Valsella Meccanotecnlca» di Brescia. Si tratta del secondo colloquio tra 1 dirigenti della «Valsella» e la magistratura toscana. Lunedi scorso era toccato al procuratore capo di Massa, Giovanni Panebianco, notificare ai due Bonetti gli ordini di cattura spiccati contro di loro. Oggi l'Interrogatorio entrerà nel vivo della questione. Secondo quanto già dichiarato In settimana dal loro avvocato difensore, Alberto Dall'Ora, gli Imputati si dichiareranno del tutto estranei alla Su invito del ve olfo portava armi? vicenda. La «Valsella», secondo 1 suol massimi rappresentanti, avrebbe esportato armi soltanto in Nigeria e con tutti 1 crismi della regolarità. Sabato, Invece, era stata la volta di Carmelo Mali itaria, 24 anni, consulente assicurativo di Milana residente a Voghera nel quartiere ' popolare di San Vittore, accusato di avere introdotto in Italia droga e di aver avuto' contatti con il •clan Minore» di Trapani. Tra le tante indiscrezioni, l'ultima in ordine di tempo riguarda la «Jolly Rubino», nave della compagnia Messina di Genova, colpita il 3 settembre nelle acque del Golfo Persico. Partita il 13 agosto da La Spezia «sarebbe coinvolto in qualche modo nella vicenda del traffico d'armi, vistò che non e una petroliera*. Una voce, però, che per il momento non ha trovato conferme. Donatella Bario Uni scovo massese Il giudice Vaudano ha scoperto in Svizzera «giri» bancari per 50 milioni di dollari Saranno interrogati il presidente della «Valsella» e il figlio Il giudice Vaudano ha scoperto in Svizzera «giri» bancari per 50 milioni di dollari Saranno interrogati il presidente della «Valsella» e il figlio Gli uomini d'oro di mister Shammah riciclavano 8 miiiordi di drogo e armi Oggi l'ora detta verità perii €avatter I legami con mafia siciliana e turca, sino ai terroristi dei «Lupi grigi» di Agca e Celenk TORINO — QU .uomini d'oro» del traffico di droga e armi hanno nelle banche della Confederazione Elvetica il •sancta sar.ctorum» per il riciclaggio del denaro «sporco». Quella Svizzera dove aveva la sua base operativa anche reagente provocatore» Aldo Anghessa coinvolto nello scandalo del «Boustany I., e dove nei giorni scorsi il giudice Istruttore di Torino, Mario Vaudano, ha compiuto sequestri di documentazione bancaria per un 'giro» valutario di 50 milioni di dollari. Riguardano le •possidenze» dei fratelli turco-jugoslavi Eyup Tirnovali, 39 anni, Sabit, 48 anni, e Vagit, 43 anni; dei loro nipoti Zekir Soydan, 32 anni, e Ramni, 34 anni; di Albert Shammah, 73 anni, commercialista di Aleppo (Siria), con uffici a Milano e Ginevra; e di Yasar Avnl detto «Musullulu», 45 anni, turco, considerato il più grande trafficante mondiale di eroina, ricercato dalle polizie di mezza Europa e dalla magistratura di Palermo per l'istruttoria nata dalle confessioni di Tommaso Buscetta. Chi sono questi «uomini d'oro»? I giudici torinesi e palermitani, che Indagano sui grandi affari di «Cosa nostra» e del «clan dei catanest», li indicano come i «tesorieri» e 1 capi dell'organizzazione legata alla mafia turca, che gestisce il traffico dell'eroina siriana e iraniana verso i mercati dell'Europa occidentale. A Palermo il giudice istruttore Giovanni Falcone (nella quarta fase dell'.istruttoria Buscetta») sta cercando i collegamenti di alcuni di loro con il mercato intemazionale delle armi n dottor Vaudano, invece, vuole violare 1 misteri e gli intrecci bancari che consentono a mafia e trafficanti turchi di gestire un immenso impero finanziario. Denaro «sporco» della droga «ripulito» con investimenti nelle banche elvetiche e la conversione in marchi tedeschi, franchi svizzeri, dollari, oro e argento. Capitali - che sono reimpiegati in attività Imprenditoriali e lnvesti- turchi dei «Lupi neri» di All Agca (l'attentatore del Papa) e dell'uomo d'affari Beldr Celenk,.anche lui coinvolto nella •Bulgarian Connection» e deceduto due anni fa a Sofia. L'aspetto finanziario dell'istruttoria della dottoressa Mineccia è stato stralciato e affidato a Vaudano. Perno delle operazioni di riciclaggio, secondo i giudici, sarebbe Albert Shammah, il commercialista di origine siriana padre della regista milanese del teatro •Pier Lombardo», Andrée Ruth Slummah. Vittima di un misterioso sequestro durato solo 24 ore, da anni il ccmercialista ha lasciato Milano e vive a Ginevra. E' colpito da ordine di cattura e molti «pentiti» dell'organizzazione italiana lo descrivono come il •grande vecchio» della finanza .nera, della mafia turca. Con lui «lavoravano» il cittadino elvetico Giovanni B rocchetti, 62 anni, di Chiasso, e U vicedirettore della •Algemalne Nederiand Bank» di Chiassa Ivo Fattorini, 54 anni, entrambi latitanti. Brocchetta raccoglieva il denaro In Italia dagli spacciatori e Fattorini lo versava sul conto •Dyastar» intestato a Vagit Tirnovali. Altri conti esistevano presso la -SBS» di Zurigo, il .Credit Sulsse» di Losanna e la «Trade Development Bank» di Ginevra». ■ Nei forzieri dell'.Unione Banche Svizzere» Vaudano ha ottenuto il sequestro di documenti che attestano movimenti per 50 milioni di dollari