Malgrado Banfi una Domenica «In» discesa

Malgrado Banfi, una Domenica «In» discesa Malgrado Banfi, una Domenica «In» discesa PITI 'I ...M"-", In scena vecchi'Cantanti come Sergio Bruni - Premiato il personaggio «più. scemo della settimana» con lo «zucchino d'oro» Corrado ha inventato 'Domenica In-..; Baudo, per usare una sua espressione, ha «passato il livello' e l'ha fatta diventare un vero avvenimento. La Carrà l'ha movimentata involontariamente con le polemiche, mentre Gianni Boncompagni, regista dell'edizione partita ieri, l'ha scambiata per 'Pronto chi gioca'. In altre parole: la trasmissione della domenica è imperniata sulla stessa formula di quella del mattino, meno i divani e la Bonaccorti, e con l'aggiunta di centottanta ballerine. Stesse facce, compreso il simpatico Russe! Russel e un'estemporanea apparizione di Magali!, stessi motivetti di sottofondo, e perfino stesso studio, 11 4 della Dear sulla Nomentana. Il Grande Assente era Toto Cutugno, ospite fisso, colpito da una colica renale sabato e immediatamente ricoverato in clinica. Niente di grave, ma abbastanza da costringerlo al forfait. Pazienza: la sua assenza è stata compensata da una vera e propria sovrabbondanza di protagonisti. Eccoli: Lino Banfi — Forse potrebbe abbandonare la parlata finto-barese che lo ha contrassegnato finora (anche Abatantuono ha smesso di fare il 'terrundellO'). Trent'anni di gavetta ne hanno fatto una star di tutto rispetto: questa è la «sua» •Domenica In...., e se la trasmissione si salverà sarà tutto suo 11 merito. E' simpatico e piacevole da ospitare in casa, e questo è 11 segreto di un personaggio televisiva Ha adottato un, simpatico espediente: 'Questa non è la prima puntata, ma la prova generale eseguita di fronte al pubblico'. Se lo show è da rivedere, non è colpa sua. Paola Fallaci — Giornalista, sorella della più nota Oriana, ha ospitato Colette Rosselli, moglie di Indro Montanelli ed ex Donna Letizia. Hanno incominciato col parlare male delle maggiorate fisiche (che bella gaffe, con Serena Grandi 11 a due metri) e hanno continuato di palo In frasca dando, ospite e intervistatrice, l'impressione di non avere Idea di che cosa dire. Anche perché la Rosselli ha premesso che Donna Letizia era chiusa in un cassetto è non aveva voglia di tirarla fuori. Dieci minuti che sembravano pesare ad entrambe. Roberto D'Agostino — Fa venire nostalgia di Luciano Salce quando conduceva per radio la sua •Schlf-Parade» con 1 dischi più brutti della settimana. La trasmissioncina di Salce era stata abolita perché giudicata di cattivo gusto. Lo spazio di D'Agostino allora dovrebbe costare come minimo l'ostracismo a vita al suo conduttore. Anche l'ex 'lookologo', ora qualificatosi «seerootogo», se l'è presa con le maggiorate, vittima la Nielsen, rea — pare — di essersi fatta in tempi recenti la plastica al seno per aumentarne il volume. Per questo è stata omaggiata del simbolico •Zucchina d'oro», che D'Agostino ha promesso di consegnare al •personaggio più banale della settimana: Ma è ancora cosi clamoroso ricorrere al chirurgo estetico? SI: lo dice uno che veste come un clown e s'incolla all'insù 1 capelli con la lacca. Patrizio Vicedomini — In coincidenza con la trasmissione, il piccolo napoletano che movimenta 11 programma, ha compiuto undici anni Auguri. E che possa continuare ad essere simpatico com'è. Terribile l'idea di selezionarlo fra altri coetanei: come ci sono rimasti quelli a cui han detto «no»? Paulo Roberto Falcao — Sorpresa: è simpatico pure lui Ma non è il nuovo Dan Peterson. Gianni Boncompagni — Uno fra i più grandi intrattenitori radiofonici e televisivi (qualcuno lo ricorda quando gli veniva il ghiribizzo di sostituirsi alla Carrà e faceva ridere per minuti interi) si ostina a fare il regista. Ha la mania dell'applauso a scroscio che dura quattro ore filate, dei bambini (stavolta solo uno, per fortuna, non 1 venti di «Sotto le stelle»), delle riprese insensate dall'alto che al cinema sono una prassi dei film del terrore e che in tv invece non significano niente. Boncompagni ha anche la mania degli urletti che accolgono ospiti e perfino intermezzi pubblicitari come i beat negli Anni Sessanta accoglievano Antoine e Morandi. Evviva i grandi spettacoli popolari che sono da trentatré anni la struttura portante della televisione. Ma popolare non vuol dire scemo. Stefano Pettinati INTERVISTA / Da attrice