«Domenica in» tutta in piedi,per ridere di Fulvia Caprara

«Domenica in» tutta in piedi/ per ridere Ramno, ore 14: parte la nuova edizione del programma che durerà sino al 12 giugno «Domenica in» tutta in piedi/ per ridere «Non ci sono divani, né poltrone, tutto è diverso» dicono i responsabili - Banfi: «Le prove sono state una specie di sketch» • D'Agostino premia il personaggio più banale, Falcao e Cutugno i più seriosi, il bambino fa il galante - Le duecento ragazze pon pon nello studio «ipertecnologico» ROMA — Conferenza stampa-spettacolo ieri mattina negli studi della Dear sulla Nomentana pronti per accogliere, oggi pomerìggio a partire dalle 14, il gran debutto della nuova edizione di Domenica in. Tutti gli uomini e le donne del cast, fotografatissiml, superintervistati, salutati, abbracciati, sommersi di beneaugurali «in bocca al lupo-, hanno preso la parola per raccontare il proprio ruolo all'interno del programma. A Lino Banfi, che continua invano a sognare la possibilità di provare almeno qualche piccolo pezzo della trasmissione, è stato affidato il compito di dare un assaggio del clima di Domenica in '87-'88: con le cinque ragazze del coro, con le duecento Pon Pon e con la supervisione piuttosto critica di Toto Cutugno, ha proposto un'interpretazione in chiave operistica della celeberrima Papaveri e papere. •I miei difetti più grandi sono due — ha spiegato il comico — amare moltissimo il mio mestiere, tanto che se bisogna incominciare a lavorare alle otto io sono sempre quello che arriva mezz'ora prima, e far ridere la gente. Finora le prove di Domenica in sono state uno sketch contiìiuo: ogni volta che coininciavo a preparare qualcosa con. Gustavo Verde, il mio autore, veniva qualcuno a chiedermi le cose più diverse e dovevo interrompere. Spero che quest'avventura si concluda bene e che la gente possa seguirla sorridendo». Aveva chiesto di cambiare due volte d'abito, ma gliel' hanno impedito con una frase che non ammette repliche -Per carità, questo lo faceva già Baudo»; cosi Lino Banfi si presenterà oggi ai telespettatori con una sola tenuta per tutte le sei ore di diretta: pantaloni blu. giacca chiara, camicia celestina e un coniglietto di brillanti per portafortuna. Il direttore Giuseppe Rossini ha dichiarato di avere accolto l'invito di Boncompagni ad essere per l'occasione un po' più sorridente del solito. Una cosa, però, lo ha già fatto molto arrabbiare: «Qualcuno ha detto che Domenica in con il cast di quest'anno rischia di diventare un programma nazwnal-popolaresco. Sono osservazioni senza senso: la struttura del programma è frutto di analisi e sondaggi che hanno dimostrato la tendenza del pubblico domenicale all'evasione, la preferenza per un tipo di spettacolo puntato sul divertimento più che sull'impegno-. Il capostruttura Brando Giordani ha ricordato che Domenica in -sarà un programma tutto in piedi, senza poltrone né divani, senza niente che ricordi le vecchie edizioni. Correremo anche il rischio di farci qualche bella risata, visto che tutto il cast è impegnato nell'obiettivo di creare momenti di divertimento-. Lo studio 4. che ospiterà la trasmissione per 40 puntate da oggi a domenica 12 giugno, è stato descritto dal regista Boncompagni: «Ci trottiamo in una scatola ipertecnologica: abbiamo a disposizione 25 robot computerizzati in grado di produrre effetti di luce sofisticatissimi, un laser della nuovissima generazione a tre colori, 7 telecamere di cui una telescopica. In trasmissione non ci saranno bancarelle, con libri o altro da presentare, non trasmet¬ teremo spezzoni di film per promosionarne l'uscita, non inviteremo cantanti viziatissimi che pretendono cifre assurde per cantare un pezzo-. Roberto D'Agostino, in tenuta quasi semplice (se si eccettuano gli scarponi con l'oblò e la cintura con fìbbia smisurata su cui campeggia il marchio delle moto inglesi Bsa), ha parlato dello «Zucchino d'oro., 11 trofeo che ogni settimana verrà consegnato al personaggio campione di banalità. Il «telegiornale della futilità» si apre nella puntata di oggi con la celebrazione dell'estate in chiusura e dei suoi protagonisti più sopravvalutati: Madonna, Cover!, Brigitte Nielsen e cosi via. Le due dichiarazioni più snelle sono state rilasciate rispettivamente da Falcao, elegante, gentile, vagamente distante e da Toto Cutugno che alle parole sicura' mente preferisce le note musicali. Il primo ha promesso interviste ai «neo-famosi» e analisi tecnica delle partite; il secondo tanta musica dal vivo, improvvisazione e duetti inediti. Paolo Valenti, che condurrà come gli altri anni gli intermezzi sportivi all'interno di Domenica in, ha illustrato soddisfatto le novità della dlciottessima edizione di «Novantesimo minuto» in onda per 25 minuti a partire dalle 18,30: nuova sigla, nuova scenografia con schermo a nove settori separati, avvio del collegamenti direttamente con le Immagini delle azioni sul campo. Su tutti il commento finale lo ha offerto Patrizio Vicedomini: il ragazzino napoletano, affondato in una poltrona tra Rossini e Giordani per tutta la durata della conferenza stampa, ha gestito con grande vivacità i suol minuti di microfono. Una parola per ciascuno, soprattutto una gran dichiarazione d'amore a Cutugno e apprezzamenti di tono maturo per le sorridenti ragazze Pon Pon. Fulvia Caprara Lo staff di «Domenica in»: da sinistra Falcao, Valenti, Banfi, Boncompagni, il piccolo Vicedomini, Irene Ghergo, Cutugno

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