Rai in guerra, dentro e fuori

Rai in guerra, dentro e fuori Rinnovate, anche negli orari, le trasmissioni sportive radio e tivù Rai in guerra, dentro e fuori Impadronitasi legalmente di tutto il calcio, grazie al nuovo contratto con la Lega, la Rai deve ora esercitare il suo diritto. Deve sfruttare un ranch immenso, dove tanti vogliono e possono entrare clandestinamente. E molti suol mandriani paiono in fregola di litigio o di emulazione. Più o meno sono state tutte anticipate a parole e prospetti le nuove (o solo rinnovate o semplicemente imbellettate) trasmissioni televisive della domenica. Quelle radiofoniche, invece, seno state percorse in fretta, perché riconfermate con l'eccezione di qualche dettaglio umano, ad esempio Massimo De Luca al posto di Roberto Bortoluzzi per gestire Tutto il calcio minuto per minuto. Ma perché l'utente ci capisca qualcosa, e non si limiti soltanto a lasciarsi sommergere di notizie e immagini, gli offriamo alcuni punti fermi a priori, gelatinosi all'indagine: 1) La televisione di Stato ha tre reti, e sono ognuna contro le altre due: questo va subito detto, per capirci qualcosa, e anche per capire che tutto non si può capire. . 2) Chiaro e semplice il pomeriggio, con Novantesimo minuto su Rai 1 e Studio-Stadio su Rai 2. complicata la sera: alle 20 sul T02 comincia Domenica Sprint, che tira avanti sino alle 22, inglobando la partita regina in differi¬ ta (Gigi Riva commenta) e dando praticamente tutto, calcio e extra; alle 22 o giù di U comincia su Rai 1 La Domenica Sportiva, che ha mezzi da usare per dare al meglio il bello o il brutto di due partite grosse di A, fare un collage del resto, trattare bene la B, sfruttare a fondo personaggi come Ciotti, Sivori, Ruta per analisi, commenti, giochi, concorsi, agganci alla Nazionale; e poi occuparsi di altro sport. Grosso impegno rotocalchistlco, Stagno conta assai su Ciotti, lo vorrebbe dal lunedi impegnato a studiare Domenica Sportiva, altro che radiocommedie con Ameri e Luzi ; Rai 3 alle 22,35 arriva e offre o la partita numero due della giornata o (scelta regionale, sede per sede) la partita locale: con la seconda scelta, colpisce assai la Domenica Sportiva in certi posti di tifo locale spinto. Dipenderà molto dalle offerte, cioè dai mezzi tecnici che privilegiano certe sedi, ne handicappano altre. Finito con le televisioni locali, con la partita che comincia a mezzanotte e un secondo. E finito anche con le radio locali? Il regolamento della Lega, dopo il nuovo contratto con la Rai, prevede 180 secondi in tutto, ma si è visto anzi sentito in Coppa Italia che le radio private-pirate fanno ciò che vogliono: basta un telefono, anche un radiotelefono celabilissimo (e comunque pare che stia nascendo un trust, per offrire due miliardi alla Lega in cambio di un permesso speciale). La Rai deposita registrazioni di trasmissioni illegali in Lega, la Lega studia azioni. Intanto scatta — ore 16,50 — Tutto il calcio minuto per minuto, ancora sulla prima rete, anticipato — ore 15,50 — da Domenica Sport, che dà calcio dei primi tempi ma anche altro sport, specie rugby, sulla seconda rete: è accantonato per ora il progetto di una trasmissione unica sulla stessa rete, peccato. De Luca intende confermare lo stile-Bortoluzzi. il ritmo-Bortoluzzi, ventisei anni di bel lavoro, ma anche sollecitare i campi minori che hanno curiosità non canoniche. Ci sarà sempre Luzi che dalla B irromperà su Ameri e Ciotti in A. Nell'insieme radiotelevisivo, dovrebbe essere una domenica rinnovata, più che nuova. La rivalità fra le tre reti televisive è forte, ma non è impossibile che divenga produttiva. Sarà questione di tempi tecnici e modi umani. Preoccupa lo schieramento di personaggi che dovranno essere a tutti i costi personaggiosi, farsi notare, dare gomitate. Non vorremmo che ci tornasse la nostalgia dei vecchi speakers, i quali lasciavano a noi il durissimo affascinante compito di pensare. g. p. o.

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