a fotografa dei divi Malgrado Banfi, una Domenica «In» discesa Malgrado Banfi, una Domenica «In» discesa PITI 'I ...M"-", In scena vecchi'Cantanti come Sergio Bruni - Premiato il personaggio «più. scemo della settimana» con lo «zucchino d'oro» Corrado ha inventato 'Domenica In-..; Baudo, per usare una sua espressione, ha «passato il livello' e l'ha fatta diventare un vero avvenimento. La Carrà l'ha movimentata involontariamente con le polemiche, mentre Gianni Boncompagni, regista dell'edizione partita ieri, l'ha scambiata per 'Pronto chi gioca'. In altre parole: la trasmissione della domenica è imperniata sulla stessa formula di quella del mattino, meno i divani e la Bonaccorti, e con l'aggiunta di centottanta ballerine. Stesse facce, compreso il simpatico Russe! Russel e un'estemporanea apparizione di Magali!, stessi motivetti di sottofondo, e perfino stesso studio, 11 4 della Dear sulla Nomentana. Il Grande Assente era Toto Cutugno, ospite fisso, colpito da una colica renale sabato e immediatamente ricoverato in clinica. Niente di grave, ma abbastanza da costringerlo al forfait. Pazienza: la sua assenza è stata compensata da una vera e propria sovrabbondanza di protagonisti. Eccoli: Lino Banfi — Forse potrebbe abbandonare la parlata finto-barese che lo ha contrassegnato finora (anche Abatantuono ha smesso di fare il 'terrundellO'). Trent'anni di gavetta ne hanno fatto una star di tutto rispetto: questa è la «sua» •Domenica In...., e se la trasmissione si salverà sarà tutto suo 11 merito. E' simpatico e piacevole da ospitare in casa, e questo è 11 segreto di un personaggio televisiva Ha adottato un, simpatico espediente: 'Questa non è la prima puntata, ma la prova generale eseguita di fronte al pubblico'. Se lo show è da rivedere, non è colpa sua. Paola Fallaci — Giornalista, sorella della più nota Oriana, ha ospitato Colette Rosselli, moglie di Indro Montanelli ed ex Donna Letizia. Hanno incominciato col parlare male delle maggiorate fisiche (che bella gaffe, con Serena Grandi 11 a due metri) e hanno continuato di palo In frasca dando, ospite e intervistatrice, l'impressione di non avere Idea di che cosa dire. Anche perché la Rosselli ha premesso che Donna Letizia era chiusa in un cassetto è non aveva voglia di tirarla fuori. Dieci minuti che sembravano pesare ad entrambe. Roberto D'Agostino — Fa venire nostalgia di Luciano Salce quando conduceva per radio la sua •Schlf-Parade» con 1 dischi più brutti della settimana. La trasmissioncina di Salce era stata abolita perché giudicata di cattivo gusto. Lo spazio di D'Agostino allora dovrebbe costare come minimo l'ostracismo a vita al suo conduttore. Anche l'ex 'lookologo', ora qualificatosi «seerootogo», se l'è presa con le maggiorate, vittima la Nielsen, rea — pare — di essersi fatta in tempi recenti la plastica al seno per aumentarne il volume. Per questo è stata omaggiata del simbolico •Zucchina d'oro», che D'Agostino ha promesso di consegnare al •personaggio più banale della settimana: Ma è ancora cosi clamoroso ricorrere al chirurgo estetico? SI: lo dice uno che veste come un clown e s'incolla all'insù 1 capelli con la lacca. Patrizio Vicedomini — In coincidenza con la trasmissione, il piccolo napoletano che movimenta 11 programma, ha compiuto undici anni Auguri. E che possa continuare ad essere simpatico com'è. Terribile l'idea di selezionarlo fra altri coetanei: come ci sono rimasti quelli a cui han detto «no»? Paulo Roberto Falcao — Sorpresa: è simpatico pure lui Ma non è il nuovo Dan Peterson. Gianni Boncompagni — Uno fra i più grandi intrattenitori radiofonici e televisivi (qualcuno lo ricorda quando gli veniva il ghiribizzo di sostituirsi alla Carrà e faceva ridere per minuti interi) si ostina a fare il regista. Ha la mania dell'applauso a scroscio che dura quattro ore filate, dei bambini (stavolta solo uno, per fortuna, non 1 venti di «Sotto le stelle»), delle riprese insensate dall'alto che al cinema sono una prassi dei film del terrore e che in tv invece non significano niente. Boncompagni ha anche la mania degli urletti che accolgono ospiti e perfino intermezzi pubblicitari come i beat negli Anni Sessanta accoglievano Antoine e Morandi. Evviva i grandi spettacoli popolari che sono da trentatré anni la struttura portante della televisione. Ma popolare non vuol dire scemo. Stefano Pettinati INTERVISTA / Da attrice a fotografa dei divi