Arrestato trafficante svizzero voleva vendere aerei nel Golfo di Marco Neirotti

Arrestate trafficante svizzero veleva vendere aerei nel Golfo A Torino sorpreso in un hotel mentre incontrava un mediatore Arrestate trafficante svizzero veleva vendere aerei nel Golfo E' l'amministratore di una società che ricicla veicoli ai Paesi in guerra - Ricercato dai giudici Usa TORINO — Le tre di notte. Jolly Hotel Ligure, nel centro di Torino, di fronte alla stazione. Entrano agenti della Digos, bloccano due uomini, li portano fuori: uno finisce arrestato, l'altro torna liberol Accusa dura:'tràffico d'armi' e di materiale' bellico, mandato di cattura spiccato il 20 agosto '86 dal giudice David P. Jordan, del distretto orientale di New York. In cella, in attesa di estradizione, c'è Walter Demuth, 62 anni, nato a Wlnterthur, vicino a Zurigo, residente a Effretikon, Tammstrasse 32, amministratore delegato e maggior azionista della -Helitrade Helisiviss-, società con sede all'aeroporto di Berna, ufficialmente specializzata nell'affitto di elicotteri. Ma secondo le indagini del magistrato americano la * Helisiviss» sarebbe specializzata invece nell'acquisto, revisione e rivendita di aerei militari ai Paesi in guerra: velivoli ufficialmente destinati allo Zaire sarebbero invece finiti nell'Iran di Khomeini. Nel giorni scorsi, varcato il confine, Demuth si era incontrato con un mediatore torinese del quale la Digos non vuole rivelare il nome. Al due, In albergo, è stata sequestrata una valigetta 24 ore contenènte molti documenti: il sostituto procuratore della Repubblica, Marabotto, 11 sta esaminando, deciderà lui se esistono elementi che possano portare a conseguenze giudiziarie anche in Italia. Una cosa è certa: in quella valigetta ci sono molti nomi, indirizzi e numeri di telefono, appunti su affari conclusi, Intrapresi o appena abbozzati. Oli inquirenti escludono che le trattative fra i due per l'acquisto e il riciclaggio di materiale bellico riguardino l'Italia. Dicono in questura: «Si tratta di materiale straniero, di un Paese vicino, e comunque di materiale già fabbricato-. E questo vuol dire che, almeno fino a questo punto, non sono neppure coinvolte aziende. Quanto al -materiale-. si tratterebbe di cinque aerei francesi, business di 20 milioni di dollari. Chi è il mediatore torinese? Per conto di chi tratta? Se l'affare si fosse concluso, gli aerei sarebbero finiti all'Iran? Su tutto c'è il massimo riserbo. Quel che è certo è che l'incontro torinese era molto importante per Demuth: 1 primi, contatti per questo viaggio d'affari risalgono al mese di giugno: appuntamento a Milano. Ma poi lo svizzero scelse la strada della prudenza, preferì rinviare. Ed ecco settembre. Riprendono le trattative, telefoniche e scritte. All'inizio di questa settimana Demuth fissa rincontro. Finalmente varca il confine, scende in Piemonte. Alla questura di Torino arrivano più segnalazioni: -C'è motivo di credere che il soggetto in questione stia per incontrarsi con qualcuno nel vostro territorio-. O forse la polizia sta tenendo d'occhio l'uomo che deve incontrare il ricercato. Lunedi pomerìggio, ore 15,30, autostrada Aosta-Torino, casello di Saint-Vincent lasciato da poco alle spalle. Un'auto civetta «ag¬ gancia» la Toyota Carrai metallizzata, targata Berna 355467. Diverse pattuglie s'alternano nel pedinamento. Il ricercato è tranquillo, ascolta musicassette e viaggia senza fretta. . Ecco la prima sosta: Jet Hotel di Caselle. Ma Demuth non si ferma a lungo. Riprendono i controlli, s'arriva al centro di Torino, zona della stazione. Prima un grande albergo, poi l'altro, proprio davanti al giardini di piazza Carlo Felice. Ancora attesa. Alle tre di notte il dirigente della Digos dà l'ordine: -Va bene, blocchiamoli-. Demuth non oppone resistenza, gli contestano il mandato di cattura americano: -Esportazione il legale di materiale militare e truffa nei confronti del governo Usa-. Lo portano in ufficio con il mediatore d'affari torinese. Dalla 24 ore saltano fuori documenti che parlano di una compravendita di aerei, che svelano altri -affari-, vengono fuori nomi e indirizzi e altro materiale. Marco Neirotti

Persone citate: David P. Jordan, Demuth, Khomeini, Marabotto, Walter Demuth