Golf le tre condizioni per far partire le navi di Emilio Pucci

Oggi il nuovo Parlamento è atteso da un burrascoso esordio Oggi il nuovo Parlamento è atteso da un burrascoso esordio Golf os le tre condizioni per far partire le navi Ieri la lotteria legata alla Regata di Venezia Due miliardi a Milano 500 milioni ad Aosta Il de Ciccardini: « ROMA — Esordio difficile, burrascoso per 11 nuovo Parlamento, chiamato da oggi a discutere sull'invio della flotta Italiana nel Golfo Persico. Un problema che scuote la maggioranza, accende le tensioni tra cattolici e laici, e riapre vecchie ferite tra pei e pai. D governo Qoria vorrebbe mantenere il dibattito a livello delle commissioni Difesa del Senato e della Camera, convocate rispettivamente per oggi alle 16 e per domattina. Ma comunisti, demoproletari, radicali e verdi reclamano la discussione In aula con tanto di voto finale. Col passare delle ore, la soluzione dell'aula sembra più vicina (mercoledì la convocazione?), anche perché in casa de, sulla spinta delle proteste avanzate dal mondo cattolico, affiorano perplessità sulla missione militare nel Golfo. Portavoce di questo malessere, avvertito soprattutto dalla corrente andreottiana, è Bartolo Ciccardini, componente della commissione Difesa della Camera e già sottosegreta¬ Chiarezza sui compiti, basi navali e protezione parlamentari rio alla Difesa. Ciccardini ha chiesto ieri precise garanzie prima di dare «disco verde, alla flotta. L'esponente de parla di • tre condizioni irrinunciabili: 1) una chiarezza assoluta sui compiti, sulle direttive militari e sulle modalità di collaborazione con gli alleati; 2) la disponibilità di una base navale per appoggiarsi in caso di emergenza e la disponibilità di una base aerea per necessità logistiche; 3) una necessaria copertura aerea, senza la quale le nostre navi sarebbero facile bersaglio: Bolo dopo questi chiarimenti «lo decisione del governo potrebbe anche essere approvata: Ed è proprio quell'anche che mette nuova inquietudine al governo Goria. Se molti altri democristiani la pensano come Ciccardini (ipotesi assai probabile), il ministro della Difesa, 11 liberale Valerio Zanone — che vorrebbe far salpare la task-force entro giovedì — non potrà pensare di liquidare la faccenda con una semplice relazione alle Commissioni D governo vorrebbe evitare l'aula ed ancor più 1 rischi di una votazione finale. D pericolo è avvertito soprattutto dalle forze laiche della coalizione (psi, psdl, pri e pll), le piti convinte dell'Intervento militare («ma non di guerra*). Non a caso, il liberale Antonio PatueUl chiede la fiducia (e quindi 11 voto palese) «se il Parlamento esigerà di votare sulltni- Dalla Spezia sono salpate in dieci LA SPEZIA — Sono dieci le navi italiane salpate ieri, quasi alla chetichella, dal porto della Spezia. Per ora, la destinazione resta Taranto o Augusta. Dopo la decisione delle Camere, faranno rotta verso 11 Golfo Persico. (Servizio a pagina 2). aerea» - Pressione per stativa italiana di pace nel Golfo-. La decisione se andare in aula o no spetterà comunque al capigruppo parlamentari che dovrebbero riunirsi stamattina. In vista del dibattito, in aula o in commissione, si delineano gli schieramenti tra •interventisti», «colombe» e .neutrali.. La giornata domenicale ha registrato un lungo rosario di dichiarazioni e di precisazioni Mentre da Palazzo Chigi si ribadisce l'unanimità nella decisione di venerdì il presidente del gruppo liberale alla Camera, Paolo Battistuzzi, riconosce che ■ i rischi della guerra non piacciono a nessuno, ma capitano dei momenti in cui lo Stato deve fare delle scelte. Deve farle per il Golfo come per Porco Azzurro. E non è solo una coincidenza che guanti ieri volevano l'elicottero, oggi rifiutano