All'asta i magnifici gioielli donati da Lauro alla moglie

Oggi a Venezia malinconica eco del crack finanziario dell'armatore napoletano Oggi a Venezia malinconica eco del crack finanziario dell'armatore napoletano All'asta i magnifici gioielli donati da Laura alla me La vedova, Eliana NAPOLI — Ha già fatto sapere che non ci sarà, oggi, nel palazzo Giovarmeli! a Venezia: •Non me la sento di vedere andar via tanti pestai delia mia vita: E la vita fortunata di Eliana Merolla, vedova Lauro, è costellata di splendide gemme, di diamanti e perle, di oro e brillanti. Un vero e proprio tesoro, che la casa d'aste Semenzaio metterà in vendita oggi. I monili sono quelli che Eliana Merolla, oggi cinquantaduenne, ebbe in dono dal defunto marito, l'armatore Achille Lauro, «'o comandante», l'amato e odiato padre-padrone di Napoli. II valore del tesoro, anche se non precisato,-deve essere altissimo. La casa d'aste Semenzaio fa sapere che «molti dei monili della collegione Lauro sono firmati dai pili prestigiosi nomi dell'oreficeria mondiale: Bulgari, Cartier, Van Cleef e Arpels». Collier di brillanti, una borsetta da sera In maglia d'oro tempestata di fiori di rubini e diamanti, collane di zaffiri e smeraldi, bracciali da cento milioni e passa sono solo alcuni del gioielli esposti a Venezia da giovedì scorso. Nell'elenco figura anche una preziosa tabacchiera francese, sul cui coperchio un gioielliere realizzò un piccolo veliero fatto con brillanti. L'asta non ha nulla a che Savona: rinviati a Merolla, che vive a Roma ha deciso di disfarsi dei preziosi ro. Lui, «'o comandante»,- era il padrone del «Roma», di una grande flotta e di tutta Napoli. Monarchico, poi missino, a lungo sindaco di Napoli e presidente della squadra di caldo, don Achille era l'uomo più odiato e amato, più temuto e riverito. Negli Anni Cinquanta la figura di quell'uomo già attempato, dall'espressione tra il sornione e U paternallstico, era già circondata dalla leggenda. E regista Franco Rosi si ispirò a lui nel suo film «Le mani sulla città». Le sinistre lo accusavano di perpetrare uno dei più feroci «sacchi edilizi» che la storia di Napoli avesse mal conosciuto, ma lui ignorava ogni critica. • Kim Capri» trovò in Achille Lauro un fervente ammiratore. Per la giovane aspirante attrice il terribile comandante, l'uomo politico che ad ogni elettore consegnava un pacco di pasta ed una scarpa, una sola scarpa In attesa di verificare l'esito delle elezioni per donare l'altra, era un formidabile protettore. Strappò la promessa di un lancio alla grande nel mondo del cinema, e la parola fu mantenuta: nel 1958 «Kim Capri» firmò un contratto per un lungometraggio a colorì. Soggetto di Guglielmo Giannini, l'.Uomo qualunque», sceneggiatura di Anton fare con quella precedente, curata dalla stessa casa, e che risale a tre anni fa. Allora 1 beni del defunto armatore andarono all'Incanto dopo un crack finanziario valutato in centinaia di miliardi. I monili in vendita oggi sono di proprietà di donna Eliana, che vive In un appartamento sulla Nomentana, a Roma. 'Sono costretta con dolore a privarmi dei ricordi dèlia mia vita — dice la. vedova Lauro —. La mia scelta è determinata da pura necessità: Negli Anni Cinquanta Eliana Merolla era una procace e disinvolta ragazza che da poco aveva compiuto i diciotto anni. Figlia di uno sconosciuto antiquario napoletano, decise di lanciarsi nel mondo del cinema con un Improbabile nome d'arte: ■Kim Capri». Bella quanto ambiziosa, colse la palla al balzo quando il quotidiano napoletano «Roma» lanciò un concorso di bellezza. •Kim Capri» non vinse, ma forse già allora sentiva che alla lunga la dea bendata l'avrebbe favorita. Prese coraggio, sostenne di essere stata vittima di gravi irregolarità durante la selezione, minacciò uno scandalo e fini col rivolgersi ad Achille Lau¬ «per necessità» Giulio Majano, protagonista maschile Walter Chiarì. Ma alla lunga le Insidie di Cinecittà Indussero Eliana Merolla a smettere 11 difficile mestiere di attrice. La sua tormentata relazione con Achille Lauro, osteggiata dalla famiglia del comandante, si concluse con un sobrio e discreto matrimonio, celebrato 1131 marzo del 1970 in una chiesa all'Arco Mirel11, nei pressi della villa dell'armatore. Da allora di Eliana Merolla si è parlato poco, e se ne è saputo ancor meno. Se in tanti l'hanno accusata di avere plagiato e sfruttato 11 marito ormai vecchio, altri la ricordano sempre presente al capezzale del marito morente, pronta ad assisterlo giorno e notte. Dopo la morte del marito, tra lei e la famiglia del comandante Iniziò un'intricata controversia giudiziaria ancora lontana dalla conclusione. Nel 1984, quando i beni di Achille Lauro furono messi in vendita, Eliana Merolla non comparve nella villa di via Crispi affollata di acquirenti e curiosi. Si ritirò, in sordina, in un appartamento sulla Nomentana, a Roma. Ma portò con sé 11 tesoro donatogli dal munifico e Innamorato marito, lo stesso che oggi sarà