Resta in carcere l'amante di Brin

Resta in €ar€ere l'amante di Brìn A Savona si pronuncia il tribunale della libertà Resta in €ar€ere l'amante di Brìn Nella sua casa trovate tracce di sangue del farmacista ucciso SAVONA — OigUola Guerinoni, la gallerista di Cairo Montenotte accusata di avere assassinato il farmacista ed ex presidente della «Cairese», Cesare Brìn, resta in carcere, il Tribunale della libertà (giudici Becchino, Ferro e Frascarelll) ha respinto il ricorso presentato dai difensori della donna, gli avvocati Carlo Coniglio e Mirica Giorello. Stessa decisione per quanto riguarda il vicequestore di. Genova, Raffaello Sacco, per il quale l'accusa è di avere alutato Gigliola Ouerinonl a trasportare, e a nascondere il cadavere di Brìn. I difensori .domani mattina presenteranno ricorso alla Corte di Cassazione. Ma c'è un fatto nuovo più importante: il dottor Sergio Bistarini, dell'Istituto di medicina legale di Genova, ha consegnato i risultati degli esami di laboratorio. Le macchie trovate nella camera da letto e sull'auto di Gigliola Guerinoni sono di sangue, e il gruppo corrisponde a quello di Cesare Brìn. Entro pochi giorni 11 medico consegnerà anche gli esiti delle analisi eseguite sul feto trovato nell'appartamento di via I portici 18. Potrebbe essere la testimonianza che l'aborto clandestino risale a pochi mesi fa. Serviva forse per ricattare il professionista cairese? Gigliola Guerinoni, dal carcere di Cuneo, continua a dare battaglia. L'altro giorno ha chiesto e ottenuto di essere interrogata dal sostl- tuto procuratore Tiziana Parenti promettendo rivelazioni clamorose. Ha invece fornito una nuova versione, molto vaga, dei fatti, che può riassumersi cosi: «La sera del 12 agosto in casa mia sono arrivati due brutti ceffi in compagnia di Brin. I tre hanno iniziato a discutere animatamente, sono volati pugni e calci, il farmacista ha perso molto sangue dal naso. Poi tutti sono usciti con la mia auto-. Secondo gli inquirenti sarebbe un tentativo di giustificare le notizie dei giornali, arrivate nel carcere di Cuneo, che parlavano del ritrovamento delle macchie di sangue nella camera da letto. Durante i precendenti Interrogatori la donna ha sempre detto che Brìn fre- quentava -strani individui-, forse creditori che lo assillavano in continuazione. Un particolare, questo, smentito dalla moglie del farmacista, Enrica Colombo: -Mio marito era in gravi difficoltà finanziarie, è vero, ma aveva accumulato debiti solo con le banche. Ha sempre frequentato persone normali, sportivi, colleghi di lavoro, professionisti-: L'inchiesta, dopo la decisione del Tribunale della libertà, dovrebbe essere formalizzata lunedi. Per polizia e carabinieri non ci sono dubbi. Il delitto è avvenuto in casa di Gigliola Guerinoni, che avrebbe colpito con un oggetto pesante, forse un candelabro, il farmacista. Subito dopo avrebbe chiamato il vicequestore Sacco, subito arrivato a Cairo. Il corpo della vittima sarebbe stato caricato nel portabagagli dell'auto della donna, una «Opel Kadett», e trasportato sulle alture di Savona in località Monte Ciuto, dove sarebbe stato gettato in un dirupo. Soltanto per caso il cadavere, trattenuto da due piccoli alberi, è stato scoperto da un operaio, ili 19 agosto. Ma intanto 1 carabinieri' di ' Cairo continuano le indagini. Scavano in modo particolare nel passato di Gigliola Guerinoni e hanno interrogato, anche se per il momento non è stata aperta ufficialmente un'Inchiesta, i malati e i medici che nel dicembre dello scorso anno si trovavano nel reparto medicina dell'ospedale di Millesimo. Qui era infatti ricoverato il secondo marito di Gigliola Guerinoni. Pino Gustini: aveva 53 anni ed era diabetico. La moglie, infermiera professionale, aveva voluto assisterlo. E si parla della riapertura del caso di Pierina Gallo, la panettiera uccisa con nove coltellate nel febbraio del 1979. La sua abitazione comunica con la gallerìa di Gigliola Guerinoni. Gian Paolo Carlini Savona. La gallerista Gigliola Guerinoni resta in carcere