le navi*. In sintonia con il pll, socialisti, repubblicani e socialdemocratici n ministro Tognoli (psi) sottolinea che .Jinrio di navi a protezione dei mercantili italiani, oltre ad assicurare i necessari rifornimenti di ~**tftl ~**tftl un dibattito in aula petrolio al nostro Paese, non può in alcun modo ostacolare le iniziative di pace dellX>nu per le quali il sostegno italiano rimane pieno e convinto». Anche Puletti (psdl) è polemico con U mondo cattolico e il ministro Granelli che in pratica ha rotto l'isolamento nei confronti di Andreotti nell'ultimo Consiglio del ministri Ma la questione del Golfo ha riaperto lo «strappo» a sinistra. Psi e pei tornano a guardarsi in cagnesco e si scambiano accuse feroci. Il primo evidenzia il filosovietlsmo del pei che puntualmente emerge nelle questioni che contano. □ secondo replica da Bologna con 11 •moderato» Luciano Lama che punta il dito contro «un disegno del governo che è certamente sbagliato e pericoloso». Ad avvelenare ulteriormente 11 clima ci sono poi i clamorosi sviluppi dell'inchiesta sul traffico d'armi. Una questione che i demoproletari vogliono portare in primo piano nel dibattito sulla flotta. Venezia, lina veduta del Canal Grande durante la regata storica, senza i gondolieri Terzo premio: 500 milioni L 50463 Aosta, Uosa VENEZIA — Ecco 1 biglietti che hanno vinto 1 miliardi della lotteria di Venezia abbinata alla regata storica (la serie, 11 numero, la provincia dove è stato venduto U biglietto e il gondolino cui era abbinato il biglietto): Ed ecco i sei premi di seconda categoria che vincono ciascuno 100 milioni: AL 04705 Milano, Gondolino celeste Q 40455 Milano, Bianco M 65992 Milano, Canarin Q 33778 Modena, Rosso R 24990 Reggio Emilia, Verde AE 45291 Milano, Viola Primo premio: due miliardi U 67091 Milano, Arancio Secondo premio: un miliardo T 46117 Roma, Maron (Gli altri premi a pagina 8) Emilio Pucci Oggi il nuovo Parlamento è atteso da un burrascoso esordio Oggi il nuovo Parlamento è atteso da un burrascoso esordio Golf os le tre condizioni per far partire le navi Ieri la lotteria legata alla Regata di Venezia Due miliardi a Milano 500 milioni ad Aosta Il de Ciccardini: « ROMA — Esordio difficile, burrascoso per 11 nuovo Parlamento, chiamato da oggi a discutere sull'invio della flotta Italiana nel Golfo Persico. Un problema che scuote la maggioranza, accende le tensioni tra cattolici e laici, e riapre vecchie ferite tra pei e pai. D governo Qoria vorrebbe mantenere il dibattito a livello delle commissioni Difesa del Senato e della Camera, convocate rispettivamente per oggi alle 16 e per domattina. Ma comunisti, demoproletari, radicali e verdi reclamano la discussione In aula con tanto di voto finale. Col passare delle ore, la soluzione dell'aula sembra più vicina (mercoledì la convocazione?), anche perché in casa de, sulla spinta delle proteste avanzate dal mondo cattolico, affiorano perplessità sulla missione militare nel Golfo. Portavoce di questo malessere, avvertito soprattutto dalla corrente andreottiana, è Bartolo Ciccardini, componente della commissione Difesa della Camera e già sottosegreta¬ Chiarezza sui compiti, basi navali e protezione parlamentari rio alla Difesa. Ciccardini ha chiesto ieri precise garanzie prima di dare «disco verde, alla flotta. L'esponente de parla di • tre condizioni irrinunciabili: 1) una chiarezza assoluta sui compiti, sulle direttive militari e sulle modalità di collaborazione con gli alleati; 2) la disponibilità di una base navale per appoggiarsi in caso di emergenza e la disponibilità di una base aerea per necessità logistiche; 3) una necessaria copertura aerea, senza la quale le nostre navi sarebbero facile bersaglio: Bolo dopo questi chiarimenti «lo decisione