Oltre venticinquemila ieri quasi tutti giovani,pochi gli ex

Modena, una folla come per gli U2 Oltre venticinquemila ieri, quasi tutti giovani, pochi gli ex Modena, una folla come per gli U2 MODENA — Oltre ventìcinquemila hanno accolto Bob Dylan, nel primo concerto della tournée italiana. Una folla enorme, chiassosa e variopinta, come nella migliore tradizione del rock, si è raccolta all'ex autodromo di Modena tra le bandiere rosse e gli stands gastronomici della Festa dell'Unità. Una folla fatta di giovani e giovanissimi, molti con la maglietta degli «t/ 2» (al cui concerto, nello scorso giugno, l'affluenza era stata di poco' superiore). Fin dalla mattina, con sacchi a pelo e tende, hanno bivaccato nel grande prato allestito e attrezzato da decine di volontari, in una settimana di lavoro. Relativamente pochi i quarantenni, giovani negli Anni Sessanta, che riconobbero in Bob Dylan il solo poeta in grado di interpretare il bisogno disperato di amore e di protesta. •Bob Dylan? Lo conosco per Mr. Tambourine man e per Blowin in the wind, ma amo anche Brownsville girl del suo ultimo album», dice Patrizia, 16 anni, sacco a pelo sulle spalle, jeans stinti e molte ore di sonno da smaltire. Questo pubblico giovane ed informato, curioso e volenteroso di ascoltare e di capire, sembra sconvolgere il rito innocuo esaltato dal patinato concerto di Madonna. Il concerto è stato aperto, com'era previsto, da Roger McGuinn, l'ex leader dei Byrds col quale il pubblico ha intonato la storica Mr. Tambourine man. Poi, il biondo Tom Petty ha catalizzato l'attenzione con le suggestioni della sua chitarra e la velocità trascinante d'un rock'n'roU di annata. Infine, lui, il camaleontico folk-rock, accompagnato dalla band di Petty, gli Hèartbreakers. Il verde e il rosso sono stati i colori dominanti che hanno fatto da sfondo a tutto il concerto. In mezzo al pubblico, accanto al servizio d'ordine curato dai vecchi militanti del pei coadiuvati da quelli della federazione giovanile, uomini sandwich del Wwf invitavano a non sporcare il prato verde. Bicchieri di carta, panini smangiucchiati e volantini finivano cosi dentro grandi sacchetti portarifiuti predisposti dagli ambientalisti. La sezione locale di Amnesty International lanciava invece appelli alla pace contro la tortura nel mondo, che si confondevano con l'invito a firmare contro l'invio delle navi nel Golfo Persico dira¬ mato dai microfoni Ciò nonostante, Dylan è giunto a Modena solo un'ora prima dell'avvio del concerto e ha lasciato che fosse Tom Petty e la sua band a incontrare i giornalisti. Che effetto fa accompagnare il grande Bob nei suoi concerti? Non ti senti sminuito?, è stato chiesto al biondo Petty. •E' una domanda ingenerosa — ha risposto —. Noi siamo una grande band che ha successo per la musica che fa. Poi, il rock è anche improvvisazione, è anche condividere musica insieme con altri sul palco, davanti a tanta gente». m. os.

Persone citate: Bob Dylan, Petty, Roger Mcguinn, Tom Petty

Luoghi citati: Modena