Acqui Storia a «Balbo» di Piero Bianucci

Acqui Storia a «Balbo» Acqui Storia a «Balbo» DALL'INVIATO ACQUI TERME — Giorgio Rochat è il vincitore della ventesima edizione del premio «Acqui Storia», dotato di dieci milioni. Non è stata un'affermazione pacifica. La sua biografia di Italo Balbo, edita dalla Utet. ha fatto discutere a lungo la giuria (formata, tra gli altri, da Marcello Venturi, Emilio Pozzi. Massimo L. Salvadorì, Mario Lombardo, Angelo Del Boca. Arturo Colombo, Gian Mario Bravo. Valerio Castronovo. Maurilio Guasco e Ferruccio Borio). L'antagonista più irriducibile di Rochat è stato Salvo Mastellone. autore di una Storia della democrazia in Europa da Montesquieu a Kelsen, pure edita dalla Utet. E' facile spiegare le diver¬ genze della giuria. I libri di Rochat e di Mastellone sono cosi diversi da risultare praticamente non confrontabili in base a un criterio comune. Tanto che la giuria ha anche esaminato l'ipotesi dell'ex aequo. Il Balbo di Rochat è la miglior biografia di uno dei più rappresentativi gerarchi di Mussolini: uno studio acutamente critico, di piacevole lettura e di solida documentazione (benché a Rochat non sia stato consentito di accedere all'archivio della famiglia). La Storia della democrazia in Europa di Mastellone è invece soprattutto un libro di idee, indubbiamente attuale se si tiene conto del dibattito in corso sui meccanismi democratici, ma anche di lettura più difficile. Ancora: il Rochat ha evi- dentemente i limiti di respiro storiografico che non può non avere la biografia di un singolo personaggio; il Mastellone, nel suo tentativo di sintesi, rischia talvolta di scadere da saggio originale a compilazione manualistica. Scartata la soluzione dell'ex aequo, il Balbo ha poi vinto con un ristretto margine di voti. In ogni caso, anche al di là dell'opera premiata Giorgio Rochat — che ricopre la cattedra di storia contemporanea presso la facoltà di Scienze politiche dell'Università di Torino — entra a buon diritto nell'albo d'onore dell'.Acqul Storia» per il suo lungo e profondo impegno storiografico: basti ricordare la militanza nel direttivo dell'Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione e ì suoi studi sulle vicende dell'esercito italiano, sul colonialismo e sull'Italia nella prima guerra mondiale. Unanimi le scelte riguardo agli altri premi. Per l'opera prima si è affermato Lucio Caracciolo con Alba di guerra fredda, edito da Laterza. La «Targa Terracini» è andata a La vita offesa, a cura di Anna Bravo e Daniele Jalla (editore Franco Angeli), una sconvolgente raccolta di testimonianze di duecento sopravvissuti ai lager nazisti. n premio «Testimoni del tempo», infine, è andato a ad attirare l'attenzione, quest'anno, sul versante scientifico: sarà assegnato al «padre» della psicoanalisi italiana Cesare Musatti, al cancerologo Paolo Veronesi, al fisico Tullio Regge e al moralista gesuita Bartolomeo Sorge. In occasione della premiazione, In calendario per 11 24 ottobre, i «testimoni del tempo» si confronteranno In una tavola rotonda sul tenia «Scienza ed etica». Piero Bianucci Acqui Storia a «Balbo» Acqui Storia a «Balbo» DALL'INVIATO ACQUI TERME — Giorgio Rochat è il vincitore della ventesima edizione del premio «Acqui Storia», dotato di dieci milioni. Non è stata un'affermazione pacifica. La sua biografia di Italo Balbo, edita dalla Utet. ha fatto discutere a lungo la giuria (formata, tra gli altri, da Marcello Venturi, Emilio Pozzi. Massimo L. Salvadorì, Mario Lombardo, Angelo Del Boca. Arturo Colombo, Gian Mario Bravo. Valerio Castronovo. Maurilio Guasco e Ferruccio Borio). L'antagonista più irriducibile di Rochat è stato Salvo Mastellone. autore di una Storia della democrazia in Europa da Montesquieu a Kelsen, pure edita dalla Utet. E' facile spiegare le diver¬ genze della giuria. I libri di Rochat e di Mastellone sono cosi diversi da risultare praticamente non confrontabili in base a un criterio comune. Tanto che la giuria ha anche esaminato l'ipotesi dell'ex aequo. Il Balbo di Rochat è la miglior biografia di uno dei più rappresentativi gerarchi di Mussolini: uno studio acutamente critico, di piacevole lettura e di solida documentazione (benché a Rochat non sia stato consentito di accedere all'archivio della famiglia). La Storia della democrazia in Europa di Mastellone è invece soprattutto un libro di idee, indubbiamente attuale se si tiene conto del dibattito in corso sui meccanismi democratici, ma anche di lettura più difficile. Ancora: il Rochat ha evi- dentemente i limiti di respiro storiografico che non può non avere la biografia di un singolo personaggio; il Mastellone, nel suo tentativo di sintesi, rischia talvolta di scadere da saggio originale a compilazione manualistica. Scartata la soluzione dell'ex aequo, il Balbo ha poi vinto con un ristretto margine di voti. In ogni caso, anche al di là dell'opera premiata Giorgio Rochat — che ricopre la cattedra di storia contemporanea presso la facoltà di Scienze politiche dell'Università di Torino — entra a buon diritto nell'albo d'onore dell'.Acqul Storia» per il suo lungo e profondo impegno storiografico: basti ricordare la militanza nel direttivo dell'Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione e ì suoi studi sulle vicende dell'esercito italiano, sul colonialismo e sull'Italia nella prima guerra mondiale. Unanimi le scelte riguardo agli altri premi. Per l'opera prima si è affermato Lucio Caracciolo con Alba di guerra fredda, edito da Laterza. La «Targa Terracini» è andata a La vita offesa, a cura di Anna Bravo e Daniele Jalla (editore Franco Angeli), una sconvolgente raccolta di testimonianze di duecento sopravvissuti ai lager nazisti. n premio «Testimoni del tempo», infine, è andato a ad attirare l'attenzione, quest'anno, sul versante scientifico: sarà assegnato al «padre» della psicoanalisi italiana Cesare Musatti, al cancerologo Paolo Veronesi, al fisico Tullio Regge e al moralista gesuita Bartolomeo Sorge. In occasione della premiazione, In calendario per 11 24 ottobre, i «testimoni del tempo» si confronteranno In una tavola rotonda sul tenia «Scienza ed etica». Piero Bianucci

Luoghi citati: Acqui Terme, Europa, Italia