del governo potrebbe anche essere approvata: Ed è proprio quell'anche che mette nuova inquietudine al governo Goria. Se molti altri democristiani la pensano come Ciccardini (ipotesi assai probabile), il ministro della Difesa, 11 liberale Valerio Zanone — che vorrebbe far salpare la task-force entro giovedì — non potrà pensare di liquidare la faccenda con una semplice relazione alle Commissioni D governo vorrebbe evitare l'aula ed ancor più 1 rischi di una votazione finale. D pericolo è avvertito soprattutto dalle forze laiche della coalizione (psi, psdl, pri e pll), le piti convinte dell'Intervento militare («ma non di guerra*). Non a caso, il liberale Antonio PatueUl chiede la fiducia (e quindi 11 voto palese) «se il Parlamento esigerà di votare sulltni- Dalla Spezia sono salpate in dieci LA SPEZIA — Sono dieci le navi italiane salpate ieri, quasi alla chetichella, dal porto della Spezia. Per ora, la destinazione resta Taranto o Augusta. Dopo la decisione delle Camere, faranno rotta verso 11 Golfo Persico. (Servizio a pagina 2). aerea» - Pressione per stativa italiana di pace nel Golfo-. La decisione se andare in aula o no spetterà comunque al capigruppo parlamentari che dovrebbero riunirsi stamattina. In vista del dibattito, in aula o in commissione, si delineano gli schieramenti tra •interventisti», «colombe» e .neutrali.. La giornata domenicale ha registrato un lungo rosario di dichiarazioni e di precisazioni Mentre da Palazzo Chigi si ribadisce l'unanimità nella decisione di venerdì il presidente del gruppo liberale alla Camera, Paolo Battistuzzi, riconosce che ■ i rischi della guerra non piacciono a nessuno, ma capitano dei momenti in cui lo Stato deve fare delle scelte. Deve farle per il Golfo come per Porco Azzurro. E non è solo una coincidenza che guanti ieri volevano l'elicottero, oggi rifiutano le navi*. In sintonia con il pll, socialisti, repubblicani e socialdemocratici n ministro Tognoli (psi) sottolinea che .Jinrio di navi a protezione dei mercantili italiani, oltre ad assicurare i necessari rifornimenti di ~**tftl ~**tftl un dibattito in aula petrolio al nostro Paese, non può in alcun modo ostacolare le iniziative di pace dellX>nu per le quali il sostegno italiano rimane pieno e convinto». Anche Puletti (psdl) è polemico con U mondo cattolico e il ministro Granelli che in pratica ha rotto l'isolamento nei confronti di Andreotti nell'ultimo Consiglio del ministri Ma la questione del Golfo ha riaperto lo «strappo» a sinistra. Psi e pei tornano a guardarsi in cagnesco e si scambiano accuse feroci. Il primo evidenzia il filosovietlsmo del pei che puntualmente emerge nelle questioni che contano. □ secondo replica da Bologna con 11 •moderato» Luciano Lama che punta il dito contro «un disegno del governo che è certamente sbagliato e pericoloso». Ad avvelenare ulteriormente 11 clima ci sono poi i clamorosi sviluppi dell'inchiesta sul traffico d'armi. Una questione che i demoproletari vogliono portare in primo piano nel dibattito sulla flotta. Venezia, lina veduta del Canal Grande durante la regata storica, senza i gondolieri Terzo premio: 500 milioni L 50463 Aosta, Uosa VENEZIA — Ecco 1 biglietti che hanno vinto 1 miliardi della lotteria di Venezia abbinata alla regata storica (la serie, 11 numero, la provincia dove è stato venduto U biglietto e il gondolino cui era abbinato il biglietto): Ed ecco i sei premi di seconda categoria che vincono ciascuno 100 milioni: AL 04705 Milano, Gondolino celeste Q 40455 Milano, Bianco M 65992 Milano, Canarin Q 33778 Modena, Rosso R 24990 Reggio Emilia, Verde AE 45291 Milano, Viola Primo premio: due miliardi U 67091 Milano, Arancio Secondo premio: un miliardo T 46117 Roma, Maron (Gli altri premi a pagina 8) Emilio Pucci