messo in vendita. Fulvio MUone Oggi a Venezia malinconica eco del crack finanziario dell'armatore napoletano Oggi a Venezia malinconica eco del crack finanziario dell'armatore napoletano All'asta i magnifici gioielli donati da Laura alla me La vedova, Eliana NAPOLI — Ha già fatto sapere che non ci sarà, oggi, nel palazzo Giovarmeli! a Venezia: •Non me la sento di vedere andar via tanti pestai delia mia vita: E la vita fortunata di Eliana Merolla, vedova Lauro, è costellata di splendide gemme, di diamanti e perle, di oro e brillanti. Un vero e proprio tesoro, che la casa d'aste Semenzaio metterà in vendita oggi. I monili sono quelli che Eliana Merolla, oggi cinquantaduenne, ebbe in dono dal defunto marito, l'armatore Achille Lauro, «'o comandante», l'amato e odiato padre-padrone di Napoli. II valore del tesoro, anche se non precisato,-deve essere altissimo. La casa d'aste Semenzaio fa sapere che «molti dei monili della collegione Lauro sono firmati dai pili prestigiosi nomi dell'oreficeria mondiale: Bulgari, Cartier, Van Cleef e Arpels». Collier di brillanti, una borsetta da sera In maglia d'oro tempestata di fiori di rubini e diamanti, collane di zaffiri e smeraldi, bracciali da cento milioni e passa sono solo alcuni del gioielli esposti a Venezia da giovedì scorso. Nell'elenco figura anche una preziosa tabacchiera francese, sul cui coperchio un gioielliere realizzò un piccolo veliero fatto con brillanti. L'asta non ha nulla a che Savona: rinviati a Merolla, che vive a Roma ha deciso di disfarsi dei preziosi ro. Lui, «'o comandante»,- era il padrone del «Roma», di una grande flotta e di tutta Napoli. Monarchico, poi missino, a lungo sindaco di Napoli e presidente della squadra di caldo, don Achille era l'uomo più odiato e amato, più temuto e riverito. Negli Anni Cinquanta la figura di quell'uomo già attempato, dall'espressione tra il sornione e U paternallstico, era già circondata dalla leggenda. E regista Franco Rosi si ispirò a lui nel suo film «Le mani sulla città». Le sinistre lo accusavano di perpetrare uno dei più feroci «sacchi edilizi» che la storia di Napoli avesse mal conosciuto, ma lui ignorava ogni critica. • Kim Capri» trovò in Achille Lauro un fervente ammiratore. Per la giovane aspirante attrice il terribile comandante, l'uomo politico che ad ogni elettore consegnava un pacco di pasta ed una scarpa, una sola scarpa In attesa di verificare l'esito delle elezioni per donare l'altra, era un formidabile protettore. Strappò la promessa di un lancio alla grande nel mondo del cinema, e la parola fu mantenuta: nel 1958 «Kim Capri» firmò un contratto per un lungometraggio a colorì. Soggetto di Guglielmo Giannini, l'.Uomo qualunque», sceneggiatura di Anton fare con quella precedente, curata dalla stessa casa, e che risale a tre anni fa. Allora 1 beni del defunto armatore andarono all'Incanto dopo un crack finanziario valutato in centinaia di miliardi. I monili in vendita oggi sono di proprietà di donna Eliana, che vive In un appartamento sulla Nomentana, a Roma. 'Sono costretta con dolore a privarmi dei ricordi dèlia mia vita — dice la. vedova Lauro —. La mia scelta è determinata da pura necessità: Negli Anni Cinquanta Eliana Merolla era una procace e disinvolta ragazza che da poco aveva compiuto i diciotto anni. Figlia di uno sconosciuto antiquario napoletano, decise di lanciarsi nel mondo del cinema con un Improbabile nome d'arte: ■Kim Capri». Bella quanto ambiziosa, colse la palla al balzo quando il quotidiano napoletano «Roma» lanciò un concorso di bellezza. •Kim Capri» non vinse, ma forse già allora sentiva che alla lunga la dea bendata l'avrebbe favorita. Prese coraggio, sostenne di essere stata vittima di gravi irregolarità durante la selezione, minacciò uno scandalo e fini col rivolgersi ad Achille Lau¬ «per necessità» Giulio Majano, protagonista maschile Walter Chiarì. Ma alla lunga le Insidie di Cinecittà Indussero Eliana Merolla a smettere 11 difficile mestiere di attrice. La sua tormentata relazione con Achille Lauro, osteggiata dalla famiglia del comandante, si concluse con un sobrio e discreto matrimonio, celebrato 1131 marzo del 1970 in una chiesa all'Arco Mirel11, nei pressi della villa dell'armatore. Da allora di Eliana Merolla si è parlato poco, e se ne è saputo ancor meno. Se in tanti l'hanno accusata di avere plagiato e sfruttato 11 marito ormai vecchio, altri la ricordano sempre presente al capezzale del marito morente, pronta ad assisterlo giorno e notte. Dopo la morte del marito, tra lei e la famiglia del comandante Iniziò un'intricata controversia giudiziaria ancora lontana dalla conclusione. Nel 1984, quando i beni di Achille Lauro furono messi in vendita, Eliana Merolla non comparve nella villa di via Crispi affollata di acquirenti e curiosi. Si ritirò, in sordina, in un appartamento sulla Nomentana, a Roma. Ma portò con sé 11 tesoro donatogli dal munifico e Innamorato marito, lo stesso che oggi sarà messo in vendita. Fulvio MUone