E il Granbalon parla francese

ConGipo e la banda musicale ConGipo e la banda musicale E il Granbalon parla francese Sono arrivati i brocanteurs parigini Cipo Farassino parla con il sindaco dopo il recital Dopo il gemellaggio ufficiale avvenuto sabato in Municipio fra i 290 brocanteurs del mercato delle pulci di Parigi e i 160 ambulanti del GranBalon, ieri la festa si è spostata dentro cuore, arterie e vene dei trovarobe torinesi. Nelle stradine di Porta Palazzo dove lavorano i mercanti dell'usato (e cioè nelle vie Cottolengo, Lanino, Andreis, Mameli, fino ad arrivare in piazza Borgo Dora), la delegazione parigina è stata accolta da messaggi augurali e bandierine francesi. Una cortesia che verrà ricambiata a Parigi il 17 e 18 ottobre prossimi. E' stata la banda civica in mattinata a fare gli onori di casa e non è nemmeno mancata la benedizione sul campo, impartita da don Sergio. Nel pomeriggio invece, sull'apposito palco allestito accanto all'Arsenale, la parte del leone è toccata al cantautore Gipo Farassino. II popolare chansonnier piemontese ha sfoderato per due ore canzoni e ricordi della vecchia Torino davanti a 1500 persone, riuscendo persino a fare dimenticare gli effetti di un solleone tropicale. E dopo c'è stata l'esibizione dei primi ballerini étoiles dell'Opera di Parigi, Jean-Yves Lormeau ed Elisabeth Platel seguiti da quelli della Compagnia Regionale di Danza Teatro di Torino, Marina Fisso, Guy e Christian Poggioli. Molti però hanno preferito sciamare subito nei vicoli alla ricerca del pezzo di pregio, della curiosità, dell'oggetto desiderato magari da anni: giocattoli, stampe, bastoni da passeggio, valvole, guèpières. Un guazzabuglio pittoresco, piacevole come sempre da vedere e ammirare (salvo scoprire che l'anticaglia da voi buttata tempo addietro viene ora valutata a peso d'oro). Ivano Barbiero ConGipo e la banda musicale ConGipo e la banda musicale E il Granbalon parla francese Sono arrivati i brocanteurs parigini Cipo Farassino parla con il sindaco dopo il recital Dopo il gemellaggio ufficiale avvenuto sabato in Municipio fra i 290 brocanteurs del mercato delle pulci di Parigi e i 160 ambulanti del GranBalon, ieri la festa si è spostata dentro cuore, arterie e vene dei trovarobe torinesi. Nelle stradine di Porta Palazzo dove lavorano i mercanti dell'usato (e cioè nelle vie Cottolengo, Lanino, Andreis, Mameli, fino ad arrivare in piazza Borgo Dora), la delegazione parigina è stata accolta da messaggi augurali e bandierine francesi. Una cortesia che verrà ricambiata a Parigi il 17 e 18 ottobre prossimi. E' stata la banda civica in mattinata a fare gli onori di casa e non è nemmeno mancata la benedizione sul campo, impartita da don Sergio. Nel pomeriggio invece, sull'apposito palco allestito accanto all'Arsenale, la parte del leone è toccata al cantautore Gipo Farassino. II popolare chansonnier piemontese ha sfoderato per due ore canzoni e ricordi della vecchia Torino davanti a 1500 persone, riuscendo persino a fare dimenticare gli effetti di un solleone tropicale. E dopo c'è stata l'esibizione dei primi ballerini étoiles dell'Opera di Parigi, Jean-Yves Lormeau ed Elisabeth Platel seguiti da quelli della Compagnia Regionale di Danza Teatro di Torino, Marina Fisso, Guy e Christian Poggioli. Molti però hanno preferito sciamare subito nei vicoli alla ricerca del pezzo di pregio, della curiosità, dell'oggetto desiderato magari da anni: giocattoli, stampe, bastoni da passeggio, valvole, guèpières. Un guazzabuglio pittoresco, piacevole come sempre da vedere e ammirare (salvo scoprire che l'anticaglia da voi buttata tempo addietro viene ora valutata a peso d'oro). Ivano Barbiero

Persone citate: Andreis, Christian Poggioli, Elisabeth Platel, Farassino, Gipo Farassino, Ivano Barbiero, Lanino, Mameli

Luoghi citati: Parigi, Torino