negli ultimi sei anni. Le perizie contabili gli- diranno se sono i soldi della droga e delle armi. Quei conti, però, hanno già portato a nomi «eccellenti»; La Mattina, Salomone, Bonanno, Palazzolo. Gli stessi uomini delle inchieste statunitensi e ticinesi sulla «Pizza Connection» di «Cosa nostra». À Massa scoppia unMASSA — Nella citta pervasa dalla paura e dallo sconcerto, rtnehiesta continua fra clamorose indiscrezioni e altrettanto clamorose smentite. Ma al giudice Augusto Lama, che conduce le indagini sul traffico internazionale di armi, 1 suoi superiori di Genova hanno intimato 11 silenzio. Lama non commenta, anche se la storia più recente dell'«Italia degli scandali» dice che altri giudici, dopo avviato in silenzio Inchieste come la sua, sono morti ammazzati. Nonostante il black-out alla stampa (deciso dalla procura massese), pero, le notizie filtrano lo stesso e le Indiscrezioni sul ruolo del personaggi implicati nella vicenda vedono sèmpre al centro la figura di Aldo Anghessa cui è stato riconosciuto il ruolo di •uomo chiave». Una chiave che non 'si è ancora capito quali porte possa aprire, almeno fino a Andrée Ruth Shammah, la regista figlia del finanziere menti di borsa sulle piazze europee e statunitensi; dollari, però, pronti a ritornare nel giro della droga e per l'acquisto del casinò. A Palermo vanno oltre: le casse della mafia turca si aprirebbero anche per finanziare, sotto forma di •prestiti», gli acquisti di armi da distribuire ai Paesi del Golfo, alla guerriglia palestinese e libanese, ai terroristi turchi delle diverse fazioni. Una pista, quella torinese, che prende le mosse dall'istruttoria del giudice Marilinda Minaccia conclusasi un anno fa con il rinvio a giudizio di 44 imputati, trafficanti e corrieri di eroina legati al •clan dei catanesi». Molti i turchi e 1 siriani che compaiono nelle 400 pagine dell'ordinanza del magistrato torinese, per un traffico che partiva da Ankara (Turchia) e Cipro, e arrivava in Sicilia (via nave) e a Vienna, Amsterdam, Milano (l'eroina era nascosta nei sottofondi dei Tir o dei pullman di agenzie turistiche turco-elvetiche e attraversava Grecia, Jugoslavia, Bulgaria, Romania e Austria). Tra il 1980 e il 1985. questa super-organizzazione (guidata dalla famiglia Tirnovali, che possiede 7 aziende In altrettante capitali europee) ha fatto giungere sino a 1500 chilogrammi di eroina o morfina base all'anno, per una valore complessivo di 20 milioni di dollari. Su traffici e corrieri si allunga anche li sospetto di collegamenti con i terroristi e. bof. un altro «gialk»): anchequando non si saprà qualcosa di più sui documenti contenuti nell'orma! famosa ventiquattrore «dimenticata» nella camera 19 dell'hotel «Majestic» di Bari. Le ultime notizie vogliono Anghessa sistemato in una celle di sicurezza di una caserma della Marina Militare della Spezia. E mentre il Sismi smentisce, lui continua a definirsi «un agente provocatore dei servisi segreti italiani*. Un infiltrato, dunque, nell'organizzazione che gestiva il traffico d'armi sia verso 1 Paesi mediorientali sia verso l'Italia. B tutto con autorizzazione a compiere determinate attività criminose per mascherarne altre. Se è vero che la valigetta «esplosiva» conteneva documenti compromettenti per la «Valsella» del Borie tu e per altre due industrie di materiale bellico, l'italiana «Mizar» (come la «Valsella» con he la naìve colpita nel Gole a i e n partecipazione della .Guardini» del Gruppo Fiat) e la svedese .Bofors», oggi dovrebbe essere una giornata estenuante per 1 due esponenti del «gotha» Imprenditoriale italiana E* previsto infatti per questa mattina l'interrogatorio di Ferdinando e Giovanni Borletti, padre e figlio, presidente e direttore della «Valsella Meccanotecnlca» di Brescia. Si tratta del secondo colloquio tra 1 dirigenti della «Valsella» e la magistratura toscana. Lunedi scorso era toccato al procuratore capo di Massa, Giovanni Panebianco, notificare ai due Bonetti gli ordini di cattura spiccati contro di loro. Oggi l'Interrogatorio entrerà nel vivo della questione. Secondo quanto già dichiarato In settimana dal loro avvocato difensore, Alberto Dall'Ora, gli Imputati si dichiareranno del tutto estranei alla Su invito del ve olfo portava armi? vicenda. La «Valsella», secondo 1 suol massimi rappresentanti, avrebbe esportato armi soltanto in Nigeria e con tutti 1 crismi della regolarità. Sabato, Invece, era stata la volta di Carmelo Mali itaria, 24 anni, consulente assicurativo di Milana residente a Voghera nel quartiere ' popolare di San Vittore, accusato di avere introdotto in Italia droga e di aver avuto' contatti con il •clan Minore» di Trapani. Tra le tante indiscrezioni, l'ultima in ordine di tempo riguarda la «Jolly Rubino», nave della compagnia Messina di Genova, colpita il 3 settembre nelle acque del Golfo Persico. Partita il 13 agosto da La Spezia «sarebbe coinvolto in qualche modo nella vicenda del traffico d'armi, vistò che non e una petroliera*. Una voce, però, che per il momento non ha trovato conferme. Donatella Bario Uni scovo massese