Quel «testimone» usato come clava

Violenza a sorpresa nella finale della 4x400 maschile Violenza a sorpresa nella finale della 4x400 maschile Quel «testimone» usato come clava bilmente per vendicarsi di una scorrettezza precedentemente subita. Come reagisca Henrich non si vede, ma intanto entrano in contatto Lomtev e il keniano Anzrah. ET un attimo e Lomtev vola via abbattendosi sul cordolo della pista adesso vittima di una spallata e di un maligno sgambetto. il pubblico della curva nord fischia, ma per 1 giudici é tutto regolare. Se aggiungete le botte scambiate al terzo e quarto cambiò quando si cercano le migliori posizioni, ne viene fuori un'immagine di atletica violenta che non piace affatto. . , g VtgL ROMA — Nell'atletica il contatto fisico avviene soltanto nelle gare di corsa. Dagli 800 m in su mani, gomiti e spalle a volte contano quanto le gambe, anche se il fair-play nel maratoneta non può essere un optional e in pista ci sono giudici e pubblico a frenare impeti eccessivi. In questi mondiali tutto era filato liscio, con le sole cadute nelle siepi (decisiva quella di Klpkenboi nel tentativo di contrastare Panetta) che costituiscono comunque una costante, fanno parte del gioco. Tutto liscio fino alle staffette. Nella semifinale della 4x400 maschile il tedésco orientale Moeller sospen¬ deva di colpo l'azione in pieno rettilineo, mentre lottava fianco a fianco con il giamaicano Morris. Aveva ricevuto una «bastonata» con 11 testimone da parte dell'avversario e aveva lasciato cadere il proprio. Logica la disperazione dei compagni, in particolare di Thomas Schoenlebe fresco campione del 400 che avrebbe corso l'ultima frazione per una probabile rimonta. Ieri nella finale è successo di peggio. Nella seconda frazione, grande bagarre sulla seconda curva. Sono in tre in lotta: il russo Lomtev dà il testimone direttamente sulla testa di Henrich tedesco occidentale, proba¬ . , g. VtgL Violenza a sorpresa nella finale della 4x400 maschile Violenza a sorpresa nella finale della 4x400 maschile Quel «testimone» usato come clava bilmente per vendicarsi di una scorrettezza precedentemente subita. Come reagisca Henrich non si vede, ma intanto entrano in contatto Lomtev e il keniano Anzrah. ET un attimo e Lomtev vola via abbattendosi sul cordolo della pista adesso vittima di una spallata e di un maligno sgambetto. il pubblico della curva nord fischia, ma per 1 giudici é tutto regolare. Se aggiungete le botte scambiate al terzo e quarto cambiò quando si cercano le migliori posizioni, ne viene fuori un'immagine di atletica violenta che non piace affatto. . , g VtgL ROMA — Nell'atletica il contatto fisico avviene soltanto nelle gare di corsa. Dagli 800 m in su mani, gomiti e spalle a volte contano quanto le gambe, anche se il fair-play nel maratoneta non può essere un optional e in pista ci sono giudici e pubblico a frenare impeti eccessivi. In questi mondiali tutto era filato liscio, con le sole cadute nelle siepi (decisiva quella di Klpkenboi nel tentativo di contrastare Panetta) che costituiscono comunque una costante, fanno parte del gioco. Tutto liscio fino alle staffette. Nella semifinale della 4x400 maschile il tedésco orientale Moeller sospen¬ deva di colpo l'azione in pieno rettilineo, mentre lottava fianco a fianco con il giamaicano Morris. Aveva ricevuto una «bastonata» con 11 testimone da parte dell'avversario e aveva lasciato cadere il proprio. Logica la disperazione dei compagni, in particolare di Thomas Schoenlebe fresco campione del 400 che avrebbe corso l'ultima frazione per una probabile rimonta. Ieri nella finale è successo di peggio. Nella seconda frazione, grande bagarre sulla seconda curva. Sono in tre in lotta: il russo Lomtev dà il testimone direttamente sulla testa di Henrich tedesco occidentale, proba¬ . , g. VtgL

Persone citate: Henrich, Moeller, Panetta, Thomas Schoenlebe

Luoghi citati: Roma