Bari vuole il processo

Bari vuole il protesso Bari vuole il protesso DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BARI — La caccia al terrorista mascherato da marittimo del mercantile libanese «Boustany» — sotto sequestro nel porto di Bari per traffico dì armi e di droga — è iniziata ufficialmente ieri con l'interrogatori j delle 19 persone arrestate: 18 dell'equipaggio e un clandestino. I primi sono rinchiusi nel carcere di massima sicurezza di Trani, l'altro in quello di Bari. Com'è noto, la procura della Repubblica barese sta cercando di accertare l'eventuale presenza di un esponente del terrorismo arabo, forse palestinese. Questo aspetto dell'inchiesta serve agli inquirenti baresi per giungere a stabilire con esattezza le cause della presenza del mercantile in Basso Adriatico, dopo il misterioso dirottamento dal Tirreno dove — secondo le rivelazioni di Aldo Anghessa sia ai giudici di Massa Carrara che a quelli che da Bari sono andati a porgli domande in Toscana — navigava diretto a La Spezia per imbarcare armi. Il riserbo degli Inquirenti a Bari è sempre molto serrato. Ed è motivato dal fatto che in questa fase le indagini procedono su un binario molto delicato e la diffusione di notizie potrebbe anche compromettere buona parte dell'inchiesta. E' evidente che le indagini baresi procedono su binari diversi da quelli di Massa Carrara. Non è tanto il problema del traffico clandestino d'armi e di droga che in questo momento preoccupa i giudici della procura della Repubblica barese, quanto accertare le vere identità e 1 ruoli di ciascuna delle persone sorprese a bordo della nave nel corso dell'incursione delle forze di polizia, mentre 11 mercantile era fermo a circa un miglio dal litorale barese, la notte tra l'I e il 2 settembre. Lo ha ripetuto ieri il capo della procura della Repubblica Domenico Zaccaria, il quale si è soprattutto preoccupato di smentire categoricamente le notizie trapelate l'altro giorno da indiscrezioni circa l'eventuale presenza a Bari o in Puglia di un commando terrorista che attendeva armi e droga dal «Boustany. per dare l'assalto al supercarcere di Trani allo scopo di consentire la fuga ad alcuni esponenti di punta del commando palestinese che attuò l'incursione sul transatlantico «Achille Lauro». «Sono notizie completa mente destituite, di ogni fondamento — ha detto il dottor Zaccaria —. La verità è che stiamo compiendo solo atti istruttori per ricostruire identità e ruolo di ciascuno degli arrestati. Naturalmente è nostro intento ricostruire anche le modalità dei fatti.. oh abbiamo anche chiesto se l'Anghessa fosse stato trasferito a Bari o in qualche altro carcere della zona, considerando che non era più a Massa Carrara. -Aldo Anghessa non è qui — ha precisato in sostanza 11 procuratore della Repubblica di Bari —, anche se vorremmo che ci fosse, perché abbiamo ancora necessità di interrogarlo e soprattutto metterlo confronto con testimoni che asseriscono di averlo visto a Bari i giorni precedenti alla cattura del "Boustany"'. Tra i testimoni che attendono a Bari il confronto con Anghessa c'è anche il cronista di un'emittente televisiva locale che giura di averlo visto al porto insieme ai carabinieri di La Spezia mentre iniziava la perquisizione a bordo del «Boustany». Si celebrerà a Bari il pro¬ cesso sulla vicenda del mercantile libanese? Il dottor Zaccaria non si è soffermato su questo aspetto della vicenda giudiziaria. Si è soltanto limitato a dire: 'Noi lo vogliamo'. Sul mercantile libanese ancorato al molo del punto franco, nel porto di Bari, è iniziata ieri l'ultima fase della perquisizione per stabilire se vi sono a bordo ancora armi o munizioni nascoste, oltre quelle rinvenute il giorno successivo alla cattura, insieme ai 2 chili di eroina e al 25 di hashish. Si tratta di rovistare nella carena, che è l'ultima parte della nave, ed è situata sotto la stiva. Svuotato completamente del carico (rottami di ferro), si è iniziato a svitare i bulloni che assicurano i boccaporti di accesso: non è stato facile perché i bulloni sono arrugginiti. Questo particolare dà la certezza che quei boccaporti non sono stati mai aperti, ma non che qualcosa possa e; sere stato nascosto in quel luo- 8°- Vito amarrasti

Persone citate: Achille Lauro, Aldo Anghessa, Anghessa, Domenico Zaccaria